Sizarr (Philipp Hülsenbeck)
Una calda new wave dalla fredda Germania: Philipp Hülsenbeck ci svela tutti i dettagli del nuovo album dei suoi Sizarr, astri nascenti del panorama indie europeo!
Articolo a cura di Riccardo Coppola - Pubblicata in data: 27/02/15

Ciao ragazzi, benvenuti sulle pagine di SpazioRock. State per pubblicare il vostro secondo album, "Nurture": vorreste farmi una breve presentazione di questo disco? Dal punto di vista puramente estetico, cosa simboleggia la sua inusuale copertina?

 

La copertina è stata dipinta da Fabian, basandosi su vecchi dipinti medici raffiguranti il corpo umano. Il titolo del disco, "Nurture", è stato per un po' un nome provvisorio, ma dopo un po' di tempo Fabian ha deciso che poteva essere una buona introduzione per i nostri testi.

 

Volendo fare un passo indietro: come nasce il nome Sizarr? Cosa significa?

 

Io e Marc abbiamo cominciato a fare musica insieme quando avevamo, rispettivamente, dodici e undici anni. Abbiamo suonato in una coverband per un po' di tempo. Nel 2009, abbiamo fondato i Sizarr con la formazione che abbiamo attualmente, e abbiamo cominciato a scrivere i nostri pezzi originali. C'era una lista di nomi tra cui scegliere, e sinceramente non ricordo a chi sia venuto in mente "Sizarr". In realtà, questo nome non significa nulla. E' proprio questo che ce l'ha fatto scegliere: il nostro primo obiettivo, nella ricerca del nostro nome, era qualcosa che non fosse associato a qualcos'altro. Qualcosa che fosse facilmente identificabile, che avresti trovato subito su google.

 

Di cosa parlate nei vostri testi? Quanto c'è, in essi, di personale o autobiografico?

 

I pezzi sono completamente autobiografici. Per lo più, sono esperienze e osservazioni di ciò che circonda Fabian, e di relazioni personali che lui ha vissuto quando abbiamo cominciato a lavorare all'album.

 

"Nurture" è anticipato dal singolo "Scooter Accident", per il quale avete realizzato anche un particolare videoclip. Pensate che questo brano sia particolarmente rappresentativo del vostro nuovo album?

 

Per noi, in realtà, non c'è una canzone che rappresenti l'intero disco: questo perché quando lavori su un album per quasi due interi anni, tutte le canzoni cominciano a sembrarti molto diverse, e alla fine fai fatica anche a vedere l'insieme di esse come un unicum. Ma non è una sensazione nuova per noi: l'abbiamo provata anche per il nostro esordio, anche se tutti ci hanno sempre detto che il disco sembrava particolarmente coeso e coerente. Non credo che "Scooter Accident" rappresenti parecchio il nuovo album, ma è senz'altro un ottimo ponte tra il primo album e il secondo.

 

In "Nurture" sono presenti rimandi a diverse correnti musicali, ma sembrano esserci richiami decisi, dal punto di vista melodico, agli anni '80. Quali sono le direzioni verso le quali avete voluto evolvere il vostro sound?

 

"Nurture" si è incamminato esattamente lungo la strada dove volevamo andasse quando abbiamo cominciato a scriverne le canzoni. Quando abbiamo lavorato al primo album, "Psycho Boy Happy", eravamo così euforici che cercavamo di combinare tutte le nostre influenze, in ogni singola canzone. Quando lo ascoltiamo adesso, ci sembra un po' sovraccarico in più di un frangente. Per il nostro secondo album volevamo alleggerire un po' il nostro sound. La linea guida per il nuovo album era provare a suonare come dovrebbe suonare una band di tre elementi.

 

Avete mai pensato di scrivere dei testi (o parte di essi) nella vostra lingua madre?

 

Ci sono alcune parole in tedesco in Baggage Man come einsamkeit (solitudine) e zweisamkeit (compagnia), che Fabian ha lasciato com'erano quando ha tradotto i testi -che scrive sempre, inizialmente, in tedesco- in inglese: spesso capita che non ci sono traduzioni buone. E einsamkeit/zweisamkeit è anche un bel gioco di parole.

 

 

sizarritw01
 

 

Quali sono le vostre principali ispirazioni, che vi hanno formato come ascoltatori prima ancora che musicisti?

 

Non abbiamo mai seguito uno stile preciso in quello che facciamo. Da un lato, questo ci dà la libertà di fare tutto quello che vogliamo, dall'altro rende difficile trovare un modo per combinare le nostre aspettative. Abbiamo sempre ascoltato una grande quantità di stili musicali differenti, e i nostri ascolti cambiano continuamente. Abbiamo cominciato a scrivere le canzoni del nuovo album in una fase in cui ascoltavamo tantissimo i Police, Kate Bush e altra roba degli anni '80. Ma tutto sommato è un periodo che è durato soltanto cinque settimane, in un processo di più di due anni, quindi magari qualche altro ascoltatore potrà sentire suggestioni differenti nell'album.

 

Se doveste descrivere la vostra musica utilizzando una sola parola, quale scegliereste?

 

Bellezza (probabilmente perché suona bene in italiano).

 

Siete una band molto giovane, che ha esordito appena due anni fa con "Psycho Boy Happy": come sono stati questi primi anni nel mondo della musica? Cosa è cambiato?

 

A differenza del primo album, in cui abbiamo fatto di tutto per non sembrare tedeschi, oggi abbiamo trovato tante cose per le quali si può essere orgogliosi di essere tedeschi, e la musica rispecchia questa nostra attitudine. Abbiamo sempre un approccio internazionale, ma essere tedeschi, ed essere cresciuti qui, ha indubbiamente avuto il suo impatto: mischiare anche questa influenza con le altre è stato molto interessante e stimolante per noi.

 

Lo scorso luglio avete fatto la vostra prima apparizione in Italia, in apertura agli Editors. Come vi è parsa l'accoglienza del pubblico italiano (che, ricordiamo, vi accoglierà nuovamente, e questa volta per un tour tutto vostro, i primi di aprile)?

 

Abbiamo suonato come supporting act degli Editors a Milano e Roma, ed è stato stupendo! Siamo spesso venuti in Italia per le vacanze, e io ho lavorato in un negozio di cibi tipici italiani nella mia città natale, per cui l'Italia, e il cibo italiano, sono due cose che ci sono sempre piaciute tanto. A questo si è aggiunto il pubblico italiano, che è stato davvero speciale. La gente ci è sembrata molto aperta, e molti ragazzi ci hanno scritto dopo i concerti, e ci hanno mandato loro foto e video. Siamo molto felici di poter tornare a Milano ad aprile, e di suonare il primo nostro live in Italia.

 

Questa era l'ultima domanda. Vorresti lasciare un messaggio per i nostri lettori?

 

Cari lettori, saremo a Milano il prossimo 2 aprile, suoneremo per voi al Biko. Suoneremo alcune delle nostre nuove canzoni, qualcosa del nostro esordio e porteremo, sicuramente, il nostro nuovo album "Nurture" con noi. Speriamo di potervi vedere tutti lì, e che possiate accoglierci con la vostra proverbiale gentilezza! Vi auguriamo il meglio che c'è dalla fredda Germania.




Intervista
Anette Olzon: Anette Olzon

Speciale
L'angolo oscuro #31

Speciale
Il "Black Album" 30 anni dopo

Speciale
Blood Sugar Sex Magik: il diario della perdizione

Speciale
1991: la rivoluzione del grunge

Speciale
VOLA - Live From The Pool