Marlene Kuntz
Canzoni Per Un Figlio

2012, Sony Music
Alternative Rock

Una raccolta? No. Un disco nuovo? Non esattamente. E allora cos'è?
Recensione di Andrea Mariano - Pubblicata in data: 28/04/12

Non una raccolta di vecchi successi, ma nemmeno un disco di inediti. Forse è più corretto definirlo un concept album, ma non nella maniera usuale. Se escludiamo due inediti, non vi sono canzoni nuove di zecca, quanto piuttosto vecchi brani riarrangiati in chiave perlopiù semiacustica, con largo uso di chitarre (ovviamente) acustiche ed orchestrazioni di archi e fiati (preziosa, in questo caso, la collaborazione con Roy Paci).


I Marlene Kuntz evidentemente sono allergici alle classiche antologie musicali che inevitabilmente si presentano nella carriera di un artista. Ecco allora che Godano e soci scelgono 14 canzoni del proprio repertorio non in base al successo ottenuto o alla notorietà acquisita, ma in base ad una tematica precisa: creare un disco da dedicare ad un proprio figlio, non più bambino ma non ancora in grado di capire appieno certi meccanismi, per raccontargli e spiegargli, alcune sfaccettature della vita che in futuro dovrà affrontare. Canzoni come “Canzone Ecologica” e “A Fior Di Pelle” guadagnano un nuovo fascino molto delicato ed onirico, mentre altri episodi vengono sapientemente stravolti: “Bellezza” viene svestita ed adagiata su un velo di solo pianoforte e voce, divenendo un momento soffuso, sfocato, decisamente più cupo e melanconico rispetto l’originale, ma non per questo meno delicato ed emozionante, anzi. Rimane intatta la forza emotiva in “Lieve”, nonostante gli amplificatori vengano addomesticati e la slide guitar tesse un’atmosfera un po’ rarefatta. Pur trattandosi fondamentalmente di una raccolta, nell’album sono presenti due inediti: “Pensa”, dove orchestrazioni e chitarra elettrica sono ben bilanciate, e“Canzone Per Un Figlio”, brano tra l’altro presentato all’ultimo Festival di Sanremo e che tuttavia risulta essere l’episodio meno convincente: struttura al 100% Marlene Kuntz (o almeno, Marlene Kuntz degli ultimi anni), ma quel ritornello infarcito di orchestrazioni pompose ed eccessivamente enfatiche stona alquanto col resto. Buona l’intuizione, ma si ha l’impressione di aver voluto strafare.


Canzoni Per Un Figlio” è indubbiamente un lavoro particolare ed interessante, riuscendo in generale a convogliare l’energia degli episodi più lontani nel tempo in quello stile essenziale ed acustico che Godano cerca di domare da qualche anno a questa parte (fatta eccezione per la devastante e più recente “Io E Me”: un turbinio di distorsioni ancor più violente e laceranti rispetto l’originale, che tuttavia non sfigura nel contesto globale). Non farà cambiare idea ai fan delusi dagli ultimi lavori del gruppo di Cuneo, ma per tutti gli altri risulterà interessante e godibile.





Intervista
Anette Olzon: Anette Olzon

Speciale
L'angolo oscuro #31

Speciale
Il "Black Album" 30 anni dopo

Speciale
Blood Sugar Sex Magik: il diario della perdizione

Speciale
1991: la rivoluzione del grunge

Speciale
VOLA - Live From The Pool