Evergaze Eternity
Uninvolved

2011, Spider Rock Promotion
Gothic

Recensione di Marco Belafatti - Pubblicata in data: 12/10/11

Eccoci alle prese con gli Evergaze Eternity, un gruppo che ha fatto parecchio parlare di sé nel corso dell'ultimo biennio per via dei nomi coinvolti nel progetto. Oggi, in seguito a numerosi cambi di line-up la formazione è stata pesantemente ridimensionata, ma ciò non ha impedito ai membri originari di lavorare ai dieci brani che oggi possiamo ascoltare su disco, anche grazie all'operato della Spider Rock Promotion, che si occuperà della distribuzione internazionale dell'album in formato esclusivamente digitale.

Concepito in un primo momento come un semplice EP, “Uninvolved” si è trasformato negli ultimi mesi in un vero e proprio album, consacrando il travagliato debutto discografico dei gothic metallers italiani. Il progetto, come annunciato nell'incipit della recensione, coinvolge nomi illustri della scena nostrana e non solo: oltre agli unici due membri stabili del gruppo (la vocalist Valeria Salerno e il tastierista Giovanni Ferranti), hanno partecipato alla realizzazione dell'album il produttore Marco Ribecai (Eldritch, Node) e Goran Finnberg, autore del mastering presso il Mastering Room AB.

Le coordinate attorno alle quali si muove questo “Univolved” ci conducono dritti dritti verso un gothic metal di buona fattura, che alla candida e fanciullesca voce di Valeria affianca muri di chitarra granitici assecondati dalle onnipresenti tastiere di Giovanni. La band, nel corso dei dieci episodi che compongono il full length in esame, cerca il giusto compromesso tra l'orecchiabilità delle linee vocali e la spigolosità della sessione ritmica, evitando di condire il proprio sound con i soliti “abbellimenti” sinfonici. Gli sforzi del duo sono quanto meno apprezzabili e potrebbero indurci a identificare gli Evergaze Eternity come una versione meno scontata ed easy-listening dei Sirenia, vuoi per la somiglianza tra il modo di cantare della Salerno e lo stile adottato dalle varie vocalist che si sono susseguite tra le fila del progetto di Morten Veland nel corso degli anni, vuoi per la volontà di entrambe le band di rileggere in chiave moderna il sound che rese celebri parecchie formazioni nordeuropee nella seconda metà degli anni '90.

Purtroppo, a fronte di una manciata di brani di sicuro impatto (“No Regrets”, “Insane”, “In Vain”), l'album soffre di una vistosa inesperienza di fondo che si fa sentire in particolar modo a livello di songwriting ed arrangiamento, come dimostrato dalla tentazioni metalcore di “In A Corner”, onestamente fuori luogo, dalla pessima rivisitazione di “Live To Tell” di Madonna (già i milanesi Dama avevano proposto una cover di questo brano nel loro album d'esordio, con risultati decisamente più incoraggianti) e dalla seconda metà della tracklist, sicuramente più soffusa ed “elettronica”, ma allo stesso tempo sottotono rispetto a quanto ascoltato in apertura.

“Uninvolved” rimane pur sempre un buon punto di partenza per la formazione italiana, ma, nel prossimo futuro, agli Evergaze Eternity serviranno sicuramente un lotto di canzoni più incisive e una maggiore compattezza di base per riuscire a farsi strada in una scena iper-affollata che, oggi come oggi, non fa sconti a nessuno. Il nostro augurio è che Valeria e Giovanni possano presto tornare a sorprenderci con un nuovo album in grado di imporsi a livelli più competitivi nel panorama gothic metal internazionale.





01. No Regrets
02. Insane
03. Crumbling
04. In A Corner (feat. Terence Holler, Eldritch)
05. In Vain
06. Live To Tell (Madonna Cover)
07. The Hive
08. Memories
09. Still Waiting
10. Uninvolved

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