The Damned (Solca ancora i mari la più dannata nave del punk)
Il prossimo 20 maggio il Circolo Magnolia di Segrate (MI) ospiterà lo show di una delle band fondatrici del movimento punk: i leggendari The Damned. Frattanto abbiamo parlato con Captain Sensible del loro glorioso passato, dell'infuocato presente e di un futuro che sembra riservare ancora tanto. 
Articolo a cura di Paolo Stegani - Pubblicata in data: 15/05/18

Ciao Captain, e benvenuto su SpazioRock.it!
Iniziamo dal vostro ritorno sulle scene con 
"Evil Spirits", dopo 10 anni dal vostro precedente album in studio "So, Who's Paranoid?". Perché abbiamo dovuto aspettare così tanto per avere nuova musica?

 

Siamo abbastanza fortunati a poter ancora girare il mondo nonostante siamo una band "vintage" nata 40 anni fa... E' qualcosa che ci piace immensamente. È un vero piacere suonare ancora il materiale classico, l'attuale formazione lo esegue con molta energia. Ma in qualche maniera abbiamo perso l'abitudine di fare dischi... e forse avremmo smesso del tutto, se non avessimo chiacchierato con i Buzzcocks un giorno, nel backstage di un festival punk. Ci hanno detto come attraverso Pledge i fan ti permettessero di registrare un album ad alto livello in uno studio vecchio stile (e costoso), e alla fine è quello che abbiamo fatto.

 

Come sono nate le nuove canzoni? È stato un lavoro di squadra con te al timone, Capitano?

 

E' stato registrato in stile old school, tutti insieme in una stanza, uno sopra l'altro, con gli amplificatori al massimo volume, quindi c'era un'atmosfera grungy da garage, ma essendo una produzione di Tony Visconti c'è stata molta attenzione per quanto riguarda la voce. Ha lavorato al meglio e valorizzato la voce di Dave. E' stato interessante vederlo "entrare" nei testi e cercare la performance giusta con cui interpretare l'argomento di turno. Una delle canzoni parla del cosiddetto mistero delle balene e dei delfini che si arenano sulle spiagge di tutto il mondo. Cosa li spingerebbe a fare una cosa del genere? Tony ha guidato Dave in modo brillante, è possibile sentire tutta la rabbia nella sua voce in "Sonar Deceit", una canzone appunto sul "mistero" di questo fenomeno.

 

Tutto il materiale di "Evil Spirits" è stato composto di recente o qualcosa era stato nascosto in un cassetto segreto in attesa del momento giusto per farlo uscire?

 

"Daily Liar" è stata tenuta da parte per oltre 20 anni... Quando Dave l'ha registrata, è diventato uno dei miei brani preferiti. L'ha spinta in direnzione a cui non avevo pensato. C'è persino una sezione gospel eccezionale dove tutta la band e Tony cantano come se fosse lo Spirito Santo a guidarci tutti. Altre canzoni sono più recenti però, e parlano di problemi attuali. Trump c'è, naturalmente, è una miniera d'oro per un compositore.

 

Parlando di "Evil Spirits": chi ha scelto il titolo e a cosa si riferisce?

 

Beh, Dave è piuttosto affezionato ad un oscuro whisky che contiene assenzio, che ha ispirato il titolo dell'album - che funziona anche per gli stronzi guerrafondai come Bush e Blair - ma purtroppo, appena ci siamo liberati di quei due conflitti globali, ne sono subito arrivati altri. Potrebbe essere a causa di spiriti maligni? Abbiamo voluto Visconti a bordo perché quei vecchi singoli glam rock dei T-Rex e di Bowie suonano così bene... volevamo quell'effetto anche noi e Tony conosce tutti i trucchi del mestiere, quindi è stato fatto in stile rock n roll, senza miglioramenti e trucchi moderni di post-produzione. L'atmosfera nella band è stata eccellente... tutti hanno fatto il massimo nel breve periodo che avevamo per compiere la magia. Il povero Monty teneva il naso su un grosso libro sulla filosofia un minuto e quello dopo veniva chiamato a suonare un selvaggio assolo di organo. Lo abbiamo tenuto in punta di piedi. Le sessioni, con il ticchettio dell'orologio che ci torturava senza pietà (abbiamo avuto solo 10 giorni) sono diventate un po' maniacali, ma le abbiamo finite tutte in una folle corsa finale.

