Dente (Dente)
Il 30 dicembre è uscito il nuovo singolo di Dente, "La Settimana Enigmatica", tratto dal suo ultimo cd, “Io Tra Di Noi”, uno dei dischi più attesi della nuova stagione discografica italiana. Ormai affermato sia  tra la critica più attenta (finalista al Premio Tenco 2009 e invitato alla Rassegna della Canzone d'autore organizzata del Club Tenco lo stesso anno) così come presso il pubblico più vasto, il cantautore emiliano è tornato con un lavoro convincente che lo conferma tra i più interessanti della sua generazione.
Articolo a cura di Giorgio Zito - Pubblicata in data: 03/01/12
C'era davvero molta attesa per questo disco, sia tra gli ascoltatori che tra i critici. Tu hai sentito questa pressione mentre lo registravi oppure sei riuscito a lavorare con le la stessa tranquillità con cui hai registrato quelli precedenti?

Si, la sentivo perché era abbastanza evidente, ho però cercato di dimenticarmene, di starmene un po' da solo, isolato, per dimenticarmi che stavo scrivendo per un disco, cosa che non mi piace mai pensare. Solitamente scrivo le canzoni e poi quando ne ho abbastanza faccio un disco. Questa volta sapevo che il disco era molto atteso, e che molta gente l'avrebbe sentito e giudicato, ma ho cercato di dimenticarmi di queste cose mentre lo scrivevo.

Il titolo che hai scelto è apparentemente semplice ma anche significativo, oltre ad essere una citazione importante. Cosa si nasconde dietro queste tre parole?


Ovviamente deriva da una bellissima canzone di Aznavour, “Ed Io Tra Di Voi”. Una mattina pensando a quella canzone ne ho rielaborato il testo e l'ho fatta diventare un paradosso, e già il fatto che fosse un paradosso mi piaceva. E poi credo che stesse ad indicare abbastanza bene tutto ciò che stava dentro il disco, questo “io” che in realtà fa parte anche del “noi”, e quindi è un po' sdoppiato ma anche no, incasinato.

Hai parlato del paradosso. E in effetti, una delle cose che risulta evidente dai testi di questo disco, è che ti piace molto giocare con la lingua italiana (titoli quali “La Settimana Enigmatica” o “Giudizio Universatile” lo evidenziamo molto bene). Quanto nei tuoi testi c'è di voglia di raccontare delle storie, e quanto invece di voglia di usare le parola solo per il piacere di giocarci?

Sicuramente le mie canzoni nascono tutte da uno sfogo, da un bisogno, più che da un desiderio, di esprimere delle cose, che magari non riesco a dire a voce, e che non voglio tenermi dentro. Fortunatamente è uno sfogo abbastanza pacifico. Poi ovviamente mi piace molto giocare con la lingua italiana, e di giochi di parole nelle mie canzoni ce ne sono sempre stati. Questa volta credo che siano un po' più nascosti, quasi enigmatici, anche se rimaniamo sempre ad un livello di ludo linguistica, perché l'enigmistica è una cosa molto seria e complicata. La questione dei giochi di parole in questo disco è comunque meno superficiale, è un disco che ha bisogno forse di più di un ascolto per essere messo a fuoco.

Che siano storie tue personali o inventate, quelle che racconti sono comunque tutte storie che parlano d'amore. E' questo il tema centrale del tuo lavoro?

Sì, ovviamente sì, perché è quello che riesce a muovermi le corde della scrittura. Sono pochi gli altri argomenti che ci riescono, e quindi è questo quello su cui mi concentro. Riesco a sentire il desiderio di scrivere solamente quando ho quelle cose da dire.

Dodici canzoni che parlano d'amore, ma in tutto il disco la parola amore ricorre una sola volta. E' una scelta voluta o non ci avevi neanche fatto caso?

No, non ci avevo fatto caso, e questo penso che sia un bene.

Il disco è uscito, a novembre è iniziato un tour molto fitto, che proseguirà asnche per il 2012. Chi ti accompagna in questo tour e come è stata costruita la scalette dei concerti?


Mi accompagnano i miei fidi musicisti con i quali ho suonato anche nel tour precedente e con i quali ho arrangiato e registrato quest'ultimo disco. La scaletta è  composta ovviamente dai pezzi del disco nuovo, non tutti, e un po' di brani della produzione degli ultimi anni, da tutti i cinque dischi, riarrangiati per allinearli ai pezzi nuovi, oltre ad una canzone mai eseguita.


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