Municipal Waste (Ryan Waste)
Esce oggi il nuovo album dei Municipal Waste: "Slime And Punishment". Ne abbiamo parlato con il chitarrista Ryan Waste che ci ha anche "deliziato" con un singolare aneddoto che contribuirà a divertire i fan in attesa del loro ritorno in Italia ormai dato per certo durante il prossimo tour europeo.
Articolo a cura di Mattia Schiavone - Pubblicata in data: 22/06/17

Si ringrazia Matteo Poli per la collaborazione

 

Ciao Ryan! Benvenuto su SpazioRock! Dopo 5 anni di attesa il vostro nuovo album "Slime And Punishment" ha premiato i fan con un altro lavoro in pieno stile Municipal Waste. È cambiato qualcosa nel processo di songwriting rispetto ai lavori precedenti?

 

Ci abbiamo messo molto in effetti perché all'inizio avevano un po' di canzoni ma poi le abbiamo eliminate. Quando ci siamo messi a scrivere eravamo reduci da un lungo tour e non credo che l'ispirazione fosse lì ad aspettarci in quel momento. Quindi abbiamo deciso di prenderci una pausa ed aspettare un po' prima di iniziare a scrivere dei riff e poi le canzoni vere e proprie. Credo che aver dilatato i tempi abbia fatto bene all'album.

 

Avete registrato questo album da soli, giusto?

 

Sì, all'inizio abbiamo registrato un po' a casa mia e un po' a Richmond e ci siamo trovati molto bene. Poi ci siamo spostati a Hollywood e ci siamo incontrati con il produttore che ha anche mixato l'album alla fine. Quindi sì, abbiamo registrato da soli e alla fine abbiamo sistemato il tutto con lui.

 

È la prima volta che registrate autonomamente o l'avevate già fatto in passato?

 

In passato ci era già capitato di registrare da soli demo o anche album, quindi ormai siamo abituati. Ritengo che sia una buona cosa avere questo spazio per noi.

 

A proposito dei nuovi brani, ce n'è qualcuno che preferisci per qualche motivo particolare?

 

Mi piace molto la title-track, "Slime And Punishment", perché l'abbiamo suonata dal vivo per un anno e il pubblico la adora anche senza conoscerla. Sarà divertente suonare anche le altre canzoni. In tour di solito ci piace proporre le nuove canzoni un po' alla volta per vedere anche la reazioni dei fan, se piacciono molto o meno. Vedremo come andrà nel prossimo, non vedo l'ora!

 

Avete già programmato alcune date in America, ma verrete anche in Europa e in Italia?

 

Sì, per ora non abbiamo ancora annunciato nulla in Europa e il programma prevede solo questo lungo tour negli Stati Uniti, ma prossimamente annunceremo anche le date europee. Sicuramente ci sarà anche l'Italia, amiamo suonare lì, non vi lasceremmo mai fuori da un tour!

 

ryanwaste 

 

I vostri concerti sono assolutamente folli. Qual è la cosa più assurda che ti è capitata sul palco?

 

Una volta abbiamo suonato a Philadelphia in una chiesa. Sembra strano, ma non era una chiesa normale, era più un luogo di ritrovo e di recupero per tossicodipendenti. Io avevo bevuto tutto il giorno, birre, shots, ho mischiato qualsiasi cosa e mangiato dei sandwich... poi sul palco ho fatto un bel discorso prima di suonare "Terror Shark". Quando è partita la canzone sono saltato in mezzo al pubblico e, tornato alla mia postazione, ho iniziato a vomitare ovunque. La cosa bella è che intanto continuavo a suonare e ho riempito di vomito me, la mia chitarra e anche qualcuno in prima fila. Tra l'altro era nero e puzzava tantissimo, sembrava quasi la scena di "Stand By Me" in cui iniziano a vomitare tutti. Dopo dovevano suonare altre band e ho lasciato il palco in quelle condizioni. Però almeno sono riuscito a continuare a suonare tutta la canzone [ride, ndr].

 

Ascoltando i vostri ultimi album sembra che siano rivolti più al thrash che al punk. Sei d'accordo?

 

In realtà non pensiamo molto a queste cose, scriviamo e suoniamo quello che ci viene naturale. Non facciamo discorsi tipo "Ok, adesso facciamo qualcosa di metal". Da sempre mixiamo hardcore punk e speed metal ma non cerchiamo mai di far prevalere una cosa sull'altra. Forse questo album può sembrare più metal perché ci sono due chitarre e anche diversi assoli e dei breakdown tipicamente metal. Mi piace fare queste cose perché sono decisamente un fan di quel genere di musica.

 

Un sacco di ragazzi hanno iniziato ad ascoltare thrash metal grazie al vostro "revival" nato all'inizio degli anni 2000. Avresti mai immaginato una cosa simile quando avete iniziato a suonare?

 

Quando abbiamo iniziato non pensavamo a fare un revival, suonavamo semplicemente quello con cui siamo cresciuti. Vero è che all'inizio degli anni 2000 non c'era quasi nessuno che faceva questo genere e successivamente sono nate diverse band simili ma tante non sono riuscite a continuare. Quindi credo che per noi sia anche un motivo di orgoglio essere ancora qui dopo 17 anni.

 

Il titolo del vostro primo album è chiaramente ispirato a "Kill ‘em All" dei Metallica. Qual è il tuo rapporto con la loro musica e con tutte le band thrash e punk storiche?

 

Dei Metallica adoro soprattutto il periodo con Cliff Burton, quei tre dischi sono favolosi. Successivamente li ho un po' persi di vista ma in ogni caso hanno fatto grandi cose. Hanno praticamente creato il thrash in America basandosi sul primo heavy metal inglese. Il disco loro che preferisco è proprio "Kill ‘em All", è inarrestabile.

 

Questa era l'ultima domanda, grazie mille per il tempo che ci hai concesso! Vuoi lasciare un messaggio ai fan italiani?

 

Amiamo l'Italia, il vostro cibo e le vostre donne. Siete davvero appassionati di musica, torneremo sicuramente presto a suonare da voi!




Intervista
Anette Olzon: Anette Olzon

Speciale
L'angolo oscuro #31

Speciale
Il "Black Album" 30 anni dopo

Speciale
Blood Sugar Sex Magik: il diario della perdizione

Speciale
1991: la rivoluzione del grunge

Speciale
VOLA - Live From The Pool