I Ministri 10 Anni Bellissimi Tour
02/12/16 - Magazzini Generali, Milano


Articolo a cura di SpazioRock

Articolo a cura di Luca Barenghi

 

10 anni. Tanto tempo è passato da quando un trio di giovani ragazzi milanesi pubblicò, dopo circa tre anni di massiccia attività live su vari palchi e concorsi in giro per l'Italia, sotto l'etichetta indipendente Otorecords (in collaborazione con la Maninalto! Records dei Vallanzaska), un album destinato a produrre una vera e propria scossa tellurica all'interno del panorama indie italiano, dopo anni di quiescenza. Dopo "I Soldi Sono Finiti", la carriera dei Ministri, gruppo-alfiere dell'alternative rock nostrano, composto da Davide "Divi" Autelitano (basso e voce), Federico Dragogna (chitarra) e Michele Esposito (batteria) non ha fatto altro che prendere sempre più quota: centinaia di concerti, di cui una buonissima parte sold-out, e altri quattro album pubblicati tra cui l'ultimo, "Cultura Generale", supervisionato da nientepopodimeno che Gordon Raphael, produttore degli Strokes. Con queste premesse, l'ormai non più giovanissimo trio ha deciso, dopo più di un anno di tour passato in giro per tutt'Italia (con una capatina oltralpe allo Sziget Festival di Budapest), di concludere il 2016 con una dozzina di date sui palchi dei locali più famosi dello Stivale, per festeggiare i 10 anni dell'uscita del suo album d'esordio, interamente suonato per l'occasione e impreziosito da qualche chicca ripescata dagli scaffali più vecchi del catalogo della band. E, immancabilmente, una delle tappe toccate dal minitour 10 Anni Bellissimi è stata la natia Milano, con due concerti sold-out negli storici Magazzini Generali. Durante le due serate ad aprire il gruppo, accompagnato come per tutto il Cultura Generale Tour da Marco Ulcigrai de Il Triangolo alla chitarra (subentrato al fedele session-man e amico Effe Punto, al secolo Filippo Cecconi) sono stati, rispettivamente, La Colpa e Giorginess (1 Dicembre) e Il Fieno e Joe Victor (2 Dicembre).

 

Tutt'altro che Poveri Stronzi!

 

Ad aprire le danze dell'ultima, magica, serata del 2 dicembre dei Magazzini Generali ci pensa IL FIENO, band formatasi "un po' per noia, un po' per necessità o entrambe le cose" nel 2011 nella provincia industriale tra Milano e Varese, composta da Gabriele Bosetti (voce), Alessandro Viganò (basso), Gianluca Villa (chitarra) e Paolo Soffientini (batteria). Nonostante una presenza scenica non proprio esplosiva, il gruppo, da ormai un anno in tour per l'Italia per promuovere "I Vivi", il loro primo LP, con le sue sonorità in bilico tra musica d'autore e le ansie dell'indie rock, tipiche di band come Smiths e Pixies, strappa un gran numero di applausi meritati da parte del pubblico che rende omaggio a brani di ottima qualità come "Poveri Stronzi", "Hiroshima" e "Oslo".

 

Soon Came Joe Victor!

 

L'aria comincia a farsi sempre più torrida quando, dopo neanche un quarto d'ora dalla fine del set de IL FIENO, salgono sul palco i Joe Victor, band nata a Roma tra le fila di uno dei più famosi club della Capitale: Le Mura. Composta dal cantante/frontman/chitarrista Gabriele Menacci Amalfitano, dal tastierista Valerio "Gimmie Lovin" Almeida Roscioni, dal bassista Michele Amoruso e dal batterista Guglielmo Senatore (subentrato lo scorso ottobre a Mattia Bocchi, uno dei membri fondatori del gruppo) la band è ormai, secondo varie riviste di settore, uno dei più fulgidi rappresentanti della scena rock indipendente nostrana. Grazie al suo eclettico mix di Soul, R&B e Rock ‘N' Roll, il quartetto capitolino riesce, durante tutta la sua performance di circa tre quarti d'ora, a tenere fede alle sue altissime credenziali e ad intrattenere in modo impeccabile il pubblico, che man mano si sta sempre di più ingrossando all'avvicinarsi dell'ora X, facendogli per qualche minuto dimenticare il main act. Grazie ad un affiatamento tra i vari componenti più unico che raro, ad un frontman che con le sue movenze sembra uscito da un rapporto incestuoso tra Bruce Springsteen e James Brown e ad un tastierista che con la sua capigliatura e movimenti da provetto ballerino disco ricorda un Branduardi turnista per i Cool & The Gang, i Joe Victor sono uno spettacolo a cui vale assolutamente la pena assistere.

