Duff McKagan - Tour 2019
08/09/19 - Santeria, Milano


Articolo a cura di Isadora Troiano
Metti una piovosa sera settembrina in quel di Milano, un locale, Santeria, di quelli che fanno ben sperare per il futuro dei live medio-piccoli, e un certo signore "from Seattle, Washington", che risponde al nome di Duff McKagan. Fa strano vederlo in un palco così "ridotto" rispetto a quelli enormi a cui è abituato con i suoi leggendari Guns N'Roses, eppure Mr McKagan appare subito allegro, rilassato ed eccitato come un ragazzino, in una veste davvero inedita per un musicista del suo calibro. Per promuovere il suo disco solista "Tenderness", il bassista dei Guns ha preparato per i fan uno show di grande qualità, anche grazie alla presenza di Shooter Jennings, che non solo aprirà il concerto ma si presterà, insieme alla sua band, al live di McKagan. Insomma ci sono tutti gli ingredienti per una serata all'insegna del grande rock'n'roll duro e puro, senza fronzoli di sorta.
 
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Ad aprire la serata, c'è il succitato Shooter Jennings, musicista country, figlio di uno dei più grandi musicisti counrty americani, Waylon Jennings, produttore del disco di Duff e suo grande amico: il suo è un outlaw rock diretto e coinvolgente, ricco di sfumature e declinazioni anche grazie all'apporto fondamentale della sua band; il già folto pubblico di Santeria è subito conquistato dalla sua performance e l'attesa per il live di Duff McKagan si fa decisamente più piacevole. Ed eccolo il biondo bassista, dai palchi più grandi e blasonati del mondo al club da 500 presenze, con chitarra e microfono solo per lui, sorridente e pronto per soddisfare il suo pubblico. La promozione di "Tenderness" è uno dei punti focali dello show, infatti quasi tutti i brani dell'album vengono proposti in scaletta, partendo dall'energico singolo "Chip Away" fino alla più introspettiva "Don't Look Behind You", il tutto sempre sostenuto dal buon Jennings e dalla sua band, compresa l'affascinante corista e violinista Aubrey Richmond. 
 
Ma si sa, l'attesa più grande è per i brani dei Guns N'Roses, attesa che dura pochissimo perchè Duff apre il concerto col botto e con "You Ain't The First" e non mancano altri momenti targati GNR, quelli che Duff definisce "my little band from Los Angeles", con l'accoppiata "So Fine/Dust&Bones", la prima, dice, improvvisata durante il soundcheck e poi proposta in scaletta, un pezzo di "Patience" preceduta dal classico medley con "You can't put your arms around a memory" ma soprattutto una splendida "Dead Horse", cantata da band e pubblico come se fossimo una cosa sola.
  
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Duff è sorprendentemente un ottimo frontman, scherza con band e pubblico, ironizza sul suo successo, lancia anche messaggi di consapevolezza sociale, in particolar modo col brano "It's Not Too Late" che tocca temi caldi dell'attualità statunitense come il controllo delle armi. Non mancano anche momenti di grandissima emozione: prima di eseguire una cover dell'altra sua band, i Loaded, "Wasted Heart", Duff parla del grande dolore che tuttora prova nel pensare ai lutti che ultimamente hanno colpito il mondo della musica, in primis del suo compagno di band Scott Weiland, ma anche degli amici illustri Chris Cornell e Chester Bennington; il biondo bassista è visibilmente commosso, il gesto di asciugarsi le lacrime non è una finta e, c'è da ammetterlo, fa brillare gli occhi a più di un avventore di Santeria. E di sicuro questo clima denso di commozione viene ulteriormente amplificato dall'esecuzione di "River Of Deceit", una vera chicca per i fan del grunge e degli indimendicati Mad Season. Il live di McKagan procede su binari sicuri, nonostante la forma vocale non perfetta ma, come lui stesso ammette, è l'ultima data del tour e la fatica si fa sentire, il clima è intimo ma comunque carico di energia, con un'ottima risposta di pubblico, il che fa capire che non si è lì solo perché c'è "il bassista dei Guns N'Roses". Duff McKagan si dimostra un artista poliedrico, capace di tenere palco e pubblico con maestria e naturalezza e regala al pubblico milanese una piccola perla di serata. Da conservare gelosamente nella memoria.
 
 
Setlist
You Ain't the First (Guns N' Roses song)
Breaking Rocks
Tenderness
Chip Away
Feel
Wasted Heart (Duff McKagan's Loaded song) ("Tenderness " Album Version)
River of Deceit (Mad Season cover)
So Fine (Guns N' Roses song) (tour debut; first time since March 7, 2015)
Dust N' Bones (Guns N' Roses song)
Alè Michele Alé (ft. the crowd)
Last September
It's Not Too Late
Falling Down
Milano We Love You
Cold Outside
You Can't Put Your Arms Around a Memory (Johnny Thunders cover)
Patience (Guns N' Roses song)
Parkland
Clampdown (The Clash cover)
Dead Horse (Guns N' Roses song)
Don't Look Behind You
Deepest Shade (Mark Lanegan cover) 



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