Collettivo Ginsberg
Asa Nisi Masa

2013, Seamount Productions
Alternative Rock

Recensione di Luca Ciuti - Pubblicata in data: 07/12/13

Collettivo, ovvero un insieme di persone legate dal raggiungimento di uno scopo comune, spesso a carattere politico o sociale. Si inquadrano facilmente lo spirito e gli intenti del Collettivo Ginsberg, progetto costituitosi pochi anni orsono in terra di Romagna, che traduce l’esigenza di una risposta fuori dagli schemi del panorama musicale. Con i suoi colti riferimenti letterari, con un sound intriso di jazz, blues, cantautorato italiano e un certo quoziente di sperimentazione, in poco tempo la band si è fatta un nome nei circuiti musicali alternativi che l’hanno portata al Mi-Ami Festival e persino a una tournée in terra di Norvegia. “Asa Nisi Masa” è quindi frutto di un percorso particolare da parte di una band con saldi riferimenti musicali al passato ma che si muove con disinvoltura nel presente, come dimostrano il crowdfunding per la registrazione del disco ed alcuni interessanti esperimenti condotti in rete.
 
Il mondo del Collettivo prende subito forma in “Come Quando Fuori Piove”, brano d’apertura che suona come una lunga introduzione a “Canto Erotico Primitivo”, autentica danza rock swing dalle pulsioni tribali. Stesse caratteristiche presenti anche in brani successivi,  vedi “Nel Giorno Dopo Dio” o la solennemente epica “Il Cavallo di Torino”. Anche quando i ritmi si fanno più dilatati (“Io Non Ho Mani”) a dominare è una forte tensione emotiva sospinta dallo stile penetrante del vocalist Christian Fanti. Un sound a tratti enigmatico quello del Collettivo, la chitarra di “Artigli” corre sui binari di “Elephant Talk” dei King Crimson, mentre il tono intellettuale della band emerge prepotente in “Papà Morte”, retta da una lugubre linea di contrabbasso che ci conduce dentro certi circoli metropolitani densi di fumo e facce poco raccomandabili. “Asa Nisi Masa” ha il fattore dell’imprevedibilità, la band non lascia mai intuire quello che sarà il passaggio successivo; tempi jazzati e incalzanti, incursioni di moog e chitarra elettrica sono gli elementi portanti di un sound che scaturisce una tensione emotiva del tutto fuori dal comune. Sul finale è la componente lirica a prendere il sopravvento: “Salmo”, “Quindici Secoli” e “PPP” sono il lato criptico del disco, in cui il peso dei testi (che meriterebbero un capitolo a parte) supera quello della base musicale.
 
Sarebbe banale liquidare “Asa Nisi Masa” come disco non facile, e allontanare quella fascia di pubblico desideroso di musica fruibile e catalogabile all’istante. La tensione, l’emotività, l’atmosfera e le coraggiose scelte stilistiche che formano questo disco scaturiranno l’interesse anche dell’ascoltatore più distratto. Non è musica per le masse quella del Collettivo Ginsberg, ma può arrivare decisamente lontano.




01. Come Quando Fuori Piove

02. Canto Erotico Primitivo

03. Nel Giorno Dopo Di Dio

04. Io Non Ho Le Mani

05. L'Artiglio

06. Ho Cercato I Tuoi Occhi

07. Papà Morte

08. Il Cavallo Di Torino

09. Salmo

10. Quindici Secoli

11. PPP

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