 

Le mie notti sono migliori dei vostri giorni...

 

L'atmosfera all'interno dei Magazzini comincia ad essere veramente rovente (le sigarette del fonico e del suo socio in consolle sembra che si debbano accendere da sole) quando Michelino, seguito a ruota prima da Marco, Federico e, infine, da Davide, sale sul palco accompagnato dalla famosa melodia di fisarmonica che fa da intermezzo tra i vari brani presenti nella tracklist de "I Soldi Sono Finiti". Quasi sovrastato dal fragoroso scroscio di applausi e urla da parte del pubblico il quartetto parte in quarta con "La Mia Giornata Che Tace", introdotto dall'inconfondibile dialogo chitarra-batteria. Al brano di apertura segue "I Nostri Uomini Ti Vedono" che si conclude con il saluto della band alla marea di teste e braccia protese verso il palco: "Buonasera Milano, Buonasera Magazzini... I Ministri compiono 10 anni dal loro primo disco! Pur essendo invecchiatio quello che abbiamo fatto, siamo vecchi solo per modo di dire... Di certo non lo sono i nostri spiriti e sicuramente neanche i vostri!".

 

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Dopo le sentita ovazione da parte del pubblico il gruppo deflagra dagli amplificatori la titletrack del suo primo lavoro, "I Soldi Sono Finiti": un'onda d'urto di corpi sudati si schianta compatto contro le balaustre che separano la platea dallo stage, dove i quattro, trascinati dalla carica elettrica presente nel locale, ci danno dentro come matti. Dopo una parentesi dedicata all'impegno sociale con "I Muri Di Cinta", la macchina da corsa targata Ministri riprende la sua folle corsa, prima con "La Sacra Quiete Della Sera", brano dedicato "a tutti quelli che, in questi 10 anni, hanno fatto molto tardi dopo i concerti", poi con "Il Mio Compagno Di Stanza", una delle chicche regalate dalla band durante la serata, originariamente presente tra le canzoni del loro primo album, ma scartata all'ultimo minuto. Giusto il tempo di distendere i muscoli, bere qualcosa e riprendere un po' il fiato con la nostalgica "Le Mie Notti Sono Migliori Dei Vostri Giorni" che subito si riprende il solito ritmo con una scatenata versione di "Lo Sporco Della Grecia" a cui segue la struggente "Il Sangue Dal Naso".

 