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Chi sono i tuoi  personaggi malvagi preferiti/cattivi della ​​letteratura e/o dei film? Da cosa ti travestiresti ad Halloween?

 

In effetti abbiamo suonato uno spettacolo ad Halloween qualche anno fa... Dave si è vestito da Dracula, mentre io ero il mostro di Frankenstein. Ed erano travestimenti piuttosto azzeccati! E il dottor Jeckyll ... perché abbiamo una canzone su di lui, e c'è un po' di Mr. Hyde in tutti noi. Ci sono alcuni film dell'orrore con Vincent Price dove interpreta un personaggio chiamato Dr Phibes. Questi sono stati l'ispirazione per la nostra canzone "13th Floor Vendetta" e Price è probabilmente l'attore preferito di Vanian. 

 

L'anno scorso abbiamo festeggiato il 40° anniversario della produzione di "Damned Damned Damned", considerato il primo album punk di sempre. Come consideri questa "responsabilità"?

 

È passato tanto tempo ma la generazione punk del '77, noi, Sex Pistols, i Clash, ecc. stava solo suonando la musica che volevamo sentire, perché all'epoca c'era molto poco di davvero eccitante. Il glam rock aveva riempito tutto di lustrini e poi se n'era andato - tutto quello che avevamo era noioso country, disco e prog. Stavo cercando di cambiare il mio mondo, da adolescente con poca educazione potevo al massimo auspicare una vita da operaio, nella migliore delle ipotesi. O un vagabondo di qualche tipo... Ero già noto alla legge e le cose avrebbero potuto peggiorare. Ero circondato da drogati e e criminali, poi è apparso il punk rock e mi ha salvato. Ogni band ha bisogno di un fattore di caos... e io sono diventato il pazzo casuale e imprevedibile dei The Damned. Il mio lavoro dei sogni. Durante le prove dormivo sul pavimento di Brian, trascorrevamo le nostre giornate fuori dai club cercando di organizzare concerti di supporto - ci pagavano una miseria, stavamo morendo di fame. Quando l'etichetta di Stiff ci ha offerto un contratto discografico, la promessa di una gigantesca abbuffata è stata persuasiva. Erano tempi duri ed eravamo tutti completamente al verde - non pagavamo i biglietti dei treni e i controllori ci inseguivano regolarmente. Le band popolari dell'epoca erano i proggers da stadio come gli Emerson, Lake & Palmer, gli Yes ed i Genesis che cantavano canzoni fantasy sui maghi, intervallati da lunghi noiosi chitarristi e assoli di batteria. La classe del '77 suonava nei bar e negli scantinati, il che era molto divertente... ma difficilmente affascinante.

 

Com'era essere parte di quel movimento? C'è qualcosa che ti manca di quei tempi rivoluzionari?

 

Sì, è stato molto eccitante, ma a volte per la ragione sbagliata. Mi sono stufato degli ubriachi anti-punk che vogliono combatterci tutto il tempo. Se non eravamo noi a suonare, andavamo a vedere un'altra band... Un concerto ogni notte. È una fortuna che io abbia ancora l'udito!

 

Molti dei vostri fan più giovani non erano ancora nati... Il vostro leggendario nome è ancora molto popolare. Qual è il messaggio principale che vorresti trasmettere a queste nuove generazioni?

 

Il punk ha ancora un po' di vitalità... Negli ultimi anni il festival Rebellion era pieno di nuove giovani band con molto da dire. È vero ora come lo era nel '77: compra una chitarra, impara 3 accordi e scrivi una canzone. Il punk non appartiene a band come i Pistols, a noi o ai Green Day- è più un modo di vivere. Il punk dice di spegnere la TV e di fare invece qualcosa di incredibile. La vita è troppo breve per sprecarla, e c'è un grande vecchio mondo là fuori con un sacco di problemi che devono essere risolti!

 

Il 20 maggio il vostro tour europeo farà tappa al Circolo Magnolia a Segrate (MI) ed i vostri fan italiani non vedono l'ora di assistere allo show. Cosa ricordi dei tuoi ultimi concerti nel nostro paese?

