Peter Punk
Il Seme Della Follia

2014, La Grande V
Punk Rock

Recensione di Francesco De Sandre - Pubblicata in data: 29/12/14

Appartenenti ad un periodo nazionalmente chiaroscuro e musicalmente incantevole, sciolti nel 2004, scomparsi e improvvisamente, rumorosamente, dannatamente ritornati nel 2013. È giunto ora il tempo de “Il Seme Della Follia”. Il ritorno sulle scene dei Peter Punk fa piacere, fa sorridere, fa ballare, e stavolta fa addirittura pensare. La storica formazione trevigiana propone il quarto capitolo della propria travagliata carriera: si tratta di un album di note sfacciate e fotografie malinconiche che catturano la società odierna, che si lascia pigramente travolgere dal cataclisma mediatico, dagli eroi della rete, dall’inerzia dell’abitudine. E della follia che diventa sempre più ordinaria.

 

I Peter Punk regalano un disco polifunzionale suddiviso, ancora, in tre filoni logici: quello dell’impatto istantaneo di “Sasha Grey”, “Nucleo Storico” e della paurosa famiglia dei “Trashers”, quello attuale e classicheggiante che si contrappone al “Panico” della crescita, e quello autobiografico e caloroso del sogno che vive in chi suona.

 

La classe dei Peter Punk sta nel fondere caoticamente provocazione e trash, invettiva e condanna, urla e cori, isteria e apatia, in un concentrato HC/Punk che sovente e volentieri si miscela a melodie Ska e Alternative, senza mai perdere la propria identità perché la tricotomia stessa tra sottigliezza, valore e aneddoto è la sintesi delle sonorità della band.

 

“La strada che ho scelto io non la lascio più”.





01. Lo Stesso Fuoco
02. Sasha Grey
03. I Veri Ladri
04. Il Seme Della Follia
05. Trashers
06. Ombra Longa Day
07. Odio
08. Nucleo Storico
09. I Ricordi Che Non Ho
10. The Pug Song
11. 20+
12. Panico
13. Destini
14. Il Sogno Vive In Me

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