Dopo Lacuna Coil, Nightwish ed Epica, tocca agli olandesi Within Temptation cimentarsi con i "nuovi" concerti 2.0 in periodo di pandemia. Ecco quindi prendere forma "The Aftermath - A Show in a Virtual Reality", un concept molto particolare dove tecnologia e realtà virtuale si fondono con la musica per regalare uno spettacolo unico nel suo genere ai fan di tutto il mondo. Tra le band che scelgono di imbarcarsi in quest'avventura, abbiamo notato due differenti approcci. Il primo è quello di presentare un live "classico", con una produzione precisa, live stage curato e riprese ad hoc per cercare di ritrasmettere al pubblico quelle sensazioni così amate e desiderate; l'altro approccio è quello di osare uno step in più e di sfruttare la tecnologia e gli effetti visivi per creare una scenografia virtuale in cui la band si esibisce. I Within Temptation scelgono quest'ultima modalità e presentano in questo contesto uno show decisamente originale ed ambizioso. La band olandese ci catapulta fuori dalla realtà che conosciamo e ci fa attraversare 4 location differenti portando il pubblico e loro stessi ad essere testimoni del processo di distruzione del genere umano, enfatizzando quelle tematiche futuristiche ed apocalittiche già presenti nell'ultimo album "Resist".

È una figura virtuale robotica a introdurci al mondo che per un'ora sarà la location di questo show. Come detto un mondo post-apocalittico, dove è labile il confine tra sopravvivenza e fine. I palazzi che fino a pochi anni fa simboleggiavano il potere ed il benessere della nostra civiltà, ora sono solamente costruzioni fatiscenti tra cumuli di macerie. Da qui la band comincia il suo concerto in maniera decisa ma al tempo stesso delicata con "Forsaken". L'impatto scenografico è notevole, il cambio delle inquadrature sui vari protagonisti, i maxi schermi sparsi sopra i vari palazzi, e soprattutto il gioco di luci impressionante rendono credibili il contesto e l'ambientazione, seppur virtuale. E questo grazie ad ottime scelte grafiche sarà quasi una costante per l'intero live. Si procede con due brani ormai diventati classici del gruppo: l'epica "Our Solemn Hour" e la trascinante "Paradise (What About Us?)" con Tarja special guest che troneggia sulle rovine di un alto palazzo. Si cambia scenografia passando in un luogo sotterraneo dominato da una statua imponente e da un maxi schermo verticale per toccare il percorso più recente della band. Prima i nuovi singoli "The Purge", durante la quale predominano il rosso, i colori caldi e le fiammate, e subito a seguire "Entertain You", dove Sharon, indossando un vestito dallo stile barocco ed adornato di ali, si scatena sul chorus trascinante. Le luci virano su tonalità più fredde, donando un tocco più moderno ad un luogo che inizialmente sembrava quasi infernale. Esplosiva ed evocativa è "Raise Your Banner", uno dei singoli dell'ultima fatica, dove Sharon regala più di un brivido durante l'esecuzione, specie nell'incipit conclusivo quando intona il verso "Blood for Freedom". Altro cambio di location, sempre di ambientazione sotterranea, e di look per la band, ora tutta in abiti bianchi, per l'esecuzione di "And We Run", impreziosita dal feat di Xzibit, presente nelle immagini sul megaschermo dietro la band. È il turno poi dell'ultimo singolo "Shed My Skin", brano che funziona alla grande: deciso, melodico e perfettamente integrato in questo universo di luci e colori. Una versione che sembra enfatizzare tutte queste caratteristiche positive, compresa la presenza di Annisokay per il duetto con la voce di Sharon. Dolcissimo è invece il duetto a seguire, ovvero "Firelight", dove i ritmi calano e le voci di Sharon e di Jasper Steverlinck si alternano in un turbinio di emozioni. Un palco fluttuante tra le stelle dello spazio è l'ultima location del live, che viene inaugurata con "The Reckoning", dove la potenza dell'esecuzione si fonde perfettamente con la visione futuristica e sci-fi di tutto l'insieme. E con una location del genere impossibile non eseguire "Supernova", altra grande hit da "Resist". Conclusione fantastica con "Stairway to the Skies", semplicemente da brividi.

Una volta terminato lo streaming, sale la sensazione di aver vissuto qualcosa di estremamente particolare ed innovativo, immergendosi in un mondo virtuale guidati dalla musica e dai successi di una band ormai punto di riferimento per il tutto il panorama symphonic metal. Una scelta coraggiosa ma vincente, che permette di soddisfare l'aspetto visivo tanto quanto quello sonoro, per uno sviluppo artistico moderno e futuristico, che ha saputo decisamente conquistare grazie alla sua originalità ed al suo progetto così ambizioso. Il percorso con uno sguardo diretto verso il futuro che la band ha voluto intraprendere da "Resist" in poi poteva sicuramente essere un passo rischioso, ma la band, forte di una qualità compositiva da sempre rilevante, ha dimostrato coraggio non solo dal punto di vista puramente musicale, ma anche a livello di programmazione e di sviluppo di idee, come in questo caso. Sicuramente un'ora soltanto potrebbe essere considerato un tempo non sufficiente per godersi questo spettacolo e Sharon e compagni hanno puntato decisi su canzoni molto recenti, tralasciando purtroppo alcuni intramontabili classici della band. Ma può essere una scelta comprensibile vista anche la tematica e l'impronta che si è voluto dare a questo contesto, ovvero quello un mondo post-apocalittico moderno ed in bilico sulla sua sopravvivenza. Un'esperienza comunque decisamente stimolante ed interessante, che i Within Temptation ci hanno presentato con entusiasmo e grande qualità, curando ogni minimo dettaglio musicale, sonoro e visivo. In attesa di respirare l'atmosfera di un live reale, possiamo decisamente lasciarsi trasportare da atmosfere virtuali potenti e sognanti.

SETLIST

Forsaken

Our Solemn Hour

Paradise (What About Us?)

The Purge

Entertain You

Raise Your Banner

And We Run

Shed My Skin

Firelight

The Reckoning

Supernova

Stairway to the Skies