Quest’anno CGIL CISL e UIL hanno scelto le macerie della Città della Scienza a Bagnoli quale sede del concerto del Primo Maggio a Napoli. Il cartellone prevede l’esibizione di Tullio De Piscopo, Raiz e Mesolella, Osanna, Le Orme, Marco Zurzolo, Tony Cercola, Ciccio Merolla, M’Barka Ben Taleb e molti altri, compresi comici e cabarettisti. Le telecamere RAI seguono l’evento e durante la giornata sono previsti più collegamenti in diretta su RAI Due con Roma, dove si svolge il rinomato “Concertone”.
Arrivo sul posto intorno alle 17.30 e noto che le presenze non sono più di un migliaio. Il tempo di un saluto ai colleghi e di qualche scatto ai musicisti che conosco e che già sono arrivati e prendo posizione nel pit. Noto immediatamente che il servizio d’ordine è svolto direttamente da CGIL CISL e UIL e lo spazio tra palco e transenne, questa volta, è davvero grande e confortevole (circa 10 metri di distanza). Intorno alle 18.30 il pubblico aumenta ordinatamente ed arriviamo ad un ammontare di circa 2.000 persone, giusto in tempo per il primo collegamento con Roma e con Lino Vairetti degli Osanna che sale sul palco per fare gli onori di casa con una breve ma festante performance. Di fatto, il clou del concerto sta per iniziare: seguono le esibizioni di M’Barka Ben Taleb e di Ciccio Merolla, e quest'ultima si rivelerà essere l’ultima performance dell'eveento.
Difatti, nel momento in cui salgono sul palco gli I POM, circa una trentina di ragazzi di un centro sociale di Bagnoli, insieme ad alcuni cassa integrati e piccoli imprenditori e che precedentemente avevano manifestato in corteo lungo le strade del paese, raggiungono Città della Scienza e chiedono in maniera educata di poter salire sul palco e parlare. Vien loro risposto che una delegazione degli stessi ragazzi può essere ascoltata dai sindacati, ma che non era fattibile prender la parola sul palco, sia per ragioni di tempo che di sicurezza. Questo mezzo rifiuto comporta il nascere di qualche protesta a voce alta da un lato e dall’altro, col solo risultato di far crescere la tensione.
Quando i POM attaccano a suonare la sigla di TG2 Diretta Sport (brano che ha dato alla band una certa popolarità nei primi anni '80) nascono i primi tafferugli in un clima surreale: i ragazzi spingono sulle barriere, le abbattono, volano pugni e calci, qualche transenna e qualche asta di bandiera. Fortunatamente, nessuno si fa realmente male proprio grazie all'ampiezza del pit (diversamente, credo che il sottoscritto sarebbe stato travolto), ed ho avuto il tempo di defilarmi e di scattare le foto che vedete nel reportage fotografico.
L’ingresso dei poliziotti in tenuta antisommossa riporta ordine e calma e di fatto finiscono gli scontri che sono durati più o meno cinque minuti, dalle 19.30 alle 19.35 circa. Gli artisti, quasi tutti al cellulare, avvisano i colleghi di non venire fino a contrordine e aspettano serenamente un’eventuale ripresa del concerto, ripresa che purtroppo non è mai avvenuta. Nelle due ore successive ci sono stati alcuni tentativi perché l'evento ripartisse, ma appena si accendevano le luci del palco, fischi e urla lasciavano presagire l’inasprimento del clima già molto teso.
Insomma, non c’è stato dialogo. Lo stesso Lino Vairetti, leader deglla storica band prog-rock napoletana Osanna, ha provato a parlare con i manifestanti che chiaramente hanno chiesto l’interruzione del concerto, il quale è stato definitivamente interrotto alle 21.00.
Ho letto da molte parti, a 48 ore dai fatti, che non è successo niente perché non ci sono stati feriti; in realtà il Concerto del Primo Maggio e la celebrazione della festa del lavoratore a Città della Scienza non si sono tenuti e non credo sia proprio come dire che non sia successo niente. Feriti, per fortuna, non ci sono stati, ma l'animo che avrebbe dovuto animare una manifestazione del genere è stato inequivocabilmente lacerato e sconvolto.