Ska-P - Tour 2010
11/12/10 - Palasharp, Milano


Articolo a cura di Daniele Carlucci
Giornata all'insegna del divertimento quella andata in scena sabato 11 dicembre al Palasharp di Milano: gli Ska-P tornano in Italia dopo la folgorante esibizione di qualche mese fa a Padova, assieme ai Gogol Bordello. Lo show della band madrilena è stato però solo il momento culminante di una lunga kermesse dedicata alla musica, che ha visto susseguirsi diverse formazioni  del panorama ska / punk rock italiano e non.

Ad aprire le danze sono i Los Fastidios, che scaldano a dovere una folla caricata a mille e pronta a ballare e scatenarsi per diverse ore senza sosta alcuna. Il gruppo veronese ha un ascendente notevole sui fan accalcati sotto il palco e assiepati sulle tribune, e regalano loro circa mezz'ora di energia e divertimento. Dopo la compagine veneta tocca agli Yokoano, prodotti dall'etichetta dei Punkreas (la Canapa Dischi), la cui proposta musicale è molto particolare e ricercata: rock alternativo si mescola al cantautorato e ad elementi crossover, con sonorità crude e non di semplice ed immediata assimilazione. Ben accolti gli Yokoano, ma nulla a che vedere con la delirante reazione dei presenti in seguito all'apparizione dei Punkreas, amatissimi nel Bel Paese, e in grado di estasiare il pubblico con solo una manciata di pezzi. Infatti per Cippa e soci si tratta dell'unica comparsa prevista durante il periodo di pausa in cui la formazione lombarda si trova ai box per preparare il nuovo album, ma bastano “Voglio Armarmi”, “Acà Toro”, “La Canzone Del Bosco” e “Canapa” per esaltare l'intero Palasharp. Prima dell'attesissimo show degli Ska-P salgono sul palco gli inglesi The Urban Voodoo Machine, che portano una ventata di folklore con il loro gypsy punk in versione soft di stampo Gogol Bordello. Molto bravi e preparati musicalmente parlando, sono un po' penalizzati dal fatto di presentarsi dopo la scarica di adrenalina dei Punkreas e, seppur apprezzati e graditi, raffreddano un pubblico che sembrava ormai cotto a puntino per gli Ska-P.

Sono circa le 21.45 quando le luci si spengono e, come di consueto, LuisMi inizia a picchiare sulle pelli della sua batteria fino a scatenare la folla con l'opener classica “Estampida”. Seguono poi a ruota “Niño Soldado”, “Ni Fu Ni Fa” e “Romero El Madero”, durante la quale Pipi sfoggia il suo primo mascheramento da gorilla-poliziotto: ovviamente questa non è l'unica gag del cantante e basta attendere “Crimen Sollicitationis” per vederlo vestire i panni di un vescovo in mini-gonna, in un atto di forte denuncia contro gli abusi dei preti pedofili. Come sempre i temi trattati sono di grande impatto sociale e politico e, neanche a dirlo, il coro più gettonato è dedicato al Presidente Del Consiglio (i toni li lascio immaginare a voi). Tornando allo show, gli Ska-P appaiono in forma smagliante, raggianti e incontenibili, con Pulpul su di giri e JoxeMi che salta in continuazione come una molla. Il pubblico non smette un attimo di ballare, pogare e cantare a squarciagola ogni singola canzone e, dopo “El Vals Del Obrero”, intona la solita “Bella Ciao”, rito immancabile ad ogni spettacolo degli Ska-P. In tutto questo vortice di divertimento sfrenato non mancano però i momenti seri, come ad esempio il ricordo delle vittime della strage di Piazza Fontana, con anche un grosso striscione esposto sul palco, e le immagini forti di povertà, miseria,  fame, guerra e violenza che scorrono sul maxi-schermo alle spalle della band, introducendo la piccata “Planeta Eskoria”. Finale riservato al poker “Intifada”, “Wild Spain”, “Solamente Por Pensar” (la versione italiana) ed “El Gato López”, ma prima di salutare la folla in estasi, dopo quasi due ore di concerto, i membri del gruppo si intrattengono a lungo sul palco, dando quasi l'idea di non volerci scendere tanto si stanno divertendo: prima di congedarsi, Pulpul e il massiccio Txikitin “deliziano” i presenti, rimanendo in mutande il primo, mostrando il lato-b dopo aver sollevato il kilt il secondo.

Gli Ska-P sono unici in quello che suonano e assistere ad un loro show vuol dire spasso assicurato: la capacità di travolgere e coinvolgere sono eccezionali e forse il segreto di ciò sta nel fatto che loro per primi continuano a divertirsi terribilmente, come se fossero ancora dei ragazzini. Lo spettacolo regalato ai fan accorsi al Palasharp è stato sensazionale in quanto ad intensità e qualità e per avere un quadro chiaro della soddisfazione basta guardare le facce delle persone che sfollano dal palazzetto milanese: tutte il ritratto della felicità.

Setlist:

01. Estampida
02. Niño Soldado
03. Ni Fu Ni Fa
04. Romero El Madero
05. Eres Un@ Más
06. Crimen Sollicitationis
07. Cannabis
08. A La Mierda
09. Derecho De Admisión
10. Mc. Dolar
11. Planeta Eskoria
12. El Vals Del Obrero
13. El Libertador
14. Kasposos

Encore:

15. Intifada
16. Wild Spain
17. Solamente Per Pensare
18. El Gato López


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