Karnataka
The Storm

2000, Immrama Records
Prog Rock

Recensione di Alessio Sagheddu - Pubblicata in data: 03/12/12

Come valorizzare uno stile progressive rock nato sotto i verdi colori di una foresta celtica e impreziosito da atmosfere romantiche ed eteree senza mai cadere nel baratro della noia o del tecnicismo a volte un po' troppo piatto di questo genere musicale? Semplice: chitarre non troppo elaborate, linee vocali interpretative e quell'appeal melodico che colpisce subito al cuore. Questo è uno dei meriti che senza ombra di dubbio dobbiamo attribuire ai gallesi Karnataka. Al secolo la formazione nacque come progetto del bassista Ian Jones, del tastierista Jonathan Edwards e della cantante Rachel Jones; progetto che successivamente si allargò fino a trasformarsi in una vera e propria band. Attivi dal 1997, i Nostri presentarono, dopo l'esordio omonimo del 1998, questo “The Storm, un lavoro che, per essere il secondo nella carriera di un gruppo, appariva e appare tutt'oggi molto fresco e maturo.


Le sensazioni che si provano ascoltandolo sono pienamente riconducibili ad una sorta di pace dei sensi. Sin dall'opener “Heaven Can Wait”, infuso semplice ma efficace che cavalca tanto le influenze pop dei The Corrs, quanto qualche spunto preso in prestito dai Cranberries, i Karnataka condiscono la propria musica con una voce, quella di Rachel Jones, che unisce dentro di sé la maestria di Loreena McKennitt e la magia di Lisa Gerrard, colpendo l'ascoltatore per fascino ed armoniosità. La tracklist scorre come una cascata, fluida e fresca, e ci regala “The Journey” - perla dell'album - un brano che nel suo contrasto tra chitarra acustica e elettrica esalta le suadenti vocals della sopracitata Rachel, regalando più di un emozione. La title-track, attraversata dallo scroscio delle onde, riesce ad esplodere nel finale grazie ad una batteria intima e a una chitarra malinconica, lasciandoci dispersi in mezzo alle onde senza correre il rischio di affogare.


A distanza di dodici anni dall'uscita di “The Storm”, la proposta dei Karnataka suona valida e ben strutturata - sia per quanto riguarda la produzione che il valore artistico della band - e continua ad insegnarci le regole per abbandonarci alla pace e al silenzio attraverso la musica.





01. Heaven Can Wait
02. Dreamer
03. The Journey
04. Hay
05. Love & Affection
06. I Should Have Known
07. Everything Must Change
08. Shine
09. Writing On The Wall
10. The Storm

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