Artemista
Vivere Immobile

2012, Zeta Factory
Alternative Rock

Recensione di Eleonora Muzzi - Pubblicata in data: 28/05/12

Dieci anni di storia, innumerevoli concerti e contest vinti, palchi condivisi con band del calibro di 30 Seconds To Mars e Green Day; infine i novaresi Artemista giungono alla pubblicazione del primo full-length dopo due EP e la partecipazione ad una compilation. E così ecco che “Vivere Immobile” inizia a girare nello stereo e le prime note del CD vengono lanciate fuori dagli altoparlanti.

Ad una prima impressione, pare quasi che i Subsonica di qualche anno fa siano tornati dal passato per effetto di un qualche strano rito voodoo e che abbiano registrato un nuovo album. Ma è questione di pochissimo, di un attimo. Con lo scorrere delle canzoni, ma anche solo dei secondi all'interno dell'opener “Rivoluzione|Stasi”, questa impressione sfuma e viene rimpiazzata dalla consapevolezza che quei dieci anni passati a provare, suonare dal vivo, rilasciare EP e a scrivere musica hanno solo portato giovamento a questi giovani italiani.

“Vivere Immobile” infatti è un album ricco di sfumature e sfaccettato come un diamante. Quasi risplende di luce propria, nel raccontare la vita di tutti i giorni, i dubbi e i sogni della gioventù di questo nuovo millennio. Brani relativamente brevi ma pieni di significato, soprattutto dal punto di viste testuale, vera forza dell'opera, con tanta narrazione e un'ottima capacità di sintesi, ovvero di analisi della realtà che ci circonda e di riproduzione in musica della stessa, cosa che a volte manca di questi tempi. Di pari passo, l'aspetto musicale dell'album è profondamente radicato nel rock alternativo con qualche pennellata di funk qui e lì (“Ad Occhi Chiusi”), un po' di blues (“La Sessione Di Prova”), elettronica (“La Verità”) e post-punk, quindi un'offerta ricca, a volte non di semplice assimilazione, ma capace di accontentare una fetta molto vasta di pubblico, dal fan dell'alternative più puro al personaggio che va a cercare disperatamente l'album particolareggiato, pieno di influenze diverse, in continuo mutamento.

Decisamente un'ottima prima prova sulla lunga distanza, valsa la pazienza spesa nel prepararla, “Vivere Immobile” aggiunge alle fondamenta della carriera degli Artemista una bella struttura portante, solida e funzionale. Se nel corso degli anni questa struttura si andrà ad ampliare non ci è ancora dato saperlo; toccherà ai posteri rispondere, ma se la strada intrapresa è questa, è quasi indubbio che sia bella spianata.





01. Rivoluzione|Stasi
02. Fantasma
03. Ad Occhi Chiusi
04. Tangenziali
05. Dormi
06. Noi
07. La Sessione Di Prova
08. Vivere Immobile
09. La Verità
10. L'Uomo Nello Specchio
11. Qualcosa Per Noi
12. Non Credi Più
13. Sei
14. Cuore

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