Punkreas
Noblesse Oblige

2012, Edel
Punk

Recensione di Alessandra Leoni - Pubblicata in data: 03/02/12

Ci si trova davanti ad una copertina semplice, nera e dorata, con un titolo molto raffinato. "Noblesse Oblige" dà l'idea di un disco elegante, dall'aria sofisticata e un po'snob. Forse, al lettore viene da associarla a quell'idea di musica alternativa italiana, dove si deve essere necessariamente anime tormentate per ricevere un minimo di visibilità ed attenzione.


Fortunatamente, non è così, perché onestamente di gruppi simili ce ne sono fino alla saturazione. E la "sorpresa" è quando si legge il nome dei Punkreas su quella stessa copertina raffinata. Ma, fidatevi sulla parola, questo disco ha una propria nobiltà e dignità. Da un punto di vista puramente musicale, questo è il full-length più curato e meglio prodotto dei Nostri. Da questo punto di vista, i Punkreas si sono impegnati molto per dare all'ascoltatore un prodotto piacevole e ben confezionato, dove non abbiamo solo musica punk nuda e cruda come in "Giuda", ma possiamo trovare anche ritmi e soluzione appartenenti alla musica ska, come nel brano "Astronauta", oppure come in "La Fine del Mondo". "Noblesse Oblige" si distingue per la sua ironia pungente nei contenuti, senza sfociare nello scontato o nel qualunquista, o peggio ancora nel demenziale: partendo dai leghisti di "Polenta e Kebab", che si avvale anche della partecipazione di Zulu dei 99 Posse, passando dalla triste realtà della "Milano da bere" (perlomeno, la percezione di chi scrive è stata questa) di "L'Aperitivo", per arrivare pure al cibo dannoso per la salute di "Mozzarelle Blu". Non solo, i Punkreas cercano di dare spazio al loro lato più malinconico e anche più riflessivo in "Ali di Pietra", che risulta essere un buon tentativo piacevole ed emozionante.


Chi pensa che fare musica punk consista nello scrivere sempre e solo in tematiche sociali acide e scomode, dai suoni perennemente grezzi e poco curati, forse dovrebbe dare una possibilità a questo "Noblesse Oblige", perché non è detto che fare un disco ben curato e molto fresco nel suono, significhi perdere la propria carica o verve. Tutt'altro, a volte serve per apprezzare in maniera migliore una realtà che si conosce da parecchio tempo. E soprattutto, questo "Noblesse Oblige" è una risposta decisa e perentoria a chi pensa che la musica italiana alternativa trovi la sua massima espressione nell'autoflagellazione a tutti i costi.


Non c'è molto altro da dire, se non che questo album riconferma i Punkreas come una delle realtà punk nostrane di spicco. Non solo quest'album sarà in grado di far felici i fan storici, ma, grazie anche a sonorità più eterogenee e ben curate in sede di produzione, saprà incuriosire nuovi appassionati. "Noblesse Oblige" è un disco maturo e ragionato, che non perde freschezza ed efficacia, evitando accuratamente i soliti luoghi comuni, ed è ironico al punto giusto. Meglio ridere che piangersi addosso, in questi tempi di crisi, non trovate?





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