Nathalie - Vivo Sospesa Tour 2011
21/03/11 - Magazzini Generali, Milano


Articolo a cura di Alessandra Leoni

Chi scrive confessa candidamente di non aver mai amato molto i cosiddetti talent show. Vuoi perché la qualità degli artisti deludeva le aspettative, vuoi perché questi sono sempre stati espressione di una banalità disarmante che travolge la musica italiana oggigiorno.


Perdonate questa introduzione, tuttavia mi è utile per dirvi che le eccezioni esistono: quest'anno, un noto talent show mette in risalto una ragazza di Roma, Nathalie, dall'aria tanto timida e quasi glaciale, ma con una voce potente, graffiante e versatile. Il tutto, condito con dei sorrisi ed una timidezza stemperata da un simpaticissimo accento romano. Il sospetto è che venga dal nulla questa ragazza, che non abbia la cosiddetta "gavetta", che tanti artisti - che non hanno riscosso il meritato successo - invocano nei confronti di questi novellini. Per fortuna, Nathalie dimostra che la sua gavetta l'ha fatta eccome e che questa le torna utile per questo tour, ma ha ancora tanta strada da fare, è bene dirlo.


Il locale al momento dell'arrivo risulta essere piuttosto stipato sin dall'apertura, almeno in prossimità del palco ed il pubblico è veramente vario e di tutte le età. Sembra che l'artista abbia proprio conquistato il favore del pubblico italiano in ogni fascia d'età. Non ci sono gruppi di supporto, anche perché il concerto di Nathalie risulterà essere piuttosto lungo, con una scaletta di brani tratti non solo dal suo primo album "Vivo Sospesa". Le luci si spengono e la Nostra si presenta vestita in modo casual e confortevole e si accomoda su uno sgabello con una chitarra acustica, che sarà il suo strumento d'elezione oltre al fido pianoforte. Tutto comincia con una eterea e surreale "Suspended", scritta in lingua inglese. Questo non sarà l'unico brano in lingua inglese, seguiranno anche "Intimate Colours", "Searching", scritta durante un piovoso viaggio in Irlanda, dal sapore folk, e "Lonely God", dal testo molto forte ed espressivo. La Nostra, avendo anche origini belghe si è esibita con due brani in francese, che personalmente ho trovato molto forti e validi: "Manteau Noir", che chiude il full-length e l'inedita "Tourjours". Non mancano le acclamate "In Punta Di Piedi" e la title-track "Vivo Sospesa", che dal vivo, come altre canzoni proposte nella serata, hanno saputo acquisire molta più forza e verve rispetto alla versione su disco. Sicuramente, è anche merito dei musicisti che l'hanno accompagnata nella serata, al basso, alla chitarra elettrica, alla batteria ed al violoncello. Anche se, per l'acustica del locale, talvolta gli strumenti, specie all'inizio, tendevano a sovrastare la voce della cantante romana. Non tutti i brani a mio avviso hanno avuto una presa così energica come quelli citati in precedenza, tuttavia credo sia una questione di tempo e di esperienza. Altri momenti decisamente emozionanti sono stati riscontrati durante l'esibizione di brani come "Cuore Calmo", "Sogno Freddo", "Lungo Le Sponde Del Fiume", "Nello Specchio". Non manca l'ospite speciale annunciato in precedenza, che non è altro che Mauro Ermanno Giovanardi dei La Crus, che ha cantato con la giovane il brano "Io Confesso", riproposto ben due volte nel corso della serata.


Insomma, Nathalie si è rivelata potente, versatile, convincente con la sua voce calda, con tanti pezzi buoni ed alcuni che devono prendere ancora forma e forza. Ha incantato il pubblico iniziando il concerto quasi timidamente, per poi crescere brano dopo brano, alternandosi tra pianoforte e chitarra, acquisendo sicurezza. Sicuramente, ha ancora tanta strada da fare, ma chi ben comincia è a metà dell'opera ed i mezzi per fare bene li ha tutti. Personalmente, è l'unica artista che è riuscita a superare la mia diffidenza nei confronti dei vincitori dei talent show ed a farmi provare curiosità e voglia di ascoltare un proprio disco. Brava Nathalie, continua così.




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