IdeaOstile
...Destabilizzazione In Corso...

2009, Videoradio
Prog Rock

Recensione di Alberto Battaglia - Pubblicata in data: 26/09/10

Violino elettrico, basso, batteria... e un altro basso. Questo particolare desta già una certa curiosità: che suoni potrà mai partorire un ensemble così anomalo? Ovvio, nulla di chiaramente definibile in un genere. Alternative? Dark? Opto per la denominazione "prog", rifacendomi alla filosofia sperimentale di tale genere che è in buona parte propria anche di questi ragazzi di Belluno, i quali si avventurano di fatto in un genere molto personale.

La proposta  appare di interessante soprattutto a livello di arrangiamenti, nei quali, di solito, la tessitura del basso a 4 corde "fa" il giro delle canzoni, quello a sei corde è suonato con fare più melodico e in certi frangenti sostituisce un'ipotetica chitarra, mentre il violino viene sfruttato benissimo nei vari suoi registri tanto che diventa difficile esprimere la ricchezza dei suoi movimenti. Il fatto di costituire una proposta musicale unica è la principale ragione per cui gli appassionati della musica dalle tinte più insolite dovrebbero dare una possibilità a questo disco. Ciononostante, non convincono alcuni aspetti, a partire dalla concisione eccessiva del lavoro (circa mezz'ora), che non decolla mai su un vero apice compositivo. Inoltre il cantante non riesce nel compito (arduo, per carità) di dare una voce convincente ad una musica così insolita e risulta spesso innaturale, insipido. Sveliamo luci e ombre dell'album. Si parte bene con "La Mia Storia", che sulle prime potrebbe sembrare un pezzo simil-folk, con la quale i Nostri sfoderano il ritornello più orecchiabile del lotto. Ci piace ancor di più "Taunus" che ci narra di un "abbordaggio" femminile in un locale, sfruttando registri misteriosi prima, sensuali poi, ed infine rabbiosi (si, il protagonista della canzone andrà in bianco). Meno coinvolgente, per quanto a tratti interessante, il resto di questa "...Destabilizzazione In Corso...": "Cul De Sac" costituisce l'unica parentesi definitivamente inutile del disco, ma giri ad effetto e pezzi di bravura non mancano in brani come "Sulle Labbra". Apprezzabili anche le atmosfere oscure di "Scuse Geometriche".

A mancare non sono certo le idee, quanto le canzoni giuste per metterle in mostra in modo organico e funzionale al risultato finale. Consolidare le esperienze di questo disco aiuterà forse i Nostri a comporre un seguito più esplosivo; per il momento il lavoro è comunque più che sufficiente. Resta solo da capire che collocazione di pubblico e contesto attribuire alla musica degli IdeaOstile: il fatto di essere molto particolari in sé non costituirà un vantaggio se non sapranno conquistare il cuore dell'ascoltatore con qualche vera perla.



01. La Mia Storia
02. Il Capitale
03. Scuse Geometriche
04. Cul De Sac
05. Taunus
06. Lampada Blu
07. Sulle Labbra

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