Guns N' Roses - Not In This Life Time Tour
27/05/17 - Slane Castle, Dublino


Articolo a cura di Isadora Troiano
Prendete 80 mila persone e mettetele in una piccola valle irlandese ai piedi di un castello immerso nel verde. Ora, davanti a questa folla oceanica, aggiungete un grande palco e fateci salire sopra, per la prima volta insieme in Europa dopo 25 anni, tre signori che rispondono al nome di Axl Rose, Slash e Duff McKagan ed avrete un evento di proporzioni epiche.
 
Questo è, in poche parole, ciò che è avvenuto sabato scorso presso lo Slane Castle, a un’ora da Dublino, dove un’orda di fan dei Guns N’ Roses si è riversata, in trepidante attesa, ai piedi della collina del castello per assistere alla prima data europea del Not In This Life Time Tour.
 
Il meteo irlandese non è stato clemente e la pioggia bagna l’area per tutta la mattinata e gran parte del pomeriggio, creando qualche fangoso disagio nel camminare verso il palco, ma poco importa: l’aria è elettrica e il pubblico, scaldato dagli opener Otherkin, Mark Lanegan e Royal Blood, è prontissimo. Non alle 19:30 come previsto, ma intorno alle 20 la sigla di apertura dei Looney Toones lancia il segnale e quando nell’arena stracolma partono le prime note di "It’s So Easy" è una vera e propria esplosione: i Guns N’ Roses sono tornati. 
 
L’alchimia sembra ristabilita tra Axl, Slash e Duff, supportati dal resto della band, e già per il secondo pezzo, "Mr Brownstone", li si vede scorrazzare sul palco e scambiarsi cenni di assenso e sorrisi, uno spettacolo che ormai si era persa la speranza di rivedere. Dopo una breve tregua, con "Chinese Democracy", arriva un altro momento topico: parte prima la chitarra di Slash, poi Axl urla agli 80 mila di Slane “You know where you are?” e le prime note di "Welcome To The Jungle" fanno letteralmente impazzire la folla. Le canzoni si susseguono a ritmo serrato e, a parte qualche veloce cambio d’abito, i Guns danno al proprio pubblico giusto il tempo necessario per riprendere fiato, prima di tirare fuori altre canzoni amatissime come la struggente "Estranged" o l’esplosiva "You Could Be Mine". 
 
È a questo punto che Axl annuncia un momento un po’ speciale, ovvero una cover di "Black Hole Sun" dei Soundgarden, eseguita in memoria del cantante Chris Cornell, tragicamente scomparso pochi giorni fa. C’è visibile commozione sia tra la band che tra il pubblico e alla fine del brano, mentre Axl dice: “This one was for you, Chris”, l’applauso dell’arena è assordante.
 
Lo show però deve continuare e il morale viene risollevato con "Coma" e con la presentazione della band da parte di Axl che, arrivato a Slash lo definisce “vostro amico…e mio” per la gioia del pubblico. Rose, c’è poco da fare, è un frontman capace di tenere una folla vastissima sul palmo della mano ingioiellata, e sembra aver recuperato, per quanto non alla perfezione, la propria capacità vocale: dopo oltre un’ora e mezza di concerto la stanchezza si fa sentire, ma nonostante tutto il cantante sembra mettere tutto se stesso in ogni singola canzone. Stessa cosa per Slash e Duff che si rincorrono sui vari lati del palco, lanciano plettri ai fortunati delle prime file ma soprattutto suonano con grande trasporto e passione. 
 
Il concerto prosegue ed è la volta di Slash di concedersi qualche momento da solo per la sua celebre cover del tema del film "Il Padrino" che sfocia, come da tradizione, in "Sweet Child O’ Mine", forse una delle canzoni più amate e cantate dal pubblico di Slane. Canzone dopo canzone, è un susseguirsi di momenti estremamente intensi per i fan della band, come l’adrenalinica "Outta Get Me" o la leggendaria "November Rain", con tanto di pianoforte a coda che emerge da sotto il palco. Lo show si avvia verso le battute finali con "Nightrain", che chiude il set prima dell’encore. Per il ritorno della band sul palco c’è "Patience", suonata in acustico, e subito dopo "There Was A Time" ma l’ultimo, lunghissimo brivido è ovviamente lasciato all’epica "Paradise City". L’adrenalina scorre a fiumi, band e pubblico sono praticamente una cosa sola e mentre i cannoni sparano coriandoli con i colori della bandiera dell’Irlanda, gli 80 mila di Slane Castle saltano e cantano a squarciagola di quella città paradisiaca con prati verdi e belle ragazze.
 
Insomma, quella del Not In This Lifetime Tour può essere a buon diritto definita una partenza col botto e i Guns N’ Roses sembrano più che pronti a conquistare l’Europa, una tappa dopo l’altra. Non ci resta che aspettarli a Imola per quello che sarà sicuramente l’evento live del 2017. 
 
 
Setlist

It's So Easy
Mr. Brownstone
Chinese Democracy
Welcome to the Jungle
Double Talkin' Jive
Better
Estranged
Live and Let Die
Rocket Queen
You Could Be Mine
New Rose (cover The Damned)
This I Love
Civil War
Black Hole Sun (cover Soundgarden)
Coma
Speak Softly Love (Il Padrino)
Sweet Child O' Mine
Out Ta Get Me
Wish You Were Here (cover Pink Flyod)
November Rain
Knockin' on Heaven's Door
Nightrain

Encore:

Patience
There Was a Time
The Seeker (cover The Who)
Paradise City




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