Articolo a cura di Marcus J. West
Gli anni bisestili sono destinati ad ospitare eventi memorabilia come il grande ritorno dei danesi D-A-D all’Underworld (l’ultima volta che hanno onorato questo palco di Camden è stato nel 1995). Alcuni dei loro fan di Londra sono stati fortunati abbastanza da goderseli anche allo Shepherd’s Bush Empire nel 2002; tuttavia, dieci anni di attesa sono fin troppi! Il pubblico diventa impaziente, i pianeti si scontrano ed i nostri danesi preferiti arrivano. Il tempo pare essersi fermato per questo desiderato ed amato quartetto; sono rimasti tali e quali come nel 1995 (con l’aggiunta del batterista Laust Sonne in sostituzione di Peter Lundholm Jensen) e la loro musica è chiaramente una fonte di giovinezza e ricca di energia.
Dopo un’entrata trionfante con “A New Age Moving In”, il frontman Jesper Binzer include in “Jihad” i testi memorabili di “No Fuel Left For The Pilgrim”, che è anche il titolo del loro terzo album (1989), il loro grande successo. Stig Pedersen, il bassista che usa due corde (anche se suona come se ne usasse più di quattordici) più famoso al mondo, fa brillantemente sfoggio dei molti oggetti caratteristici della sua più recente collezione di strumenti pazzi: uno futurista, uno enorme che assomiglia ad un violoncello ed uno ad un razzo; è tutto molto divertente e fantastico da un punto di vista visivo. Come faccia ad essere in grado di suonare, mentre si arrampica e salta sul drum kit con quegli strumenti, rimane un mistero; è guidato dalla propria straordinaria personalità. La promessa solenne di Binzer in “I Won’t Cut My Hair” è brillantemente eseguita con le familiari note dalle sfumature blues condivise con suo fratello Jacob e con le calde e roche; è tutto così avvincente. Il rock incontra la gioia con la magnifica successione di “Point Of View”, “Monster Philosophy” e “Reconstrucdead”. “I Want What She’s Got”, tratta dall’ultimo ed undicesimo album dei D-A-D, “DIC.NII.LAN.DAFT.ERD.ARK”, è semplicemente la canzone perfetta per mantenere vivo il fuoco e ce n’è più che in abbondanza, come nei loro video, dove il quartetto esplora la prospettiva femminile vestendosi come delle bellissime ragazze danesi (con gusti pesanti in fatto di vestiti e make up). Le parole sagge del frontman alimentano l’atmosfera con quel “you do not have to go to work, you do not have to go to school”, ed il messaggio è chiaro. Poco dopo, il pubblico salta in pura estasi sulle note di “Sleeping My Dad Away”.
La fine giunge tristemente con “It’s After Dark”, ma la buona notizia è che saranno parte della line-up di uno dei festival europei tra i più attesi, ovvero l’HellFest 2012, che avrà luogo a Clisson (Francia), dal 15 Giugno al 17 Giugno. Per informazioni circa i biglietti ed il viaggio per questo imperdibile e grande evento, visitate il sito www.hellfest.fr. A proposito, tale band, tali fan: i D-A-D sembrano avere i supporter tra i più carini in circolazione; adorano la musica ed i loro autori, e chiedono l’un l’altro solo una cosa: puro ed assoluto divertimento.
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