Raccontare l’esperienza vissuta al Sonisphere 2015 in quel di Assago non è certo un compito facile. Che la lingua d’asfalto antistante al Teatro della Luna potesse essere una location poco adatta ad un grande evento era facilmente prevedibile, ma un’affluenza record e un caldo torrido hanno reso quelle che potevano essere delle perplessità, spiacevoli situazioni per i 40.000 accorsi ad applaudire i Metallica e non solo.
Il nostro arrivo al’area dei concerti avviene intorno alle 17:00 in quanto il caldo asfissiante che ha avvolto il milanese è stato un deterrente abbastanza importante. Arriviamo comunque in tempo per assistere alla più che convincente performance dei Gojira. La band francese è ormai diventata una garanzia in sede live e la forza della propria proposta musicale ha investito in pieno un pubblico che, seppur alle prese con un caldo insopportabile, era già molto numeroso e positivamente rumoroso.
Qualche dubbio in più hanno lasciato gli svedesi Meshuggah: la loro classe è sicuramente indubbia, così come la tecnica che esalta ogni loro composizione, ma visto il pubblico presente (molto eterogeneo e che andava dal vecchio tharsher fino all’hipster modaiolo di ultima generazione) sono parsi quasi fuori luogo, con la maggior parte degli astanti impegnata a cercare un po’ d’ombra per rilassarsi o a dissetarsi. La scelta della scaletta (con soli sei brani per 45 minuti di musica) non ha decisamente semplificato il compito di creare feeling con il pubblico che è apparso piuttosto spiazzato. A dire il vero per chi conosce la band svedese la prestazione non può che aver dato piacevolissime sensazioni, ma purtroppo sono state sensazioni che si sono potuti godere in pochi.
Un capitolo molto particolare merita l’esibizione dei Faith No More in quanto, se l’esibizione dei Meshuggah ha scontato un pubblico non suo, quella della band capitanata da Mike Patton si è trasformata in una vera rissa verbale tra il pubblico che inneggiava costantemente ai Metallica e l’istrionico cantante che ha passato un’ora e mezza ad insultare (anche pesantemente) i presenti in italano. Una scena decisamente triste in quanto, se da una parte il pubblico non ha certo brillato per conoscenza della storia della musica e per apertura mentale, è in dubbio che un frontman di tale caratura non deve comunque permettersi di rovinare la propria performance (e quella dell’intera band) a scapito dei fan presenti principalmente per loro. Non possiamo certo lamentarci della resa sonora della band americana (a parte un Patton che ha avuto qualche difficoltà nella prima parte del concerto), ma di certo il continuo sproloquio nei confronti del pubblico non ha permesso di goderci il concerto come avremmo voluto.
Quando le note di Ennio Morricone risuonano per la Summer Arena la capacità massima di accoglienza dell’area del concerto era già abbondantemente superata, tanto da indurci ad assistere il concerto dalle retrovie in quanto la situazione sotto al palco era da girone dantesco. Fortunatamente ci hanno pensato i Metallica a far (quasi) dimenticare al pubblico le mille difficoltà della giornata. James Hetfield è in gran forma e si sente, i suoni sono potentissimi e puliti e la scaletta proposta ha accontentato un po’ tutti. Partendo dai cavalli di battaglia, passando per momenti più rilassanti rappresentati da “The Unforgiven II” e “Nothing Else Matters” non sono mancate le sorprese anche per i fan di vecchia data. Sentire “Disposable Heroes” e “Fight Fire With Fire” ha regalato emozioni ed adrenalina all'interno di oltre due ore di concerto di caratura superiore (a parte la solita prestazione sottotono di un Lars sempre più in difficoltà in sede live).
A fine serata le facce dei presenti erano decisamente sorridenti e felici, anche se segnate da una giornata molto dura e a tratti invivibile a causa di un’area non idonea a contenere tale quantità di persone, sia in termini di spazi che di servizi presenti (5 stand di beveraggio per 40.000 persone sotto il sole sono stati un vero problema) confermando come il Sonisphere sia sin dalla sua origine un festival dai grandi nomi, ma dalle location decisamente inadeguate.
Set List Metallica
The Ecstasy of Gold
Fuel
For Whom the Bell Tolls
Metal Militia
King Nothing
Disposable Heroes
The Unforgiven II
Cyanide
Lords of Summer
Sad But True
The Frayed Ends of Sanity
One
Master of Puppets
Fight Fire with Fire
Fade to Black
Seek & Destroy
Encore:
Creeping Death
Nothing Else Matters
Enter Sandman
Set List Faith No More
Motherfucker
Be Aggressive
Caffeine
Evidence
Epic
Sunny Side Up
Digging the Grave
Midlife Crisis
Spirit
The Gentle Art of Making Enemies
Easy
Separation Anxiety
Last Cup of Sorrow
Ashes to Ashes
Superhero
Encore:
Sol Invictus
We Care a Lot