Sub Cult Fest 2014 - Day 3
09/10/14 - Parco d'Europa, Padova


Articolo a cura di Francesco De Sandre

Il terzo e ultimo giorno di Sub Cult Fest è il riassunto di una settimana all'insegna dell'alternativa che ha visto a Padova il ritorno del folto bacino universitario in uno scenario musicale totalmente underground. Scongiurato apparentemente il pericolo pioggia, la serata del 9 Ottobre al Parco d'Europa si apre con il set acustico di Pietro Berselli accompagnato da Edoardo Dalla Bitta e Roberto Obici direttamente dagli Owl In Haze. La conclusione dell'esibizione intima ed accogliente è anticipata da qualche goccia che non compromette la buona riuscita della serata: sul main stage, in una densa calca di curiosità e fatalità, His Electro Blue Voice avvolgono il parco nella loro dimensione a tratti roboante e dirompente, a tratti stridula e graffiante. La chiusura del festival è affidata agli Universal Sex Arena, formazione del roster La Tempesta capitanata da Nicola Stefanato: l'esibizione coincide con il release party dell'ultimo disco "Romancitysm", ed è incredibile come lo scenario cittadino dietro al palco ricordi precisamente la copertina del nuovo album. Gli Universal Sex Arena miscelano nella loro purezza Rock N' Roll e scena, presentandosi sul palco con due batterie ed una presenza, una prestanza artistica invidiabile.

 

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La scommessa, l'azzardo stagionale e lo sforzo del collettivo Sotterranei è stato premiato: esattamente un anno dopo il primo concerto organizzato a Padova, Sub Cult Fest si è rivelata una piacevole sorpresa, rappresentando la soluzione alla mancanza di occasioni e di spazi sonori cittadini. Il festival si è svolto in modo ottimale nello spirito della condivisione e della voglia di realizzare, o di continuare a realizzare, una scena, un movimento artistico basato sul valore e non sulla mercificazione.


Questo un estratto dal ringraziamento ufficiale rivolto a tutti i partecipanti dagli organizzatori:

 

Il senso di appartenenza che genera le nostre iniziative non si trova in altre manifestazioni. Questo valore è stato esaltato proprio dalla buona riuscita del nostro festival e lo riviviamo ad ogni evento sotterraneo. Siamo fieri e commossi dal fatto che, umanamente parlando, le nostre idee vengano realizzate attraverso la condivisione e la partecipazione di tutti, perché la distanza tra chi organizza e chi partecipa viene annullata dal primo istante di rumore.

 

Sub Cult Fest è stato un successo sotto ogni punto di vista: nonostante si trattasse della prima edizione, di qualcosa di nuovo, di una scommessa pericolosa, di un balzo nel baratro del silenzio, siamo riusciti insieme a coprire ogni spesa.


È passato un anno (dal primo evento Sotterranei, ndr): lo spirito è immutato, la passione è diventata devozione, la strada percorsa è stata faticosa, imprevedibile, e continuerà a riservarci sorprese. I compagni di viaggio sono stati molti, ma continueremo a fare affidamento su di noi, a costruire dal basso, a strisciare con voi in quello spazio sonoro che separa il sottosuolo dalla superficie.




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