Difficile esprimere un giudizio su lavori di questo tipo. A un anno di distanza dal buon “Above”, i Samael ritornano con un Ep che ci presenta solo una nuova canzone, insieme a un pugno di brani che certamente i fan della band conosceranno a memoria.
“Antigod” si rivolge principalmente ai sostenitori degli svizzeri, con un nuovo brano, la title-track posta subito in apertura, che fa ben sperare per il prossimo lavoro sulla lunga distanza. Ovviamente cercare di stabilire le coordinate di tutto un album, specialmente con una band imprevedibile come i Samael, è cosa assai difficile, ma certamente potremmo indicare un ritorno all'epicità, all'uso massiccio di tastiere, abbandonando lo stile asciutto di “Above”, a detta di Vorph un esperimento che rimarrà “isolato” all'interno della discografia dei nostri.
Nulla da dire sui restanti pezzi, tutti ottimi, con lo storico “Into The Pentagram (2010)” arrangiato secondo il sound attuale dei Samael. Gustose le seguenti “Reing Of Light” e “Slavocracy”, registrati dal vivo e i due remix sul finale. Come detto, giudicare una sola traccia non è proprio facilissimo, e operazioni del genere, volute principalmente dalle label (come svelato da Vorph in sede d'intervista), lasciano un po' il tempo che trovano. Quello che è sicuro è che i Samael non si smentiscono mai, presentando sempre lavori di altissima qualità. Solo per collezionisti.
Samael
Antigod
2010, Nuclear Blast
Industrial Metal
01. Antigod
02. Into the Pentagram (2010)
03. Reign of Light (Live)
04. Slavocracy (Live)
05. Antigod (Dark Night Remix)
06. Ten Thousand Years