Quale miglior combinazione se non divertirsi a suon di rock e fare del bene? Ecco cos'è il Rock Against Cancer. Nasce nel 2008, ma debutta con questo nome nel 2013 in occasione del memoriale della scomparsa di Enrico Comelli. Questa manifestazione consiste in una serie di concerti il cui ricavato viene devoluto alla fondazione IEO per la ricerca contro il cancro. Venerdì 23 gennaio 2015 si è tenuta al Live di Trezzo la terza edizione del Rock Against Cancer. Protagonisti i sempre presenti Thunder Kidz, fondatori del progetto, e i Cowboys for Dimebag, tribute band dei Pantera, che hanno aperto la serata.
Gli opener sono un gruppo un po' particolare. La formazione è composta da membri di band come Folkstone, Furor Gallico, Destrage, Extrema, Mellowtoy, Anewrage, Exalt Cycle, Skw-Klogr, Down The Stone e altri, e vede tra gli ospiti Briegel dai Ritmo Tribale, Cesco Jovino da Udo Band, e Anna Portalupi, bassista di Tarja. I musicisti si scambiano in una specie di staffetta benefica a ritmo di Pantera. Davide Cicalese dei Furor Gallico apre la serata con "A New Level" e con una formazione di grande livello. Da qui inizia la corsa inarrestabile di questa schiera di ottimi musicisti che tra una canzone e l'altra riescono decisamente a scaldare il pubblico del Live, fino al devastante quartetto finale di "Fucking Hostile", "Strenght Beyond Strenght", "Cowboys From Hell" e ovviamente "Walk" cantata praticamente all'unisono da tutti. In questa maratona si alternano musicisti di ogni età e provenienza, di ogni esperienza e genere, per una sola ottima causa e non può che dare una grande emozione.
È il turno dei Thunder Kidz che si sentono chiaramente a casa. La scaletta di classici hard rock e heavy non fa che unire ancora di più il pubblico facendo alzare quasi un'unica voce su pezzi storici di AC/DC, Guns'n'Roses, Bon Jovi e tantissimi altri. Anche i Thunder Kidz sono soliti lasciare spazio a ospiti che si alternano alla voce, e il palco è sempre in movimento, così come il parterre in cui ormai tutti ballano sulle note dei brani che hanno fatto la storia del rock e la storia personale di ognuna delle persone lì presenti.
Il gran finale vede tutti gli artisti sul palco che, come da tradizione, cantano "Killing In The Name" dei Rage Against The Machine. Palco e pubblico nel caos totale come degna conclusione di una grandiosa serata.
L'incasso totale raccolto e devoluto è di 2700€, il doppio dell'anno precedente. È chiaro quindi che sia una manifestazione da supportare e sostenere il più possibile. Ed è l'ennesimo chiaro segno di cosa sia in grado di fare la musica: unire e fare del bene.