I Nostri ritornano alla carica nel 2011 con "The Scourge Of The Light" ed è decisamente un ritorno gradito e ben convincente, sin dai primissimi ascolti. Certo, il quintetto è sicuramente cambiato e cresciuto dagli esordi di trent'anni fa, perché è logico che una band cerchi di evolversi e di arricchire il proprio stile. Dunque, non possiamo solo parlare di una band heavy metal old school, ma possiamo anche farla entrare nel filone decisamente più power: basti sentire la batteria a doppia cassa velocissima che di tanto in tanto si può sentire, come ad esempio nell'introduttiva "Condemend To Fight", che risulta essere comunque un invito vigoroso a proseguire nell'ascolto del full-length. Ammetto che questo stile nello suonare la batteria, vuoi anche per la scelta del suono un po' artificioso e freddo, non mi ha mai attratto, ragion per cui il power metal non ha mai attecchito nei gusti della sottoscritta. Tuttavia, i Jag Panzer non sono solo questo: si hanno anche piacevoli cambi di tempo, che strizzano l'occhio al progressive metal (decisamente più nelle mie corde), cercando di rendere quest'album più vario e ricercato.
Questa continua ricerca della raffinatezza continua nelle lente cavalcate epiche ed energiche di "The Setting Of The Sun", che personalmente ho apprezzato molto, sia per la sonorità che per la durezza che è stata in grado di esprimere. "Bringing On The End" è un brano decisamente heavy, ma bello cadenzato e ritmato, e viene prontamente superato dall'evocativa "Call To Arms", che non manca di cambi tempo e di energia. I Nostri sanno anche avere scorci di dolcezza, con un'introduzione alla tastiera di "Burn" (ad opera di Mark Briody, il chitarrista ed uno dei fondatori della band), per poi esplodere in tutta la potenza che solo l'heavy metal sa dare. Infine, una piccola chicca che sicuramente spiazzerà gli appassionati ed i puristi, tuttavia, a mio avviso chiude in modo degno l'album. "The Book Of Kells" è il pezzo che non ti aspetti: solenne, mistico, con cori misteriosi che catapultano l'ascoltatore in tempi oscuri e ricchi di fascino come quelli del Medioevo. Ed il buon vocalist Harry "The Tyrant" Conklin non teme questa prova, dando in generale un'ottima impressione.
Non c'è molto altro d'aggiungere. Per chi ha voglia di sano heavy metal (senza negare divagazioni nel power e nel progressive) con i giusti attributi e suonato con tutti i sacri crismi, i cari Jag Panzer con "The Scourge Of The Light" sapranno accontentarvi.