Saxon - Battalions of Steel 30th Anniversary Tour
15/03/10 - Live Club, Trezzo d'Adda


Articolo a cura di Marco Somma

La data dei Saxon a Trezzo? Una bomba!!

 

Ehm, dovrei conservare una parvenza di distacco professionale e provare ad offrire un resoconto fedele? Beh vediamo quello che si può fare!

Sono le nove passate quando è ormai evidente che quel navigatore, che avrebbe dovuto portarci in quel di Trezzo, è irrimediabilmente impazzito. Non c’è tempo per disperarsi, ne per lasciarsi andare ad apocalittiche prospettive. D’altro canto è evidente che se quella piccola dannata macchina può commettere un atto spietato come il farci giungere in ritardo alla performance dei Saxon, allora domani potrebbe anche decidere di conquistare il mondo e dare inizio ad un futuro alla Terminator…
Well, mettiamo da parte il pessimismo e vediamo di affrontare la cosa alla vecchia maniera. Il tempo di imboccare un paio di vie semideserte nella speranza di incontrare qualcuno a cui chiedere una dritta, quando le note di un paio di cilindri marchiati Harley-Davidson investono la nostra piccola utilitaria. Un occhiata allo specchietto e qualcosa a metà tra un biker e un Grizzly ci sorpassa con un’ondata di decibel; sulla schiena campeggia una toppa dei Saxon grossa come un cartello stradale.
Non ci resta che lanciarci all’inseguimento confidando che il centauro ci porti a destinazione, l’inseguimento è tutto fuorché facile ma di li a cinque minuti ci ritroviamo nel parcheggio del Live club. Biker 1, navigatore 0.

 

 

saxon_livereport_2010_02

 


Quando riusciamo a mettere piede nel locale c’è già una notevole bolgia. Si respira una bella atmosfera, ma è ancora presto per dire come sarà la serata. Facciamo un giro tra la gente mentre il gruppo spalla suona gli ultimi pezzi. In barba ad ogni preconcetto che ci spingeva a credere che avremmo trovato solo un orda di esemplari simili al Virgilio in demin e pelle che ci ha accompagnati fin qui, ci troviamo di fronte ad una varietà di gente ai limiti dell’incredibile. Sembra di essere in uno speciale di Quark sull’evoluzione del movimento metal dal ’79 ad oggi. Brizzolati padri di famiglia con giacche di pelle a fianco di imberbi ragazzini con felpe dell’ultimo gruppo power. Ora sappiamo di essere a casa, non resta che attendere la comparsa dei sassoni. Fortunatamente l’attesa è breve.

Quando le luci scendono sulle note di un vecchio classico targato metallica il pubblico fa partire un coro di voci entusiaste. È un pubblico caldo e muore dalla voglia di vedere apparire i propri beniamini. Più che salire sul palco, sarebbe meglio dire che i Saxon esplodono sul palco. "Heavy Metal Thunder" cala sulla gente come una tempesta elettrica. I suoni sono fenomenali, puliti e potenti e rendono subito merito alla moltitudine di piccoli arrangiamenti. Biff e soci sembrano una macchina super rodata che evidentemente scalpitava per scendere in pista.
"Live To Rock" dall’ultimo Lp "Into The Labirinth", fa seguito e rapisce il pubblico. Non capita spesso di vedere una band capace di coinvolgere gli spettatori già al secondo pezzo, soprattutto con gli ultimi estratti di un carriera trentennale, ma i Saxon sono un concentrato di vitalità e Biff un leader carismatico come pochi.
"Motorcycle Man" viaggia a briglie sciolte mettendo in mostra i primi arrangiamenti più evidenti. Gli stalloni hanno saputo rinverdire tanto il proprio repertorio da farlo sembrare scritto e composto lo scorso anno, anche quando ha già tre decadi sulle spalle. "Requiem" viene dedicata alla memoria di Mick Cocks chitarrista e fondatore dei Rose Tatoo, con i quali i Saxon hanno diviso parecchi palchi. Un bel momento e fortunatamente i nostri hanno il buon gusto di non marciarci sopra e attaccano subito col pezzo.


saxon_livereport_2010_03L’atmosfera di "Requiem" è ancora nell’aria quando Biff si sporge a raccogliere uno striscione per piazzarlo a bella posta al centro della scena. L’aquila e la scritta" The Eagle Has Landed" campeggiano sul telo e mentre gli Stallions Of The Highway attaccano con l’omonimo pezzo, un’espressione da bambini la mattina di natale si stampa sulle facce dei fan!
Medley e pezzi storici si susseguono senza posa. "Sixth From Girls", "Strong Arm Of Law", una eccezionale versione di "Broken Heroes", i Saxon danno il tutto per tutto.
Il bis arriva immancabile. "Wheels oOf Steel" parte talmente energica e la voce del frontman ancora talmente potente che il concerto sembra appena iniziato. Ci godiamo la scena dalla balconata della sezione bar/ristorante, dall’alto lo spettacolo offerto dal feeling tra pubblico e band è fenomenale.
La professionalità gioca totalmente a favore dei nostri, ma un plauso va anche al locale. Per l’ennesima volta dobbiamo fare i nostri più sentiti complimenti all’organizzazione del live di Trezzo. Suoni, luci, accoglienza e puntualità sembrano un tratto distintivo e noi speriamo lo rimangano.
Siamo alle ultime battute e un mare di luce inonda tutti i presenti, difficile vedere tante facce soddisfatte tutte insieme.


Come hanno suonato i Saxon a Trezzo? Una bomba, ma forse ve lo avevo già detto!




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