SadDoLLs
Happy Deathday

2012, Lunatic Asylum Records
Gothic

Recensione di Marco Belafatti - Pubblicata in data: 19/04/12

Non avete mai sentito parlare dei greci SadDoLLs? Non preoccupatevi, sebbene – lo diciamo subito – i Nostri non siano una band per la quale valga la pena strapparsi i capelli, noi faremo il nostro dovere redazionale e vi parleremo nel dettaglio di questo nuovo full-length intitolato “Happy Deathday”.

Dopo aver riscosso un buon successo entro i patrii confini con l'album d'esordio “About Darkness”, il quintetto di Atene si appresta grazie a questa seconda fatica discografica a sbarcare in tutta Europa, forte di un contratto con la label italiana Lunatic Asylum Records e di una promozione massiccia in territorio germanico, da sempre patria d'elezione delle romantiche sonorità gothic rock dei quali i Nostri si fanno alfieri.

C'è da ammettere che, nonostante la provenienza piuttosto “esotica” per il genere di riferimento, i SadDoLLs dimostrano di avere appreso e interiorizzato a dovere il copione proto-finlandese dei teutonici Lacrimas Profundere, tant'è che l'opera in esame potrebbe tranquillamente essere scambiata per il nuovo album della band di Oliver Schmid. Ma George Downloved (voce), Paul EviLßose (chitarra), Daniel Aven (chitarra), Gus Demone (batteria) e Maria Fallen (basso), a differenza di tanti altri colleghi ormai spariti nel nulla, possiedono parecchi assi nella manica e potranno giocarseli al momento giusto nella partita per il successo, complice una produzione pulita e accattivante che esalta le buone intuizioni ritmiche e melodiche delle chitarre e gli immancabili arrangiamenti di tastiera. Il singolo “Bloodred” possiede il quid necessario per diventare un anthem gotico di tutto rispetto; “Criminal Of Love”, nella sua totale semplicità, si stampa in testa fin dal primo ascolto. Lo stesso potremmo dire delle varie “The Drug” e “Amanda Blood”: le intenzioni della band sono chiaramente studiate per piacere a chi da anni si ciba di queste sonorità, di questi testi e di questi titoli un po' “piacioni” che potrebbero essere usati per un appendice della saga di “Twilight”.

La lista degli ospiti su “Happy Deathday”, in quest'ottica, si mostra piuttosto interessante: a dare man forte alla squadra intervengono infatti Roberth Karlsson (Scar Symmetry), Jarno Peratalo (To/Die/For), Juska Salminen (ex-HIM) e i due proprietari della giovane etichetta italiana, ovvero Terry Horn e Morgan Lacroix dei Mandragora Scream. Non mancano, infine, le incursioni in territori elettronici o più prettamente gothic metal: anche gli ascoltatori più esigenti apprezzeranno la varietà profusa negli undici brani in scaletta, e noi con essi. Un solo, piccolo appunto: la voce potrebbe fare qualche sforzo in più per non emulare il solito Ville Valo, ma i ritornelli, nella maggior parte dei casi, sono talmente coinvolgenti che, a questo giro, possiamo tranquillamente chiudere un occhio. Certo, in vista di un follow-up ancora più convincente, non guasterebbe considerare una svolta più personale, ma solo il tempo ci dirà se i SadDoLLs faranno strada.

Il love metal, in fin dei conti, è un genere di musica che non prevede e non concede variazioni di tema (del resto, gli unici che possono permettersele, sono gli stessi padri fondatori della scena, che con “Screamworks: Love In Theory And Practice” hanno rivoluzionato parecchio il proprio sound), ma quando la qualità c'è è doveroso riconoscerlo. I SadDoLLs potrebbero rimanere relegati tra le schiere dei comprimari e questo “Happy Deathday”, forse, non farà un gran parlare di sé al di fuori della stampa specializzata, ma resta il fatto che questi 50 minuti di musica faranno la felicità di parecchi appassionati.





01. Happy Deathday, Dear (Intro)
02. Killing Sorrow
03. Bloodred
04. Be Darkness
05. Criminal Of Love
06. The Drug
07. Psychedelic Love
08. Dying On The Dancefloor
09. Amanda Blood
10. Embrace The Dark
11. Coma Song
12. Watch Me Crawl Behind (feat. Morgan Lacroix)
13. Bloodred (Mandragora Scream Remix)

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