A concludere il primo set ci pensano tre tracce amatissime dai fan della band, due delle quali andate disperse nei concerti degli ultimi anni: a "Piano Per Una Fuga" seguono, infatti, prima "Il Camino De Santiago", dedicata al grande amico e compagno di scorribande Effe Punto e "Alle cose metafisiche che stanno sopra di noi e a chi sta dietro di noi: Michelino!" poi "Non Mi Conviene Puntare In Alto", brano di apertura de "I Soldi Sono Finiti", che scatena una vera e propria orgia di salti, spintoni, urla e sudore. E' arrivato il momento dei bis, che si aprono con una versione acustica de "La Piazza", traccia che dà il titolo ad un EP della band del lontano 2008 e introdotta da un breve discorso di Dragogna rivolto alla giornata mondiale della lotta all'AIDS, svoltasi il giorno prima, in cui, con un riferimento al cartone animato degli anni '80, Siamo Fatti Così, sostiene che "Più che dei punk i virus io li vedo come degli assicuratori stronzi che ad un certo punto ti fottono... Altro che punk!". A "La Piazza" segue un medley composto da due cover amatissime dal gruppo: "Ma Chi Ha Detto Che Non C'è" di Gianfranco Manfredi ispirato "Alla Milano che combatteva, durante la Guerra, col cuore, coi sentimenti, con l'anarchia che oggi non c'è più e che un po' ci manca, un po' no... Bisogna avere solamente il coraggio di ritirarla fuori ogni tanto!" e "Pablo", brano presente nell'album-capolavoro del 1975, firmato Francesco De Gregori, "Rimmel". Dopo questa toccante parentesi cantautorale la serata si conclude con l'ennesima e ultima scarica di adrenalina musicale. A "E' Meglio Se Non Lo Sai", pezzo presente nello stesso EP de "La Piazza", segue il dinamico duo che da anni chiude i concerti targati Ministri: "Diritto Al Tetto", unico brano, tratto dall'album del 2009 "Tempi Bui", non presente tra le tracce de "I Soldi Sono Finiti", chiuso dal gruppo con un terremotante snippet preso in prestito da "Take A Look Around" dei Limp Bizkit e "Abituarsi Alla Fine". Come al solito, sul finire del brano, dopo la presentazione dei suoi compagni di mille avventure, Divi, dopo aver eseguito una frog splash degna dell'Eddie Guerrero dei tempi d'oro, si gode il meritato bagno di folla con il suo consueto stage diving, che gli fa circumnavigare il perimetro dei Magazzini Generali. Quando risale sul palco dopo essere stato tratto in salvo dagli uomini della security dalla marea informe di braccia e teste presente nel locale, la sua maglietta è a brandelli, come se avesse fatto uno scontro 1 contro 1 con una tigre del Bengala. Giusto pochi secondi per far rimbracciare al torso nudo frontman il suo Fender Precision Bass e il gruppo si lancia in un ultima folle galoppata elettrica.

 

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Si alzano le luci, gli amplificatori fischiano e urlano, il pubblico applaude: è finita. In questa surreale atmosfera risuonano nel locale le note di "The Way You Look Tonight" di Frank Sinatra. Il pubblico si dilegua. Nei cuori e nelle teste di chi sta uscendo dal locale la solita sensazione dolce-amara di avere sì passato una serata a saltare e a ballare in compagnia di un puro, sincero e viscerale concentrato di rock, ma anche la consapevolezza che, questa ora e tre quarti Absolutely Free (come cantava il buon Frank Zappa) sono implacabilmente terminati. Amarezza acuita dal fatto che, queste tappe saranno le ultime prima di una lunga e meritata pausa da parte del gruppo che, come al solito, si fionderà in studio ancora una volta per sfornare altre perle che andranno ad arricchire, si spera, altri 10 bellissimi anni di, fino a qui, onoratissima carriera.

 

Setlist IL FIENO

 

Poveri Stronzi
Malestrom
Hiroshima
Oslo
Galassie
T'immagini Berlino
Del Conseguimento della Maggiore Età

 

Setlist Joe Victor

 

Bamboozled Heart
Schoolbus
Eleonor Rose
Goombay Drums
Soon Came the Mother
Cold
Tomi
Love Me
Night Music
Run Run Rudolf

 

Setlist Ministri

 

La Mia Giornata Che Tace
I Nostri Uomini Ti Vedono
I Soldi Sono Finiti
I Muri Di Cinta
La Sacra Quiete Della Sera
Il Mio Compagno Di Stanza
Le Mie Notti Sono Migliori Dei Vostri Giorni
Lo Sporco Della Grecia
Il Sangue Dal Naso
Piano Per Una Fuga
Il Camino De Santiago
Non Mi Conviene Puntare In Alto

Encore

La Piazza (Acustico)
Ma Chi Ha Detto Che Non C'è/Pablo
Meglio Se Non Lo Sai
Diritto Al Tetto
Abituarsi Alla Fine


 




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