Capra
In Transmission

2021, Metal Blade Records
Hardcore

Il quartetto americano si innalza in volo dalla Louisiana con la motivazione dei grandi, imponendosi con un disco diretto e senza mezze misure.
Recensione di Giampiero Pelusi - Pubblicata in data: 27/04/21

L'hardcore ha da sempre attirato i gusti di moltissimi appassionati di musica: vuoi per il suo essere fuori dagli schemi, rivestito di uno spirito di ribellione assolutamente evocativo, vuoi per la rabbia sentita ed intensa che riesce a trasmettere, il genere continua a splendere anche nei nostri giorni, dopo aver vissuto i naturali cambiamenti del tempo, dando vita a numerosissime ramificazioni di sottogeneri che hanno allargato ampiamente, nel corso degli anni, il suo range di influenza sulla musica e sugli ascoltatori. Al di là del nome che potrebbe suscitare simpatiche ilarità tra gli italiani, i giovanissimi Capra fanno tesoro dell'hardcore anni '90, riportandolo in auge con una feroce violenza nel loro debut "In Transmission", pubblicato per Metal Blade Records.

 

Originari di Lafayette, il quartetto americano si innalza in volo dalla Louisiana con la motivazione dei grandi, imponendosi con un disco diretto e senza mezze misure, circa trenta minuti di furia senza respiro dove il punk hardcore più sporco si incanala tra i riff massacranti del thrash metal e del metalcore. "The Locust Preacher", "Paper Tongues" o "Red Guillotine" fendono l'aria con botte secche e precise, a cui la carismatica Crow Lotus risponde a dovere con la sua voce grezza, cattiva e di puro stampo hardcore. La veemenza sciorinata dalle corde vocali della cantante si mantiene sempre al limite tra lo scream e il clean singing, costruendo un cantato ibrido dominato da una violenza spontanea e senza fronzoli.

 

"Medusa" gioca tra cambi di velocità repentini e riff convincenti, così come "Mutt", costituita da un inizio più prudente per poi gettarsi a folle in una ripida discesa tra riff e bordate thrash che si fanno padroni del gioco. Il disco è un rettilineo senza fermate a duecento chilometri orari, dove l'insieme strumentale lavora incessantemente per tutto il perdurare dell'album: "Deadbeat Assailant" e "Samuraiah Carey" si attengono agli standard del platter, senza discostamenti o frenate di sorta, mettendo la parola fine ad un disco volato via in un batter d'occhio.

 

Se c'è qualcosa che possiamo affermare con certezza, è che i Capra picchiano forte e lo fanno molto bene. "In Transmission", pur non brillando di innovazione, appagherà, senza ombra di dubbio, molti amanti del genere, ma deve fare i conti con una monotonia che salta fuori considerando la totalità dell'ascolto, dovuta a linee vocali piuttosto simili tra loro e ad un riffing che va a ripetersi eccessivamente in alcuni frangenti. Non c'è da temere però: "In Transmission" fa benissimo il suo mestiere e, se cercate un disco dall'headbang facile, i Capra sapranno come aiutarvi.





01. [Exordium]
02. Hollow Doll
03. The Locust Preacher
04. Medusa
05. Torture Ship
06. Paper Tongues
07. Mutt
08. Transfiguration
09. Red Guillotine
10. Deadbeat Assailant
11. Samuraiah Carey

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