James Blunt (James Blunt)
James Blunt torna a calcare il palcoscenico della condivisione con sincerità e ottimismo.
Articolo a cura di Francesco De Sandre - Pubblicata in data: 21/10/13

“This world is getting colder
Strangers passing by
No one offers you a shoulder
No one looks you in the eye”

 

“Adesso vi racconto una storia. Quest’estate eravamo nel Wyoming, tra Nebraska, Colorado, Utah ed Idaho. Tutta la troupe al nostro seguito: l’obiettivo era quello di registrare il videoclip del primo singolo del nuovo disco, e i lavori procedevano velocemente, dato che nel video compaio io che percorro le lunghe strade nel deserto americano in sella alla mia moto. E pure senza casco, dato che in questo stato è fortunatamente consentito. Durante questo viaggio ho incontrato molte persone e con piacere mi sono fermato a scambiare qualche parola in allegria. Mentre effettuavamo delle riprese, improvvisamente dei signori ben vestiti escono da un locale rimproverandoci e chiedendo silenzio, in quanto all’interno era in atto il festeggiamento di un matrimonio. A quel punto, interrotti i lavori, siamo entrati per scusarci e ho colto l’occasione per prendere la chitarra e suonare qualche canzone per gli sposi, cha mi hanno immediatamente riconosciuto: la giornata è terminata attorno ad un falò, festeggianti e troupe celebravano gli sposi, ed abbiamo deciso di riprendere ogni scena di quella festa. Il video è un racconto del viaggio e dell’esperienza, solo ciò che abbiamo vissuto in quegli attimi on the road”.

 

C’è la pop star da quasi 20 milioni di dischi venduti, ville ad Ibiza, moto italiane, atteggiamento pacatamente spavaldo, sguardo beffardo e glaciale. E poi c’è James Blunt, che è tutto questo, con l’aggiunta di espressioni verbali trasmesse come poesie intantanee, racconti di vita che si rincorrono in canzoni sincere e similitudini autobiografiche che introducono canzoni molto analitiche e riflessive.

 

“Your mouth is a revolver,
Firing bullets in the sky.
Your love is like a soldier,
Loyal 'til you die.”   

 

http://i2.cdnds.net/13/33/618x618/james-blunt-moon-landing-album-artwork.jpegLa nascita del video di “Bonfire Heart” è qualcosa di davvero semplice ed immediato. È con questo atteggiamento che James racconta il suo ultimo disco, “Moon Landing”, in uscita in Italia il 22 Ottobre: “Ho suonato personalmente quasi tutti gli strumenti. Mi sono riscoperto artefice della mia produzione”. Con rinnovato carisma, il cantautore spiega quanto personale ed intenso, nel bene e nel male, sia divenuto il processo di stesura dei nuovi testi. E non mancano ovviamente, sia di brano in brano, sia nel raccontare le proprie aspettative, riferimenti agli anni passati nell’esercito, che lo hanno segnato per tutta l’esistenza: “Nella vita purtroppo può sempre andare peggio, puoi ritrovarti arrabbiato con te stesso per una giornata finita male e poi ricevere una telefonata in cui ti comunicano che un tuo amico, in terra di guerra, ha appena perso una gamba”. È in queste situazioni che, in un allunaggio dolce e maestoso, interviene la musica, l’entità benefica che ognuno vive a modo suo. James, che durante la guerra in Kosovo suonava la chitarra nei pochi momenti in cui gli era permesso, definisce il suo ultimo disco con decisione e franchezza: “Sono diventato subito famoso grazie all’enorme successo del primo album “Back To Bedlam” – tutti hanno ben presente le meravigliose hit “Goodbye My Lover” e “You’re Beautiful” – tanto che non ho quasi avuto tempo di sperimentare e ragionare sull’essenza della mia musica. In “Moon Landing” ho deciso di dedicare a me stesso tutto lo spazio, di personalizzare totalmente la registazione, trovando le dimensioni per la semplicità che cercavo”. Ecco quindi che, come i ridenti incontri con turisti o semplici residenti lungo le routes americane, il Pop classico che per antonomasia è diventato il sound alla Blunt, incontra il Folk radicato profondamente nelle origini dell’artista.

 

http://www.catalogs.com/info/bestof/wp-content/uploads/2010/10/blunt.jpgOltre alla chiaroscura esperienza militare, che non avrà sviluppi politici in futuro in quanto è lo stesso Blunt a dichiarare che alla politica, un “caos di interessi e potere”, preferisce la musica e “l’eguaglianza che essa trasmette”, in “Moon Landing” vi sono chiari riferimenti a coloro che circondano la star nei momenti in cui non è impegnato per lavoro: la famiglia e gli amici. La dedica diretta, tra denuncia e carezza acustica, va a Whitney Houston nel brano “Miss America”, ma anche ad Amy Winehouse e a tutte le vittime del sistema scandalistico che collassa contro alla vita delle star, fino a spegnerle. Il disco, che preannuncia un tour mondiale tra le cui tappe è previsto un appuntamento italiano (18 Marzo 2014, Mediolanum Forum di Assago alle porte di Milano), è un gesto di condivisione tra il cantautore che ritrova la propria dimensione e traccia quindi un nuovo punto di partenza che voleva raggiungere da diversi anni, ma che la fama gli ha impedito di raggiungere, e tutti coloro che sanno di perdersi nel vortice della modernità, della società e dell’illusione della felicità eterna. Un disco semplice e onesto che, con un tocco di eleganza puramente british, permette di riscoprire i cardini del rapporto tra persone in un sorriso.

 

“People like us, we don’t
Need that much, just someone that starts,
Starts the spark in our bonfire hearts”

 

Io sto sul palco non per elevarmi, ma solo perchè non sono molto alto”. James Blunt




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