Ypsigrock Festival 2018
09/08/18 - Piazza Castello, Castelbuono, Palermo


Articolo a cura di Paolo Spera

Non succede tutti i giorni di ritrovarsi catapultati dentro le mura di un paesino della Sicilia occidentale, ai piedi di un castello del 1317, accerchiato da un giovane pubblico europeo, il tutto avvolto da un'atmosfera di convivialità di stampo hippie, per vivere quattro interi giorni di musica rock, arte e cultura. O meglio, chiunque farebbe sicuramente fatica a credere che ciò non sia soltanto un sogno...

 

Ma quel sogno è realtà dal 1997 e prende il nome di Ypsigrock Festival.

 

Giunto alla sua ventiduesima edizione, il festival ha animato dal 9 al 12 Agosto lo splendido borgo medievale di Castelbuono, in provincia di Palermo.

Ypsigrock, il cui nome deriva dalla crasi di "Ypsigro" (l'antico nome bizantino di Castelbuono) e "rock" si è fatto strada negli anni fino a posizionarsi tra i festival di riferimento della cultura indie, raggiungendo nel 2016, per la prima volta tra tutti i festival italiani, la nomea di Best Small Festival agli European Festival Awards.

Ogni anno, per quattro magiche notti d'estate, gli "Ypsini", il popolo che gravita nell'universo del festival, si mescolano alla comunità di Castelbuono per dare vita all'Ypsi & Love, un'intima atmosfera familiare, caratterizzata da un'attitudine genuina e dal divertimento condiviso, che rende l'esperienza ad Ypsigrock unica e inimitabile.

Tra vicoli e viuzze, antiche piazze e storiche chiese, Ypsigrock rende omaggio alle architetture della propria terra, trasformando letteralmente palazzi storici in palcoscenici, come il Chiostro settecentesco dell'ex Convento di San Francesco, che abbraccia l'Ypsi & Love Stage, uno dei palchi del Festival o l'intimo Mr. Y Stage, racchiuso presso il Centro Sud, all'interno dell'ex Chiesa del Crocifisso, una bellissima chiesa barocca sconsacrata, ubicata sul corso principale di Castelbuono. La vera magia avviene però una volta superato l'antico Arco Medievale, al di sopra del quale è situata la leggendaria insegna con il logo del festival, oltre il quale ci si ritrova catapultati all'interno dell'Ypsi Once Stage, il palco principale di Ypsigrock, il gioiello di Piazza Castello, racchiuso tra l'immensa scalinata e l'imponente maniero dei Ventimiglia, un'area ricca di storia e di ammaliante bellezza.

 

Quattro giorni di musica, tre palchi, più di 25 artisti, una sola regola: Ypsi Once. La regola aurea di Ypsigrock secondo cui un'artista può esibirsi con lo stesso moniker solo una volta nella vita sui palchi del festival, perché ad Ypsigrock non si replica mai.

 

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Day 1 - Giovedì, 9 Agosto

 

Castelbuono apre i battenti ai propri ospiti con una speciale giornata dedicata al pieno coinvolgimento degli "Ypsini". Già dalle 10 del mattino, attraverso l'associazione di promozione sociale Dischirotti prende vita il progetto "Ypsi & Draw", un laboratorio didattico per bambini dai 7 ai 10 anni. Il tutto in attesa del momento clou della giornata, ovvero l'apertura ufficiale di Ypsigrock Festival 2018: un'incredibile "Welcome Party" ad entrata gratuita situato all'interno dI Ypsigcamping (l'area camping del festival) con uno speciale dj-set fino alle prime luci dell'alba a cura di Shirt vs T-shirt, Makai e LNDFK.

 

Day 2 - Venerdì, 10 Agosto

 

