Hardcore Superstar (Jocke Berg)
Poche ore prima dello show degli Hardcore Superstar al Live Club di Trezzo, abbiamo avuto il piacere di scambiare due chiacchiere con Jocke, che ci ha raccontato in breve la vita della band in questo momento.
Articolo a cura di Giulia Franceschini - Pubblicata in data: 31/10/15

Domande a cura di Francesco De Sandre.

 

Ciao Jocke, è un piacere parlare con te. Come vanno le cose? Come sta procedendo il tour?

 

Sta andando alla grande. Era da un bel po' che volevamo farlo, e finalmente siamo tornati a suonare live. Saremo anche negli States a febbraio.

 

Il vostro ultimo album è uscito da qualche mese ormai. Il pubblico è riuscito ad entrare in confidenza con le nuove canzoni? Riuscite a creare la stessa sintonia durante i concerti sia con le vecchie canzoni che con i brani di HCSS?

 

Sì, riusciamo assolutamente. Sai, quando l'album è uscito la reazione per il 50% è stata "Che cazzo è?" e l'altro 50% invece ne era entusiasta. Le nuove canzoni si sono adattate al set, il pubblico è davvero preso adesso, questa è una grande cosa per noi.

 

La vostra band è una delle poche band sleaze che ancora continua a fare tantissimi concerti e a pubblicare nuovo materiale. Pensi che stiamo vivendo una sorta di revival del glam metal?

 

Non penso che si tratti di un picco di interesse in questo momento ma penso che stia un po' tornando come genere, quindi spero che tra qualche anno ci sia un nuovo vero interesse per questo.

 

Com'è cambiato il vostro pubblico rispetto ai vostri inizi?

 

È invecchiato. È divertente perchè la prima volta che siamo venuti in Italia era circa 15 anni fa, e oggi verranno al concerto con i loro figli.

 

Quindi avete decisamente una nuova giovane leva di fan.

 

Sì, decisamente.

 

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La vita in tour dev'essere sicuramente divertente, ma a volte anche stressante.

 

È stressante essere lontani dalla famiglia e questo genere di cose. Finché questo tipo di vita ci diverte così tanto dobbiamo continuare a farlo. Ovviamente è per gran parte divertente.

 

Qual è la cosa ti manca di più di casa?

 

I miei figli e mia moglie. Ho tre figli. Mi mancano molto. Ma sai, oggi abbiamo queste cose tipo Facetime, è più semplice.

 

Possiamo dire che HCSS sia l'album più cupo della vostra discografia per quanto riguarda sound e testi? Che concetti cercate di trasmettere?

 

Sì per adesso è l'album più cupo. Tre pezzi arrivano dagli anni 90. Li abbiamo presi e riscritti, riarrangiati, abbiamo costruito delle canzoni nuove intorno a queste per renderle più attuali. Non penso che ci siano particolari concetti da trasmettere, ma hai ragione quando dici che questo è l'album più cupo.

 

Qual è il momento in cui vi sentite più in sintonia con il vostro pubblico durante i concerti?

 

Direi tutto lo show. Cerco di non lasciar mai andare il pubblico. Quando salgo sul palco "siete miei". Bisogna far sentire il pubblico parte dello show.

 

Non è la prima volta che suonate in Italia. C'è già un bel gruppo di fan là fuori che vi aspetta. Che cosa vi aspettate da questa serata?

 

Sarà grandiosa, spero. Spaccheremo stasera.




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