Svolk
Svolk 'Em All

2011, Napalm Records
Hard & Heavy

Recensione di Alberto Battaglia - Pubblicata in data: 26/02/12

Alla schiera dei rocker che non vogliono né crescere né cambiare dobbiamo aggiungere il nome dei norvegesi Svölk, che danno alle stampe un disco a cavallo tra Deep Purple, Iron Maiden e thrash annacquato che alla fine lascia ben poco. Il titolo "Svölk 'Em All" fa anche sorridere (è un richiamo ai Metallica o ai Pokémon?).

Le canzoni hanno lo spirito macho dell'hard rock e una costruzione tanto convenzionale quanto di "pronto uso"; indossate il giubbotto di pelle e i vostri Ray Ban a goccia e dopo attaccate questo album, per fare un'immersione totale negli stereotipi. Eppure non è male l'opener "52", con quell'introduzione in banjo blues sembra l'inizio di un disco folkloristico... ma poi attaccano le distorsioni e si ritorna all'ovile; in sè il brano si lascia ascoltare, orecchiabile e abbastanza coinvolgente, ma si inizia sospettare che manchino vere trovate, o brani davvero memorabili. Fa bene il suo mestiere "Anchor", per quanto chiunque avrebbe potuto inventare quel riff, poi arriva il groove darrelliano con "Sweet Agony", seguono i Deep Purple d'annata con "Miss Alcohol" dispigando - nel mezzo - la solita jam solistica. Mentre gli Iron Maiden prestano una delle loro cavalcate per "Inferno", un pezzo in grado di coinvolgere, anche se le idee migliori sono farina del sacco di altri. Insomma la scaletta scorre sempre di più e il maggior pregio che notiamo è l'abilità di esecuzione unita a una certa grinta, mentre latitano pezzi di autentico spessore.

Se anche voi fate parte di quella sopracitata schiera armata di birra e magliettona degli Iron Maiden, avrete con gli Svölk pane per i vostri denti, ma, onestamente, dubito vi ricorderete a lungo di loro.



01. 52
02. This Is It
03. Anchor
04. Sweet Agony
05. Miss Alcohol
06. 12 Times The Pain
07. End Of Days
08. Inferno
09. Dead:30
10. Time For The Dying
11. Warm Within
12. Overload

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