Summer Glam Attakk 2009
04/07/09 - Parco Chico Mendez, Borgaro T.se (To)


Articolo a cura di SpazioRock

Report a cura di Andrea Lami


Il Glam Attakk arriva alla sua decima edizione e lo fa con tutti i crismi del caso. Dopo la splendida edizione invernale con la presenza di gruppi del calibro di Hollywood Goupies, Backstage Heroes, Johnny Burning (tre piacevoli sorprese), Bad Bones (una certezza), Hollywood Killerz (i veterani) e per chiudere Vains of Jenna, in questa edizione estiva vengono chiamati ad esibirsi cinque gruppi che faranno infiammare il cuore dei tanti glammettari nostalgici.


Sono le 20.15 quando salgono sul palco gli International Disfunction. Purtroppo complice l’orario, il pubblico è scarno e questo non aiuta sicuramente il gruppo in questione, il quale pur essendo dotato un una buona verve non riesce a catturare i presenti, se non con la cover “Look what the cat drag in” dei Poison.

E’ la volta dei giovanissimi Tabby Cats, già presenti nella scorsa edizione estiva. I miglioramenti sono notevoli, sia a livello musicale che a livello scenico. Questi quattro giovanissimi hanno sia il look che il sound dalla loro e non impiegano molto tempo a coinvolgere i presenti, visto che nel frattempo si è aggiunta qualche anima. Neanche un problema tecnico alla cassa del chitarrista (i cui assoli non sono perfettamente inseriti nel contesto della canzone), riesce a fermare il combo, che grazie alla sfrontatezza e alla presenza del singer, porta a casa un’esibizione sicuramente positiva.

Tocca agli Hungry Heart proseguire le danze. Questo gruppo proveniente da Lodi è  sicuramente la miglior sorpresa della serata. La loro proposta musicale si accosta a gruppi come Europe/Bon Jovi e tutto quel filone hard rock melodico; il singer Josh canta e gioca con l’asta del microfono proprio come i migliori David Coverdale-Joey Tempest, scherza col chitarrista riportando alla mente i migliori Bon Jovi-Sambora. La marcia in più del gruppo sono i chorus, mentre il trademark è ancora poco presente, semplicemente perché sono ancora forti le influenze di gruppi come Van Halen sia a livello di canzone che di assoli. Teneteli sott’occhio!

Ultimo gruppo prima degli headliner sono i ben noti Hollywood Killerz, gruppo ormai presente in quasi tutte le edizioni di questo festival. Non c’è Glam Attakk senza Hollywood Killerz, come non c’è concerto a Bologna senza i Markonee. Questa equazione a mio modo di vedere non è vincente, perché è vero che da un festival all’altro passa diverso tempo, però ad ascoltare sempre lo stesso gruppo alla fine stanca. Detto questo nulla da dire sulla professionalità dei ragazzi, i quali sanno come fare per far scatenare i presenti grazie anche alla sfrontatezza del singer Harry (forse un po’ eccessiva). Finisce come sempre in festa con stelle filanti spray e con il bassista Dome attaccato alla bottiglia di Jack.

Spetta agli svedesi Nasty Idols chiudere il festival. Ormai la Svezia ha il monopolio dell’hard-rock sleazy del nuovo millennio. Questo quartetto prende a piene mai dalla propria discografia (ricca di ristampe e riedizioni) ma soprattutto dall’ultimo album di recente pubblicazione “Boys Town”. Vengono proposte canzoni come “B.I.T.C.H.”, “House of Rock’n’Roll”, “The Way ya’ walk” ed “Alive n’ kickin", ormai entrate a far parte dei “classici” di questi ragazzi cattivi, tutte contenute in quell’ottimo lavoro che prende il nome di “Cruel Intention” album ormai datato 1991 ristampato nel 2002 e nel 2006. Non mancano i pezzi estratti dall’ultima fatica, come l’omonima “Boys Town” o “Rock Out” di facile presa. Uno spettacolo senza troppi fronzoli, con un unico ingrediente... la voglia di divertirsi sia sopra che sotto al palco.




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