Nel panorama heavy metal più classico gli Anvil sono una di quelle band che, pur non avendo mai raggiunto il pieno successo musicale, hanno un posto speciale nel cuore di ogni amante del genere.
Fondata nell’ormai lontano 1979 dal chitarrista / cantante Steve Kudlow e dal batterista Robb Reiner, la band canadese si è da sempre contraddistinta per la sua costanza nel dichiarare un totale amore alle sonorità più hard’n heavy. Ovviamente non può fare eccezione il nuovo “Hope in Hell” che arriva sugli scaffali a due anni di distanza dal piacevole “Juggernaut Of Justice” e si presenta come un disco compatto e solido.
L’album, che si apre con la cadenzata e possente titletrack, non sembra conoscere pause e ci regala undici brani che, seppur non brillino di particolare originalità, si fanno ascoltare che è un piacere anche grazie alla portentosa produzione affidata a Bob Marlette. Il disco, come da tradizione in casa Anvil, racchiude tutti gli stilemi del genere con cavalcate coinvolgenti, ritornelli melodici e assoli fulminanti, mantenendosi sempre su livelli soddisfacenti, ma mancando di quel paio di brani che possano innalzarsi dal livello qualitativo medio. In un disco di valore e costanza come questo è difficile citare brani particolari e “Through with You” (con i suoi richiami e citazioni più o meno spudorati) e la coinvolgente “Pay the Toll” sono, forse, quelle che riescono a farsi notare maggiormente.
Gli Anvil con “Hope in Hell” fanno un dono a tutti i fan delle sonorità più classiche regalando un disco di sano e ispirato hard’n heavy riuscendo nel compito di offrire, ancora una volta, ottima musica dando brillantezza ad un genere ormai da troppo tempo stagnante. Un disco, quindi, di spessore che farà la felicità dei fan storici della band e non solo. Non conoscete gli Anvil e volete capire perché hanno un posto speciale nel cuore dei fan dell’heavy metal più puro? Bene, ascoltate “Hope in Hell” e avrete la risposta.