Metz
II

2015, Sub Pop
Hardcore / Noise

Recensione di Eleonora Muzzi - Pubblicata in data: 07/06/15

Metti tre canadesi in una sala prove con chitarra, basso, batteria e microfono e chissà che ti tirano fuori. I Rush ci tirano fuori il progressive rock, i Metz ti tirano giù la sala prove.
Forti di un sound a mezza via tra il noise e l'hardcore punk dei bei tempi andati, il trio canadese fa quel che sa fare bene, ovvero spaccano tutto. Timpani inclusi.

 

Non oso pensare come possa essere un loro concerto.

 

Prendendo forse ispirazione dai grandi del passato, questo secondo album è semplicemente intitolato "II". Chiaro, conciso e diretto. Un seguito del primo omonimo "Metz" uscito tre anni fa.

 

Talmente diretto che pare lo stesso disco. Il feeling è lo stesso, ovvero musica in stile "datemi un carro armato che vi rado al suolo la città", con brani tiratissimi, qualità del suono volutamente lo fi, brani che vanno dritti al cuore e al cervello dell'ascoltatore e lo fanno a gran velocità.

 

Di fatto la loro musica è questo, un ibrido ben amalgamato di hardcore punk e noise rock, propendente più per la seconda componente. Non hanno inventato assolutamente nulla, ma pur non essendo il concetto di innovazione incarnato, sanno quel che fanno e lo fanno veramente bene.

 

Si sono evidentemente posti degli obiettivi qualitativi e li hanno raggiunti se non addirittura superati.

 

"II" è un ottimo secondo album, non privo di difetti (e quale disco lo è - senza tirare in ballo i mostri sacri grazie) ma godibilissimo nel suo essere così diretto e anche cattivo, a volte. Se siete amanti della melodia però stateci lontano e virate verso lidi meno lo fi, questo disco non farebbe per voi. La melodia l'hanno lanciata giù per le cascate del Niagara.





01. Acetate
02. The Swimmner
03. Spit You Out
04. ZZYZX
05. IOU
06. Landfill
07. Nervous System
08. Wait In Line
09. Eyes Peeled
10. Knocking A Can Of Worms

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