Pino Scotto
Eye For An Eye

2018, Nadir Music
Hard Rock

Recensione di Giovanni Ausoni - Pubblicata in data: 25/04/18

Il motto biblico "occhio per occhio, dente per dente", ovvero la cosiddetta legge del taglione, costituisce una delle frasi più spesso utilizzate al fine di giustificare la rabbia per un torto subito, per invocare sentimenti di vendetta o per motivare gli sforzi di rivalsa personale. Sebbene si tratti semplicemente dell'affermazione di un principio di equità, la forza dell'assioma veterotestamentario ben si adatta allo spirito battagliero e sopra le righe di Pino Scotto (qui l'intervista), che nel corso della sua lunga carriera non ha mai lesinato impegno e coerenza nell'affrontare percorsi tutt'altro che commerciali.
 
 
"Eye For An Eye" conferma la scelta di trattare, senza peli sulla lingua né filtri, tematiche legate ai problemi della società odierna, attraverso un grintoso hard&heavy profumato di Seventies, fresco e godibile, nonostante gli inevitabili rimandi ai massimi esponenti del genere. Un deciso ritorno alle radici dunque, dopo la positiva collaborazione nel recente passato con musicisti dal background molteplice: il ricomposto binomio con il virtuoso chitarrista Steve Angarthal, coautore dei brani, e la presenza di Tommy Talamanca (Sadist) dietro la consolle conferiscono al full-length quella salda struttura compositiva forse assente negli ultimi lavori del singer procidano, le cui taglienti linee vocali del resto non sembrano conoscere l'usura del tempo. 
 
 
Apre le danze la sanguigna e vibrante title track, contraddistinta da un solo centrale dalle sfumature power/prog; nella cadenzata "The One" invece zampilla un impetuoso refrain che contagia altresì la successiva "One Against The Other", pezzo dall'incedere martellante nel quale si avvertono gli amabili echi del compianto Ronnie James Dio. Sezione ritmica di sapore stoner in primo piano per la western oriented "Two Guns", mentre la progressione melodica di "Cage Of Mind" e l'intro folk dell'energica "Crashing Tonight", ingemmata dal fremito dell'armonica dell'inseparabile Fabio Treves, preparano la strada alla ballad blues "Angel Of Mercy" e alle nuances motörheadiane di "Looking For The Way". Il nuovo arrangiamento epico di "Wise Man Tale", pista estrapolata da "Third Moon" (2005), platter a firma Fire Trails, e la cover degli Allman Brothers "One Way Out", ove il Puma di Lambrate assurge a splendido deuteragonista nel primigenio southern del gruppo floridiano, stringono nel mezzo la rovente scorza rock'n'roll dell'incisiva ed esemplare "There's Only One Way To Rock", rivisitazione del classico dell'ex Van Halen Sammy Hagar.

 

Album solido e genuino, cantato esclusivamente in inglese poscia anni di utilizzo della lingua italiana, "Eye For An Eye" dimostra la carica incontenibile e la fierezza di un Pino Scotto mai sceso a patti con lo show business e in grado, alla soglia delle settanta primavere, di regalare ancora una volta un disco al medesimo istante vigoroso e riflessivo: il lascito non definitivo di un artista Immortale.





Intervista
Anette Olzon: Anette Olzon

Speciale
L'angolo oscuro #31

Speciale
Il "Black Album" 30 anni dopo

Speciale
Blood Sugar Sex Magik: il diario della perdizione

Speciale
1991: la rivoluzione del grunge

Speciale
VOLA - Live From The Pool