Si entra nel vivo del festival il giorno seguente dalle ore 17:30, prima sul palco dell'Ypsi & Love Stage con i Random Recipe e le super Girls Names, per poi spostarci sul Mr. Y Stage per l'intimo ed emozionante set dei Blue Hawaii che, seppur costretti a mettere da parte le percussioni a cause di alcune ristrettezze imposte dal luogo (l'ex Chiesa del Crocifisso). Il duo elettronico composto dai canadesi Raphaelle Standell-Preston ed Agor ha letteralmente incantato il ristretto pubblico con i loro successi "Try To Be", "In Two", "Blue Growns" e "Sierra Lift". Al calar del sole una folta folla accoglie sul palco centrale di Piazza Castello i primi headliner del festival: si inizia con i francesi Her. Attivi dal 2015, il duo new-wave di Rennes ha coinvolto il pubblico con il proprio spirito dance sulla scia di singoli come "Union" e "Blossom Roses", il tutto unito dal carisma del leader, Victor Solf e dalla sua voce brillante ed energica, per poi chiudere con la più famosa "Five Minutes". L'energico pubblico di Castelbuono accoglie quindi sul palco il quartetto transoceanico dei Confidence Man per una festa dalle note glam e dalle basse frequenze esagerate. La setlist carica sempre di più il pubblico con "Try Your Luck", "Don't You Know I'm In a Band", "Boyfriend", "C.O.O.L Party", "Out the Window" e "Catch My Breath" per uno show dai ritmi balearici, con tanto di esplosione acid-house centrale nel quale l'arte dello spogliarello è di casa, tra le ammiccanti sagome di Janet Planet e Sugar Bones ed i suoni spinti e acidi di Clarence McGuffie e Reggie Goodchild che chiudono lo show. Adesso un'atmosfera pacifica e serena, in netta opposizione e contrarietà alla precedente, pervade il palco sui soavi passi della candida e pura Aurora Aksnes, in arte Aurora. Il pop sognante, emotivo e raffinato e le atmosfere brillanti dei suoi brani fanno da sfondo ad una voce in grado di ammaliare l'intero pubblico. I suoi timidi ed imbarazzati "Grazie" e "Buonanotte, Sicilia" spengono le luci per anticipare i veri protagonisti della serata: i The Horrors. I tetri movimenti della voce, Faris Badwan "Rotter" si abbinano agli scuri indumenti del resto della band che viene accolto da un'ovazione del pubblico ancor prima di scandire le prime note di "Hologram". Il macabro e teatrale show continua con "Machine", "Who Can Say", "Mirror's Image", "In and Out of Sight" e "Sea Within A Sea" consacrando sul palco il lsuccesso del loro ultimo album, "V" uscito nel 2017. L'encore con "Ghost" e "Something to Remember Me By" augura al pubblico la buonanotte e i The Horrors abbandonano il palco nel silenzio dal quale sono arrivati.

 

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Day 3 - Sabato, 11 Agosto

 

Molti, gli ospiti della terza giornata ad Ypsigrock! Il pomeriggio all'Ypsi & Love Stage è ormai un punto di ritrovo per i giovani cittadini del festival, che vengono incantati dall'emiliana Sara Ammendolia, conosciuta come Her Skin e dalla cantautrice britannica, Ama Lou. Uno show prettamente femminile che anticipa il debutto di Alfio Antico al festival con la sua speciale live performance al Castello dei Ventimiglia. Tra infiniti bicchieri di birra e spettacolari giochi di luce, la folla si avvia verso il palco principale. La line-up promette bene: Algiers, Radio Dept., Youngr, Vessels.

 

E' proprio il post-punk sperimentale degli Algiers ad avviare lo strabiliante show del sabato sera. I ritmi electro-blues di "Cry Of The Martyrs" presentano l'incredibile voce gospel di Franklin James Fisher, un mirabolante tutto fare dalle tonalità espressive e cariche. Ogni brano è un viaggio sulle vocalità di Jimi Hendrix ed ogni suono è un richiamo ai ritmi tribali e new-wave di band del calibro di Interpol ed Editors. "Cleveland", "Black Eunuch","Animals", "Blood" incantano un pubblico in pieno ardore da festival. E' tempo di lasciare posto agli svedesi Radio Dept. ed ai loro suoni brillanti a metà tra il dream pop e lo Shoegaze. La loro musica simpatizza con il pubblico ed ogni brano è un vero e proprio successo. L'atmosfera che circonda l'antico castello di Castelbuono è sognante, quasi onirica. Ed è esattamente il connubio che serve al prossimo artista per presentare il proprio one-man-show esplosivo. Non servono presentazioni per accogliere sul palco principale di Ypsigrock 2018 uno dei più energici performer live, Youngr.  Un artista carismatico in grado di coinvolgere da solo, più di 1.500 spettatori, suonando ogni singolo strumento presente nei suoni brani. Un live-set di quasi due ore che celebra i suoi più grandi successi e che non smette di far ballare il pubblico. E' chiaro a questo punto che nulla può fermare il successo del festival, soprattutto se i prossimi artisti mixano tech house e post-rock, sono inglesi, sono disposti come i Kraftwerk (ma senza tutto quel rosso addosso) e si fanno chiamare Vessels. Il borgo di Castelbuono si trasforma in una discoteca all'aperto, con giochi di luce psichedelici, suoni tecno, ritmi afrofuturisti e sintetizzatori all'ennesima potenza. E' un continuo crescendo di intensità sonore. L'emozionante terza giornata ad Ypsigrock sarà difficile da dimenticare per ognuno dei presenti.

