Mick Abrahams - Tenero Music Night's
18/08/12 - Agriturismo Al Saliciolo, Tenero (CH)


Articolo a cura di SpazioRock

Mick Abrahams, fondatore dei Jethro Tull e vera leggenda vivente di quegli anni mitici che furono i 60’s. È considerato uno dei più innovativi ed autorevoli interpreti e compositori di quella generazione incredibile di chitarristi che ci ha fornito l’Inghilterra. E ci piace citarli: da Rory Gallagher, a Richie Blackmore, Eric Clapton, Ron Wood, Mick Taylor, Steve Mariott, Alvin Lee (da lui ritenuto il migliore in assoluto) Peter Green, Henry McCullough ed, ovviamente, Mick Abrahams. La sua partecipazione a Tenero Music Night’s si deve innanzitutto a sua moglie Kate (quando si dice che dietro ad un grande uomo si colloca sovente una grande donna) e al sottoscritto.


Ed il perché è presto detto: Mick nel mese di aprile 2010 è stato colpito, lo stesso giorno, da un ictus e da un infarto. Dopo aver riaperto gli occhi in ospedale e capendo esattamente quanto gli era successo, si congedò da tutti i suoi ammiratori dal suo sito web, e disse a sua moglie: “Non suonerò mai più in pubblico”. Quell’anno Mick era atteso a Vallemaggia Magic Blues su invito del comune amico Rick Wakeman degli Yes. Mick si lasciò convincere più dalle minacce di sua moglie (che aveva intuito come la musica poteva aiutarlo) che non dalle mie velate insistenze. Fattostà che accettò, seppure con qualche condizione ovvia e scontata. Mick arrivò all’aeroporto della Malpensa eccitato come fosse il suo primo concerto. Volle assolutamente me e Claudio Bazzari ai suoi lati, Jean Claude Harpo alla voce con Nicolò Fragile all’Hammond, Miki Fazio al piano, Daniele Comoglio al sax, Alberto Pavesi alla batteria, Marco Gallo al basso e, quali ospiti, due chitarristi d’eccezione; Marco Pallua e Mauro “Lupo” Lupazzi e Denise e Celeste ai cori. Non sono nemmeno mancati un paio di duetti con Judith Emeline, arrivata da Birmingham quale “special guest”.


E giunse così la sera del 17 agosto. Lo abbiamo fatto arrivare direttamente al back stage con il suo roadie (grazie Stefano) e con Kate. Aveva preparato cinque brani ma ne cantò sette, nell’ordine: “Driftin Blues”, “Jesus On The Mainlane”, “The Victim”, “I Wonder Who”, “Breacking Down Slow” per poi finire con “Goodbye” e “Good Night Irene”, storico brano di Ladbelly e di cui Mick ritiene di essere uno dei pochi a conoscere il testo originale. E Mick, seppure emozionato davanti ad oltre 1000 presenti, non ha deluso. Affabile come sempre ha fatto del suo meglio nonostante le non ancora ottime condizioni di salute. Ma cosa pretendere di più? In fin dei conti il prossimo anno scatteranno anche per lui i 70. Tuttavia non ha lesinato quei suoi riff inimitabili soprattutto con la slide guitar. A metà concerto la sorpresa. Mick è stato insignito dell’edizione 2012 del Cross Music Promotion Award (premio alla carriera) giunto alla sua ottava edizione. E a consegnargli l’inatteso riconoscimento nientedimeno che Leo Leoni dei Gotthard (di cui Mick è un sincero e fervido ammiratore). E a quel punto negli occhi del “grande vecchio” del Rock, sono spuntate, seppure con malcelata timidezza, due lacrimoni di vera gioia. La sera dopo immancabile la visita al Grotthard di Leo (purtroppo assente all’estero) ed Eveline – la mitica sorella di Leo e conduttrice del ritrovo - anche qui non si è certo sottratto ai presenti e ripresentando “Good Night Irene” accompagnato da Judith Emeline con la band di Johnny Duck Ducoli, presente quella sera. Sorpreso di vedere appeso al muro il disco d’oro dei Jethro Tull della prim’ora. Mick è ripartito il giorno appresso ma non senza lasciarci una solenne promessa (oltre che una delle sue chitarre autografate appositamente per Leo) che farà piacere a tutti. Ma questo ve lo racconterò un’altra volta.

Cross Music Promotion
Riki Braga




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