Heart Of Stone + Second Sight @ Mep - Sestri Levante
19/09/09 - MEP, Sestri Levante


Articolo a cura di SpazioRock

Report a cura di Andrea Lami

Sestri Levante si veste di rock. Il MEP, principalmente discoteca, per l’occasione viene adibito in un locale per esibizioni live. Un esordio col botto, dal momento che il primo appuntamento è rappresentato da un festival comprendente ben cinque gruppi, per la presentazione del disco d’esordio “Back On Earth” dei Second Sight, un EP di ottima fattura arricchito dalla presenza di molti ospiti quali Roberto Tiranti (Labyrinth, New Trolls, Vanexa), Alex De Rosso (Dokken), Marco Pavic (Pavic, Chris Catena), Alberto Bergonzoni (La Bestia Assatanata degli Atroci).

I generi proposti sono molto diversi tra loro, forse proprio con l’intento di raccogliere il maggior numero di persone. Si parte con un punk -molto poco melodico- eseguito dai Rumore Nero che ci propongono cinque pezzi, tre inediti e due cover, “No Woman No Cry” di Bob Marley e “Poker Face” di Lady Ga Ga, logicamente riviste e corrette: E’ la volta dei Miracle And Sleeper, gruppo tributo ai Dream Theater con Gabriele Ciaccia alle tastiere (Secret Sphere), Marco Lazzarini alla batteria (Lucky Bastardz) orfani per la serata del singer originale Marco Pastorino sostituito egregiamente da Titta Tani. Fare un gruppo tributo ai Dream Theater non è una cosa semplice, sia per le capacità tecniche richieste, sia per il pubblico che andrà ad ascoltare quello che proponi: si sa che i fan dei Dream Theater ai concerti dei loro beniamini non fanno altro che passare la prestazione al microscopio, in attesa di qualche errore, quindi il concetto sarà pressoché identico. I Miracle And Sleeper ne escono alla grande, qualche sbavatura c’è, ma di piccolo conto. Su tutti, il batterista Marco, una furia dietro le pelli, e Titta Tani che altri non è che il James La Brie “de Noantri”!

Salgono sul palco i Diabolicamente i quali ci offrono uno spettacolo di musica rock, con qualche venatura prog. Purtroppo i volumi esagerati non ci consentono di apprezzare appieno l’esibizione, sia a livello strumentale, che delle liriche in italiano. Un cambio di scaletta ci offre la tanto attesa esibizione dei Second Sight i quali suonano praticamente tutto l’EP appena dato alle stampe con l’aggiunta di tre cover (“Perfect Stranger” Deep Purple, “Give Me All Your Love” e “Fool For Your Loving” dei Whitesnake). Le song proposte sono di matrice AOR, qualche richiamo a gruppi di prima grandezza quali Bon Jovi o Fair Warning si sente, ma ricordiamoci che i Second Sight sono all’esordio. Titta Tani ci regala una seconda performance di tutto rispetto. Assolutamente da tenere sott’occhio!!!

Il conto finale è agli sgoccioli, quando vengono chiamati sul palco gli Heart Of Stone. La scaletta da loro proposta attinge a piene mani dai successi mondiali del quintetto svedese. Il tempo è tiranno e l’esibizione viene drasticamente tagliata, con forte disappunto del singer Ivan Drake, il quale mostra a tutti la sua grande estensione vocale, anche se per il cantato di Joey Tempest non se ne sentiva il bisogno! Gli Heart Of Stone ci salutano con la logica chiusura “The final countdown”.


Come inizio non c’è male anche se forse per un festival comprendente l’esibizione di cinque gruppi sarebbe stato meglio far partire le danze un po’ in anticipo. Rimaniamo in attesa delle prossime date: House Of Lords, K2 (Kee Marcello ex Europe + Mike Terrana), Richie Kotzen (ancora in forse…) ed un gruppo… che è già “dentro al cuore dei giovani”. Il consiglio -per i liguri e non- è il seguente: forse è nato un nuovo locale dove poter apprezzare musicisti e gruppi di una certa grandezza. Per far ciò c’è bisogno di un riscontro di pubblico, quindi c’è materialmente bisogno di noi. Bisogna andare ai concerti perché ne avremmo tutti un vantaggio. Chi ama il live si troverà un locale vicino con una programmazione interessante, chi oltre ad amare il live, suona, avrà uno spazio nuovo dove poter proporre la propria musica.




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