 

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Day 4 - Domenica, 12 Agosto

 

Se le prime giornate del festival siciliano sono state dedicate a suoni pop ed electro, l'ultima tappa non poteva non chiudere l'evento innalzando il livello ed inserendo in scaletta artisti del calibro degli Shame, giovane band alle prese con il loro album di debutto, "Songs of Praise" pubblicato lo scorso 12 Gennaio. La loro energia, i loro brani scalfiti da suoni indie britannici hanno intrattenuto il pubblico per la serata conclusiva del festival. A spaccare a metà (letteralmente) la scaletta dell'evento sono i violentissimi ...And You Will Know Us by the Trail of Dead, gruppo noise rock, conosciuto soprattutto per le loro intensissime performance live che terminano sempre con la distruzione totale dell'intera strumentazione, nonostante a pagarne il caro prezzo, questa volta, sia stata soltanto la "Gretsch G5235T" lanciata dal batterista contro un Marshall dopo uno degli energici brani cantati in alternanza col cantante, Conrad Keely. La loro setlist celebra alcuni tra i loro brani più travolgenti, come la stupenda "Caterwaul", "How Near, How Far" e "Will You Smile Again For Me". E' la prima volta che il pubblico chiede espressamente in coro ad una band "A one last song!", ma la band deve necessariamente lasciare posto ai veri headliner di questo incredibile festival. Ladies and gentlemen, direttamente da Glasgow, i capostipiti del Noise pop: The Jesus and Mary Chain. Esattamente allo scoccare della mezzanotte i 2.500 spettatori, picco massimo delle presenze registrate durante le quattro giornate del festival, accolgono sul palco la storica band con un meritato boato di benvenuto. Jim Reid ed il fratello William sorridono e lo show ha inizio. Freschi dell'album nato dalla reunion, "Damage and Joy" la band apre il proprio show sulle note della massiva "Amputation". Non c'è tempo per i saluti, il gruppo ha una tremenda voglia di scaldare i fan siciliani con i loro pezzi. "April Skies", "Head On", "Blues From a Gun" sono i primi brani di uno show energico dal sapore vintage. Il contrasto tra i poghi di un brano spinto" come "Reverence" e l'apparente stato di trance del pubblico con "Darklands" alimentano in modo perpetuo il resto della scaletta. I The Jesus and Mary Chain non si aspettavano un plauso simile da tutta quella folla accorsa sotto il palco per loro. Ogni brano è un mero successo e l'ovazione vera e propria arriva durante l'encore, con "Just Like Honey" che manda completamente il pubblico in un fermento spropositato. Il sottopalco, durante gli ultimi brani in scaletta, è un campo da guerra che raggiunge il picco durante l'ultimo brano del magistrale show, "I Hate Rock 'n' Roll". La folla strappa alla band un ultimo grosso e meritato sorriso. Le luci sul palco si spengono per l'ultima volta ed il castello torna ad essere illuminato dalle proiezioni presenti in sala regia che mostrano il logo di "Molinari", main sponsor di Ypsigrock 2018.

 

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Per quattro giorni, quel piccolo borgo medievale in provincia di Palermo ha ospitato il più grande festival indie-rock della Sicilia, presentando per la prima volta sull'isola tante giovani band che, altrimenti, non avrebbero mai varcato la soglia oltre lo stretto. E' incredibile pensare quanto tempo ed impegno i ragazzi di Ypsigrock abbiano dedicato a questo evento colmo di grandi nomi. Ciò che ogni partecipante porterà con sé nel proprio cuore saranno le lunghe e folli feste svolte all'Ypsicamping, le scoperte musicali che questo festival ha regalato e le inestimabili ed irripetibili emozioni che solo chi si trova in una valle in cui il tempo pare essersi fermato, circondato dalle bellezze di una Sicilia antica e dai fieri sorrisi dei castelbuonesi, ospiti della loro stessa terra, può comprendere. Un squarcio di paradiso, per chi il proprio paradiso lo descrive al fianco di un palco, sotto un cielo stellato. Non è magia, ma quasi: è Ypsigrock Festival 2018.

 

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