La Victoria
La V.

2011, Wondermark
Pop Rock

Recensione di Alberto Battaglia - Pubblicata in data: 28/08/11

Osservando  la copertina di questo album con un po' di malizia (ma non ne serve troppa) ci potremmo anche fare strane idee: di che parlerà questa roba? Con tranquillità, e forse un poco di delusione, possiamo dire: tutto nella norma, disco pop rock a tematica prevalentamente amorosa. Però ci sono ugualmente buone notizie: i romani La Victoria confezionano una scaletta orecchiabile e interessante, cesellandone ogni dettaglio con cura perfezionista. La prima osservazione si spende per la grande varietà sonora, conferita da musicisti dotati di grande gusto e da un ampio ventaglio d'influenze. Certo, la voce richiama alla mente Le Vibrazioni e il target di pubblico è a loro equiparabile, ma molto più variegata è l'offerta di sonorità; se di romanticismo sempre si parla, bisogna riconoscere alla band in questione il pregio di non perderdersi in abusati clichè musicali .

Partenza frizzante, in pieno stile pop rock italiano "Ritento, Sarò più fortunato" compie il sortilegio dei refrain che continuano a fluttuare nella mente, e non sarà un episodio sperduto nel corso dell'ascolto. Infatti i Nostri riescono a colorire ritornelli indubbiamente accattivanti di un gusto fresco e ispirato, che terrà alto l'interesse anche in un genere che tradizionalmente fa della pura melodia l'arma prevalente. In "La V." c'è spazio anche per il divertimento di chi suona: si ha spesso l'impressione d'assistere una band che suona sciolta e sorridente (esempio: l'hendrixiana "E' lontana la città"). Ma abbiamo in serbo anche per ballate più malinconiche altrettanto potenti: a tratti l'emozione può prendere il sopravvento sull'ascolto critico; note struggenti e di derivazione cantautorale per "Anna Moore", toni ancora più mesti per "Bambola Russa", ma sempre efficaci. Fra le numerose sorprese "Io sono Dilinger" snocciola un ritornello/riff che è dinamite, in stile Negrita.

Sempre dotati di brio, idee e buona tecnica strumentale, i La Victoria danno alle stampe un disco pop rock italiano che condensa in modo scintillante il mood tipico del genere ad una sensibilità matura e personale. 



01. Ritento, Sarò Più Fortunato
02. In Fuga Da Me
03. Scatola Di Carta
04. La Grande Ingiustizia
05. La Lontana città
06. Anna Moore
07. Io Sono Dillinger
08. La bambola Russa
09. La Finale
10. 7
11. Da uomo A Uomo
12. Vivo

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