Queen + Adam Lambert - Tour 2018
25/06/18 - Mediolanum Forum, Assago (MI), Assago


Articolo a cura di Cristina Cannata
Sono giorni impegnativi per noi amanti del rock: nelle ultime settimane dal nostro stivale è passato davvero di tutto, la crème de la crème. In questo mare di nomi altisonanti ieri al palazzetto del Mediolanum Forum di Assago il cartellone ne annunciava un altro, storico e leggendario: i Queen

Con il fedele Adam Lambert, ormai più che rodato, messo lì sul palco con le spalline imbottite di responsabilità e cucite con le aspettative, nell'arduo compito di "sostituire" il Re, Brian May e Roger Taylor tornano di nuovo sul palco di Milano pronti a sbattere in faccia alle migliaia di teste accorse brani che hanno fatto letteralmente e senza complimenti la storia del rock e della musica tutta. 

Inutile partire con la premessa "Eh ma Adam Lambert non è e non sostutirà mai Freddie Mercury". Sì, ne siamo ben consci e nè è consapevole anche lui che non ha la minima pretesa di elevarsi a cotanta singolarità. Si tratta di un altro spettacolo, una cosa diversa. Eppure questo non impedisce di assistere ad un concerto di quelli da segnare nel registro dei più belli e travolgenti mai visti.  D'altronde alla chitarra c'è Brian May e alla batteria Roger Taylor.

Davanti ad un palazzetto non particolarmente affollato, qualche minuto dopo l'orario di inizio previsto il caro Frank The Robot spacca a suon di pugni possenti la copertura di metallo proiettata nello schermo rivelando la gabbia dietro cui, tra il fumo e le luci, si ergeranno i musicisti. L'inizio è epico con "Tear It Up" che subito concilia le necessità di movimento corporeo del pubblico. Si realizza immediatamente che tipo di spettacolo ci si sta ritrovando ad assistere.  Brian May tocca la sua chitarra con la maestria storica che solo lui può avere, rimbalzando da destra e sinistra, sfilando dal corpo alla paletta del palco-chitarra, guardando il pubblico, cercandolo, avvicinandosi per raccogliere quante più urla possibili. 
 
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Un pubblico davvero per tutti i gusti: grandi impegnati in un reverente ascolto canterino, bimbi in fondo al pit intenti in gare di salti e, in mezzo, tutta quella fascia che canta, balla e ascolta. Dire che la scaletta scorre velocemente è dir poco. Da "Fat Bottomed Girls" parte il delirio, una sfilata di capolavori uno dopo l'altro, senza tregua, proprio come le supermegatop model ad una qualsiasi sfilata di qualche talentuoso e rinomato stilista: "Killer Queen", "Don't Stop Me Now", "Bicycle Race" (con tanto di Lambert su biciclettina), "Another One Bites The Dust", "I Want It All". 

Checchè se ne voglia dire, Adam Lambert si mostra immediatamente per quello che è: uno show man di tutto punto, un vero e proprio professionista, con il suo personalissimo stile fatto di scatti, matita nera e glitter; cerca il pubblico, lo travolge, scivolando fluidamente tra stacchi di coscia invidiabili, movenze particolari, una voce eccezionale e un'energia da far invidia a chiunque. Non cerca in nessun modo di imitare Mercury, anzi lo esalta "Chi è un grande fan di Freddie Mercury? Anche io lo sono!". Così come esalta May e Taylor, e lo fa nei movimenti del corpo, con le mani, con gli occhi, con i sorrisi, con il canto e con le parole: "Brian May e Roger Taylor, signori, stiamo parlando di leggende". 
 
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Dopo un'impeccabile interpretazione di "I Want It All", Brian May si munisce di sgabello e acustica, si siede in punta alla paletta del palco-chitarra e, dopo alcuni tentativi di italiano del tipo "Tutti bene?", accenna un "'O Sole Mio", stuzzicando le gole del pubblico. Tutto questo introduce uno dei momenti più alti della serata per quanto riguarda le emozioni: May inizia a suonare i primi accordi di "Love Of My Life" invitando il pubblico ad aiutarlo "Volete cantare con me?", fino a che sul mega schermo sul fondo spunta Freddie Mercury che si ricongiunge al compagno iniziando uno dei duetti virtuali più da pelle d'oca a cui si abbia mai assistito.

Dopo "Somebody To Love" e "Crazy Little Thing Called Love", in cui Taylor raggiunge anch'esso, con tanto di batteria, la paletta del palco, lo storico batterista si cimenta in una strepitosa drum battle contro Tyler Warren, secondo batterista. I colpi forti, secchi e decisi di Taylor rapiscono gli occhi e le orecchie, come da tradizione, stupiscono e affascinano. La voce del batterista si unisce a quella di Lambert in "Under Pressure", sapientemente supportata da May. 

La scenografia è mozzafiato: i giochi di luci incantano e arricchiscono magistralmente tutto lo scheletro e i muscoli dello show, raggiungendo l'apice in "Who Wants To Live Forever" e nel momento solista di May che, elevato dalla mano di Frank, tra stelle, comete e scenari spaziali, ci regala qualche minuto di estasi. 
 
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"The Show Must Go On", "Radio Gaga" e "Bohemian Rhapsody" chiudono lo show "per finta", prima che Freddie Mercury rispunti sullo schermo e chieda al pubblico di duettare con lui in un simpaticissimo ed emozionante "Day Oh". Freddie è celebrato in ogni momento dello show, senza dubbio. 

La conclusione è affidata alle immancabili "We Will Rock You" e "We Are The Champions", tra luci, scintillii del mantello esageratamente dorato di Lambert e coriandoli. 

"Queen? Ma quali Queen! Questi non sono i Queen!". Si certo, non sono i Queen. Eppure quel Brian May è lo stesso di Live Aid, così come Roger Taylor e Freddie Mercury si canta, come sempre, attraverso la gente. 
 
 
Setlist 
Tear It Up (Queen cover)
Seven Seas of Rhye (Queen cover)
Tie Your Mother Down (Queen cover)
Play the Game (Queen cover)
Fat Bottomed Girls (Queen cover)
Killer Queen (Queen cover)
Don't Stop Me Now(Queen cover)
Bicycle Race(Queen cover) 
I'm in Love With My Car (Queen cover)
Another One Bites the Dust (Queen cover)
Lucy (Adam Lambert cover)
I Want It All (Queen cover)
Love of My Life (Queen cover) 
Somebody to Love (Queen cover)
Crazy Little Thing Called Love (Queen cover)
Drum Battle
Under Pressure (Queen cover)
I Want to Break Free (Queen cover)
Who Wants to Live Forever (Queen cover)
Last Horizon (Brian May cover)
Guitar Solo
The Show Must Go On (Queen cover)
Radio Ga Ga (Queen cover)
Bohemian Rhapsody (Queen cover)

Encore
Day-Oh (Freddie Mercury) 
We Will Rock You (Queen cover)
We Are the Champions (Queen cover) 



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