AC/DC
19/03/09 - Mediolanum Forum, Milano


Articolo a cura di Simone Castelli

Tanto, troppo, è stato il tempo che i fan hanno dovuto aspettare per rivederli dal vivo; era infatti il 2001 quando Angus e compagni infiammarono lo stadio Delle Alpi di Torino. Otto anni dopo, passati tra conferme, smentite, leggende metropolitane e improbabili santificazioni, eccoli pubblicare il tanto atteso nuovo album e il conseguente Tour mondiale.


Nel bel paese, mai un concerto è andato soldout così rapidamente, biglietti volatilizzati in 50 minuti nella sola vendita on-line. Dopo 4 mesi passati a custodire gelosamente quei preziosissimi tagliandi di carta finalmente arriva l'alba del 19 marzo... The AC/DC are back.


Arrivo al forum abbastanza presto, ma il parcheggio è già gremito e la fila per accedere al palazzetto è infinita. Decido di aspettare e gironzolo per le decine di bancarelle strabordanti di magliette e altre suppellettili “fulminate”.

Con mia grande sorpresa i cancelli vengono aperti con 10 minuti di anticipo e in meno di un'ora non c'è più coda.


Finalmente entro!! Il forum sembra esplodere, mai vista tanta gente (e molta altra aspettava fuori nella speranza vana di un biglietto), gli spalti sono illuminati dalle lucine intermittenti dei cerchietti “cornuti” venduti come gadget e andati a ruba tra le ragazze. Alle otto in punto le luci si spengono e il sound dei The Answer arriva alle nostre orecchie mentre ci sollazzavamo con una (o due) birre tanto per ingannare l'attesa. Era la prima volta che li sentivo, un buon sound Hard Rock che tradisce una certa somiglianza ai Mötley Crüe, ma il tutto ben mescolato.

Si riaccendono le luci, l'aria si fa elettrica, VIP di varia specie si aggirano per gli spalti... Valentino Rossi fa la sua apparizione al mixer audio. Ormai è solo questione di secondi.


acdc01Le luci si spengono, e nell'oscurità un boato... sul maxischermo viene proiettato un cartone animato con un “satanico” Angus alla guida di un treno impazzito. Lo schermo si apre una maxi locomotiva appare e, con improvvise esplosioni, ecco l'inconfondibile riff della Gibson “Diavoletto” di Mr Young. Delle lacrime solcano il mio viso, per me è la prima volta alla sua presenza, non ci potevo credere.

La voce graffiante di Brian Johnson invita tutto il pubblico a cantare “Rock 'N' Roll Train” primo singolo estratto dall'ultimo album, a seguire un immediato salto nel passato con “Hell Ain't A Bad Place To Be”. Il pubblico è ormai pronto, le luci si abbassano, e gli inconfondibili accordi iniziali di “Back in Black” mandano il Forum in visibilio.

Angus è in piena forma, corre, o meglio zampetta, in continuazione da un capo all'altro del palco, mentre Johnson anima il pubblico andando avanti e indietro sulla lunga passerella che arriva al centro del palazzetto.

Segueno “Big Jack” (secondo singolo estratto da “Black Ice”), “Dirty Deads Done Dirt Cheap”, “Shot Down in Flames”, che ci prepara al nuovo schiaffo sonoro. La mano sinistra di Angus si muove freneticamente lungo la sua chitarra e tutti, a tempo, urlano “THUNDER” … il fulmine si abbatte con violenta precisione.

Per “riposare” le nostre membra arriva l'utima title track seguita dalla storica “The Jack”.

Una campana cala sul palco e Brian ci si appende mentre i rintocchi vibrano nell'aria, è il momento di “Hell's Bells”, brano dedicato allo storico cantante Bon Scott a cui vanno i miei pensieri.

Segue “Shoot to Thrill” su cui parte un gran pogo come non se ne vedevano da anni, senza cattiveria, ma con la solo voglia di divertirisi. A ruota arrivano “War Machine” e “Anything Goes” per poi tornare a scatenarci con “You Shook Me All Night Long”.

acdc02Il riff duro di “T.N.T.” invita tutto il Forum a urlare a squarciagola “OINK” mentre una mega bambola gonfiabile cavalca a tempo di musica la locomotiva di sfondo sulle note di “Whole Lotta Rosie”. E' arrivato il momento tutto dedicato al frenetico chitarrista che dopo l'usuale spogliarello ora ci dedica l'assolo di “Let There Be Rock”...arriva fino in fondo alla passerella dove una piattaforma lo eleva a visione di tutto il pubblico, mentre si contorce nel suonare il suo strumento.

Si arriva alla pausa che precede l'encore, sullo schermo viene proiettata una chitarra che spara a degli asteroidi (richiamo allo storico videogioco “Asteroids”). Ecco che le urla del pubblico vengono coperte nuovamente dalle note di “Highway to Hell” e a chiudere il tutto l'ormai classico saluto dei cinque australiani... “For Those About To Rock (We Salute You)”.


Tutti sperano che il saluto sia un arrivederci e non un addio, anche se le possibilità di rivederli nuovamente in tuor sono esigue. Abbiamo assistito ad un evento straordinario, che reputo il miglior concerto della mia vita; il trasporto emotivo è stato elevatissimo, ma non si può negare che questi “vecchietti” hanno dato una lezione di stile e di Rock a molti giovani gruppi. Grazie AC/DC per avermi fatto passare una serata da sogno.




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