Ministri - Cronaca Nera E Musica Leggera Tour
30/08/21 - Circolo Magnolia, Segrate (MI)


Articolo a cura di Giulia Franceschini

I Ministri al Magnolia sono un ritorno a casa, per loro, che su quel palco ci sono cresciuti, e per noi che li abbiamo visti farlo, e che con loro abbiamo ballato, urlato, imparato a guardare il mondo intorno e a tentare di capirlo. 

 

Un approccio all’osservazione di ciò che ci circonda che è la spina dorsale del senso artistico dei Ministri, una sensibilità e una capacità di raccontare la società che in tempi pandemici ha portato alla pubblicazione dell’EP “Cronaca Nera e Musica Leggera”, ovvero una narrazione delle conseguenze che il nostro modo di vivere, la nostra società e il nostro pensiero hanno subito in questi anni in cui le contraddizioni del mondo sono diventate esasperate: la storia della crisi dei valori e delle verità secondo i Ministri.

 

Se in passato pubblicare un disco era necessariamente propedeutico a lunghi e folli tour, il dramma che abbiamo vissuto in questi due anni ci ha insegnato a non darlo affatto per scontato, rincarando il valore di tornare a vivere momenti simili, insieme, nello stesso momento a cantare e a godere dello stesso spettacolo. Siamo estremamente fortunati, questa volta, a ritrovarci al Circolo Magnolia di Segrate (MI), allestito nel rispetto delle norme anti-Covid che stanno ancora condizionando profondamente lo svolgimento degli eventi del vivo, che ospita i Ministri per un doppio show “per non lasciare fuori nessuno” dopo la lunga assenza della band dai palchi milanesi.  La platea di sedute è qualcosa di davvero antitetico a un concerto dei Ministri ma è una condizione inalterabile, e, sì, è stato davvero difficile non saltarci sopra. 

 

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“Veramente vivo in tempi bui…”

Si apre così il primo dei due show milanesi dei Ministri, con un verso che sembra essere stato scritto oggi, e non 12 anni fa come il brano dell’omonimo disco. La band, che accoglie sul palco Marco Ulcigrai alla chitarra, si scatena nelle divise bianche, corre sul palco e giù, tra le ormai celebri sedie: “ce la siamo tirata qualche anno fa”, dice Dragogna presentando “Noi Fuori” ("Noi fuori dalle liste, dai concorsi/[…] Dalle aste, dai contagi, dalla peste/ Dallo sfarzo e dalla miseria/Dalle feste con le droghe serie/Dai concerti con le sedie…"). 


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In questo live c’è tanto del passato, c’è “La Piazza”, dedicata con i pugni in aria agli eventi del G8 di Genova, i grandi classici come “Comunque”, “Spingere”, “Sabotaggi”. C’è il presente di “Cronaca Nera e Musica Leggera”, eseguito integralmente, anche “Bagnini”, l’”Auto-tormentone estivo… auto perché nessuna radio l’ha mai passato”, e la title track che ha messo davvero a dura prova la nostra capacità di “fare ciò che vogliamo, rispettando le regole” - senza eccelsi risultati a questo giro. C’è una meravigliosa “Il Bel Canto” acustica, un momento di commozione collettivo e “Una Palude” chiude con grande emozione un’ora di set (breve, ma intensissimo).

 

Il ritorno ha sempre un grande fascino, porta con sé emozioni contrastanti, dalla malinconia all'eccitazione, e noi siamo ritornati a casa, in uno dei templi della scena alternativa di Milano, con una delle band che ne ha determinato la forma. Non poteva andare meglio.




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