 

Facciamo un sacco di spettacoli nel Regno Unito ed in America dove di solito, dopo il soundcheck, hai un'ora per trovare qualcosa da mangiare vicino al locale. Spesso finisci per mangiare cibo spazzatura... O nel mio caso niente, dato che non mangio carne. I miei ricordi di molti concerti italiani, a parte di un pubblico entusiasta, i promoter ti portano fuori a cena, ottimo cibo, spesso si incontra lo chef, degustando vini eccezionali, e la band viene coccolata in un modo completamente diverso da quello che di solito si deve sopportare nel Regno Unito. Naturalmente, negli anni più pazzi, i The Damned si ubriacavano follemente causando problemi e venivano gettati in galera ... è lì che è nata "Smash It Up". Possiamo ancora comportarci male, naturalmente, ma in questo periodo preferisco innanzitutto avere qualcosa di buono da mangiare!

 

Sai che tutti ci aspettiamo che tu ti esibisca con il tuo tradizionale cappello rosso, vero?

 

La verità è che in un primo momento ho indossato solo un basco per fermare gli sputi che mi arrivano tra i capelli. Il problema era che le luci del palcoscenico calde infuocavano i capelli ed era quasi impossibile rimuovere i grumi induriti in seguito... Così ho indossato un basco e gli occhiali da sole per impedire che mi entrasse negli occhi. Questa è la vera storia, non è stata la moda - era autoconservazione! Sono andato sul palco senza il basco una volta e mi hanno fischiato... quindi non posso liberarmene.

 

Come intendete strutturare la setlist? Quanto spazio dedicherete alle nuove canzoni?

 

Recentemente ne abbiamo suonate tre... hanno tutte un sapore da garage e sono state accolte bene. A volte distribuiamo dei fogli e chiediamo al pubblico di scrivere la setlist perché la verità è che i The Damned sono 2 band in una... goth e punk. Dobbiamo provare ad accontentare entrambi i gruppi di fan. Non è sempre facile. Ci piace anche accontentare noi stessi, quindi buttatene giù alcune dal "Black Album" e da "Machine Gun Ettiquette" perché sono pieni di accordi, quindi un allenamento per le dita.

 

Qual è la lezione più importante che hai imparato sul mondo della musica durante più di 40 anni di carriera?

 

Ho visto alcuni musicisti, dopo un po' di successo, iniziare a comportarsi come se fossero degli "dei rock"... Il che è un'assurdità totale. Ho imparato a non prendere le cose troppo sul serio. Sono solo un tipo che suona una chitarra. Non è niente di speciale, chiunque può farlo con un po' di pratica.

 

Pensi che il punk al giorno d'oggi sia più debole di quando lo avete inventato?

 

Il punk stava reagendo alle circostanze del tempo... Nel Regno Unito, ad esempio, la società si basava interamente sulle classi sociali, e uno di una famiglia povera aveva poche possibilità di avere una vita creativa interessante. I lavori migliori a cui potessimo aspirare erano quelli di uomo delle pulizie, soldato, manovale, autista, commesso. Nel '76 la TV era noiosa e le band suonavano assoli di batteria di 20 minuti in enormi stadi, ma i soldi che ho guadagnato dalla pulizia delle toilette per il Croydon Council mi hanno comprato la chitarra che mi ha cambiato la vita. Il punk è più debole nel 2018? Non per me.

 

Quali sono i piani dei The Damned per il futuro?

 

Incidere l'album è stata una bella esperienza... Ora che sappiamo di nuovo come produrre dischi sarebbe pazzesco non farne un altro.

 

Prima di salutarci, potresti lasciare un messaggio ai vostri fan italiani?

 

Per gran parte della loro carriera i The Damned sono passati in sordina: non riceviamo molto supporto da TV, radio e altri media. Solo i fan ci hanno tenuto in pista nel corso degli anni... Nessun altro. Vorremmo ringraziare i nostri amici italiani per averci invitato di nuovo!

