Nick Mason's Saucerful Of Secrets - Roma Summer Fest 2019
16/07/19 - Auditorium Parco della Musica, Roma


Articolo a cura di Simone Zangarelli

Si ringrazia Cristina Cannata per la collaborazione

 

Di una cosa si può essere abbastanza certi in questa vita: i Pink Floyd hanno fatto la storia del rock. A questo si aggiunge un'altra affermazione: tutti i musicisti che hanno fatto la band sono stati e sono dei geni creativi e hanno tutti, senza esclusioni di colpi, contribuito al successo della band.
Onore e gloria quindi a Roger WatersDavid Gilmour Nick Mason che, anche se ognuno per i fatti propri, continuano a raccontare il verbo Pink Floyd, ciascuno in modo diverso. E lo scorso 16 luglio sul palco della cavea all'Auditorium per il Roma Summer Fest è stato proprio Nick Mason a parlarcene.

 

Distante dalle faide interne che negli ultimi due decenni hanno visto impegnati gli altri due membri, Mason ha deciso di intraprendere un "nuovo" percorso artistico volto a riprodurre l'irriproducibile: l'era psichedelica dei primi Pink Floyd, universo dei primi anni Settanta. Così nascono i Saucerful of Secrets. Creata nel 2018, la formazione è composta da Gary Kemp degli Spandau Ballet, lo storico collaboratore e bassista Guy Pratt, il chitarrista Lee Harris dei Blockheads e Dom Beken alle tastiere. Approdati a Milano lo scorso inverno, quest'estate la superband è di ritorno nel nostro paese con 6 appuntamenti in tutta la penisola. Il 16 luglio la Capitale ha accolto la leggenda all'auditorium Parco della Musica.

 

mason

 

In scaletta ci sono le punte di diamante del primo decennio di attività, l'era d'oro della psichedelia. Si tratta delle suite arricchite di sperimentazione e innovazione, come l'incendiaria "Interstellar Overdrive" che apre il set, o di brani storici come la successiva "Astronomy Domine", seguita da "Lucifer Sam", tutte estratte dal disco d'esordio dei Floyd e suonate con la potenza di un rilassato Nick Mason che semplicemente si limita ad accompagnare gli spettatori in un viaggio indietro nel tempo, dove Gilmour e Waters non hanno mai voluto più di tanto inoltrarsi. Il supergruppo che lo accompagna interpreta i brani con rispetto della formazione originaria, arricchendo le interpretazioni con sfumature che mettono subito in luce i diversi generi musicali di provenienza dei musicisti, donando ai brani tocchi di personalità. Si passa all'album "Obscured By Clouds" con la grazia di Lee Harris alla voce e alla chitarra acustica in "Fearless", semplice quanto imprevedibile nel finale, poi ancora la title track e "When You're In". Su quella batteria ancora Nick Mason, il volto concentrato e il piacere di suonare i pezzi della sua giovinezza, quando ancora non all'apice del successo ma già consapevole della direzione da intraprendere.
Non può mancare il tributo all'amico Syd Barret, la figura che racchiuse in sé la potenza della sperimentazione creativa. Mason ne è consapevole e l'omaggio a Barret è un sincero atto dovuto, con un pizzico di malinconia, della grandezza dei tempi andati e della inconsapevolezza dell'arte che si stava creando insieme.

 

Mason e i suoi ci fanno riascoltare le canzoni della band che muoveva passi inesorabili verso l'Olimpo del rock. Il set, studiato con curata minuzia, è un vero e proprio bagno psichedelico che travolge lo spettatore in preda alle emozioni generate unicamente dalla maestosità della musica, senza troppi giochi scenografici o altri ornamenti: a Mason bastano le sue bacchette, nulla di più.

 

I Pink Floyd non sono solo quelli di The WallThe Dark Side Of The Moon o Wish You Were Here e il batterista inglese ci tiene a ricordarlo. Ogni leggenda ha una storia alle sue spalle e Mason ci tiene a sottolinearlo. Quella dei Floyd è partita dalla periferia di Londra per poi conquistare il mondo e la storia. Ci sono state fasi di ricerca, dissidi, abbandoni ma in tutto questo il cuore pulsante della band, il ritmo propulsivo, non ha mai smesso di battere. Ed è per questo che Waters, Gilmour e Mason salgono ancora sui palchi di tutto il mondo. 




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