 

       ---ENGLISH VERSION---

 

Hi Captain and welcome to SpazioRock.it!
Let's start from your return on the scene with "Evil Spirits" after 10 years from your previous studio album "So, Who's Paranoid?". Why did we have to wait so long for some new music from yourselves?

 

We are lucky enough that even for a 'vintage' band it's been possible to tour around the world... for 40 years... something we enjoy immensely. It's a real pleasure to play the classic material.. which the current lineup bring it to life with much energy. But somehow we got out of the habit of making records... which may still be the case had we not been chatting to the Buzzcock's one day, backstage at a punk festival and they told us how through Pledge the fans enable you to record an album to a high standard in an old fashioned (ie, expensive) studio - which is what we did.

 

How did the new songs come to life? Was it a team work with you at the steering wheel, Captain?

 

It was recorded old school style, all together in a room on top of each other with the amps cranked up so there is a grungy garage vibe to it, but being a Tony Visconti production there was a lot of attention taken on the vocals. He's worked with the best, and dug Dave's voice. While putting him through it a bit at the same time. It was interesting hearing him go through the lyrics and getting the performance to reflect the subject matter. One of the songs talks about the so called mystery of whales and dolphins prostrating themselves on beaches around the world. What would drive them to do such a thing? Tony guided Dave through that brilliantly, you can hear the anger in his voice on "Sonar Deceit", a song about the 'mystery' of whales and dolphins throwing themselves on beaches.

 

Was all the material in "Evil Spirits" composed recently or did you have any of it hidden in a secret drawer waiting for the right time to resurface?

 

"Daily Liar" had been sitting on a shelf for over 20 years. Dave finished it off in the studio, and it has become one of my favourites. He took it to places I hadn't thought of... there's even a freakout gospel section where the whole band and Tony are wailing away as though the Holy Ghost is spurring us on. Other songs are more recent though... and talk about current issues. Trump is in there of course, he's gold dust for a songwriter.

 

Talking about "Evil Spirits": who has chosen the title and what does it refer to?

 

Well, Dave is quite fond of an obscure whisky containing wormwood... which kinda inspired the album title - which also works for warmongering assholes - like Bush & Blair... but sadly, since getting rid of those two global conflicts have just kept coming. Could that be because of Evil Spirits? We got Visconti on board because those old glam rock singles by T Rex and Bowie sound so great... we wanted some of that, and Tony knows all the tricks - so it was done rock n roll style, with modern studio enhancements and trickery pretty much avoided. The vibe in the band was excellent.. everyone did their utmost in the short time we had to make it special. Poor Monty would have his nose in a big fat book about philosophy one minute then be called in to play a wild organ solo the next. We kept him on his toes. The sessions, with the clock ticking mercilessly (we only had 10 days) got a bit manic - but all managed to get finished in a mad final rush.

 

Who are your top three favourite evil characters/villains in literature and/or movies? Who would you pick to dress up as at Halloween?

 

We actually played a show on Halloween a few years ago... Dave dressed as Dracula, while I was Frankenstein's monster. There is a bit of truth in that dynamic too! And Dr Jeckyll... because we have a song about him, and there's a bit of Mr Hyde in all of us. There are some obscure horror movies starring Vincent Price where he plays a character called Dr Phibes. These were the inspiration for our song '13th Floor Vendetta'. Price is probably Vanian's favourite actor.

 

Last year we celebrated the 40th anniversary of "Damned Damned Damned" release which is considered the first punk album ever. How do you feel about this "responsibility"?

 

It's a long time ago.. but the ‘77 punk generation... Damned, Pistols, Clash, etc were just making the music WE wanted to hear because there was very little around at the time that had excitement. Glam rock had packed the sequins and gone - all we had left was boring country, disco & prog. I was trying to change my own world because for me as a teenager with little education to boast of I had a life of drudge ahead of me at best. Or a vagabond of some sort... I was already known to the law and things could have gone from bad to worse. I was dossing in a Brighton squat, surrounded by junkies and ner do wells - then punk rock showed up and saved me. Every band needs a chaos factor... and I became the Damned's random unpredictable nutcase. My dream job. During rehearsals I was sleeping on Brian's floor, we spent our days traipsing around clubs attempting to blag support gigs - which paid peanuts anyway, so we were generally starving. When Stiff records offered us a record deal the promise of a slap up meal was persuasive. They were rough times and we were all completely broke - avoiding the fares on the trains and getting chased by ticket collectors in a regular basis. The popular bands of the time were stadium proggers like ELP, Yes and Genesis... singing songs about fantasy and wizards, interspersed by long boring guitar and drum solos. The class of '77 were playing seedy bars and basements, which was a lot of fun... but hardly glamorous.

 

How was being part of that movement in 1977? Is there anything you miss about those revolutionary times?

 

Yes, it was very exciting - but sometimes for the wrong reason. I got fed up with anti punk drunks wanting to fight us all the time. If we weren't playing ourselves I'd go and watch another band... it was gigs every night of the year. It's a surprise I still have my hearing!

 

Many of your youngest fans weren't born yet then... however, your legendary name is still very popular. What is the main message you would like to pass to these new generations?

 

Punk still has some life in it... at last years Rebellion festival there were loads of new young bands with plenty to say. It's as true now as it was in 77, buy a guitar, learn 3 chords and write a song. Punk doesn't belong to bands like the Pistols, Damned or Green Day - it's more a way of life. Punk says turn off the TV and do something amazing instead. Life is too short to waste, and there's a big old world with loads of problems that needs saving!

 

On May the 20th your European tour will stop at Circolo Magnolia in Segrate (MI) and your Italian fans can't wait for your show. What do you remember about your latest concerts in our country?

 

We do a LOT of shows in the UK and America... where usually, after the soundcheck you have an hour to find something to eat near the venue. You often end up with fast junk food... or in my case nothing as I don't eat meat. My memories of many Italian gigs... apart from the enthusiastic audiences are of promoters taking you out to dinner, great food, often meeting the chef, tasting beautiful wines, and the band being looked after in a completely different way to what we usually have to endure in the UK. Of course back in the crazy years the Damned would be mad drunk causing trouble and getting thrown into jail... which is where 'Smash It Up' comes from. We can still behave badly of course, but these days prefer to have something nice to eat first!

 

You know we all expect you to perform with your traditional red hat, don't you?

 

The truth is that at first I only wore a beret to stop the spitting getting in my hair. The problem was the hot stage lights baked the gob in your hair and it was almost impossible to remove the hard lumps afterwards... so I wore a beret... and sunglasses to stop it getting into my eyes. That's the true story, it wasn't fashion - it was self preservation! I went onstage without the beret once and got booed... so I can't get rid of it.

 

How are you going to structure the setlist? How much space are you going to dedicate to the new songs?

 

We have been playing 3 recently... they've all got a garage psych flavour and have been popular. Sometimes we hand out paper and ask the audience to write the setlist because the truth is the Damned are 2 bands in one... goth and punk. We have to try and please both sets of fans. Not always easy. We also like to please ourselves so throw in a few from the "Black Album" and "Machine Gun Etiquette" as they're full of chords so a workout for the fingers.

 

What is the most important lesson you have learnt about the music business during more than 40 years long career?

 

I've seen some musicians after a bit of success start behaving like they are 'rock gods'... which is total nonsense. I've learned not to take it too seriously... I'm just a bloke playing a guitar. It's nothing special, anyone can do it with a bit of practice.

 

Do you think punk nowadays is weaker than it was when you kind of invented it?

 

Punk was reacting to the circumstances of the time... in the UK for example society was structured around class, and someone from a poor family had little chance to have an interesting creative life. The highest we could rise could be jobs like toilet cleaner, soldier, labourer, driver, shop assistant. In '76 TV was boring and bands were playing 20 minute drum solos in huge stadiums, but the money I made from cleaning toilets for Croydon Council bought me the guitar that changed my life. Is punk weaker in 2018? Not for me.

 

What are The Damned plans for the future?

 

Making the album was a good experience... now we know how to make records again it'd be mad not to make another.

 

Before saying goodbye, would you please leave a message to your Italian fans...

 

For most of their career the Damned have gone 'under the radar', we don't get a lot of support from TV, radio and other media. It's only the fans who've kept us on the road over the years... nobody else. We'd like to say thanks to our Italian friends for inviting us back again!

 

 




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