Against The Current (Against The Current)
A pochissimi giorni dell'uscita del loro debut album, gli Against The Current, giovanissima band americana, ci raccontano "In Our Bones" e la storia di come questi tre ragazzi hanno scalato "contro corrente" la via del successo. 
Articolo a cura di Cristina Cannata - Pubblicata in data: 16/05/16
Ciao Ragazzi! Benvenuti su Spaziorock! Come state? Ho sentito che è la prima volta per voi in Italia, a Milano...

Ciao! Stiamo benissimo, grazie. Sì, è la nostra prima volta nel vostro paese, siamo molto emozionati ed entusiasti . 

"In Our Bones" è il vostro primo album, che uscirà il 20 maggio. Come vi sentite? Che aspettative avete?

Sì, siamo superentusiasti per questa uscita. Onestamente, non sappiamo proprio che aspettarci, visto che non abbiamo mai fatto un album e questo è il nostro primo in assoluto. Abbiamo pubblicato solo EP, e anche il modo in cui abbiamo rilasciato questi EP è stato per lo più casuale e nettamente diverso da questa ultima impresa. Come sai, ci sono dei processi di uscita diversi tra album e EP, in generale; ad esempio la promozione è sicuramente diversa. Quello dell'album è un processo che ancora non conosciamo,quindi sarà entusiasmante vedere come funziona.

Non ho mai conosciuto una band che fosse diventata famosa prima dell'uscita di un loro disco. E' abbastanza insolito. In un certo senso, vi sentite privilegiati di aver raggiunto il successo senza un album alle spalle?

Sì. Nel senso, sicuramente siamo diventati famosi in un modo abbastanza insolito e strano. Abbiamo già fatto un tour in giro per il mondo, e sappiamo che è una cosa eccezionale. Siamo stati davvero fortunati per questo. E' certamente superstrano pensare che noi siamo riusciti a fare tutto quello che abbiamo fatto, tour compreso, senza aver ancora rilasciato nemmeno un album, e anche adesso che, stiamo facendo il secondo nostro tour in Europa, ancora non abbiamo un disco! E' abbastanza pazzesco se ci pensi, ma è davvero figo. 
 
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Puoi dirmi qualcosa di più riguardo il sound di questo vostro primo album? Ci saranno delle differenze particolari rispetto ai vostri lavori precedenti? 
 
Potremmo dire tranquillamente che "In Our Bones", a livello di sound, è una continuazione naturale dei nostri lavori precedenti, in particolare del nostro ultimo EP "Gravity". Anzi.. un'evoluzione logica e naturale. Semplicemente cerchi sempre di esplorare e di andare sempre più avanti.

Com'è stato il processo di regitrazione? Vi siete divisi il lavoro tra voi, magari qualcuno ha curato di più il sound, qualcun altro i testi... o avete fatto tutto insieme?
 
Sì, ci siamo divisi un po' il lavoro. Tutti i testi sono scritti da Chrissy ad esempio. Comunque possiamo tranquillamente dire che ogni canzone viene da noi tre, c'è una naturale collaborazione tar di noi. Chi fa qualcosa, la condivide con gli altri. Nessuno si occupa davvero solo e unicamente di una cosa specifica. Se c'è un'idea, se c'è qualcosa che si vuole sperimentare, lo si fa tutti insieme. C'è una certa liberta in generale. 
 

Spiegatemi un po' il vostro nome, Against The Current. Chi l'ha scelto?
 
Deriva da "Il Grande Gasby", il libro. Ha un forte significato per noi perchè tutto quello che abbiamo fatto da quando siamo nati come band è stato "contro corrente". Non abbiamo seguito alcun percorso predefinto. Siamo partiti da Youtube con video, cover.. e questa cosa è molto diversa dall'essere una band in senso stretto, ossia una band che crea da sè la sua musica. Quello quello che abbiamo fatto e abbiamo ottenuto è stato contro quello che normalmente dovrebbe essere, contro quello che normalmente avresti dovuto fare per diventare una band. E adesso ci sono dei meccanismi diversi dalla norma che si applicano a noi come una naturalissima evoluzione, ma che in realtà non è tanto naturale. Semplicemente, siamo contro corrente.

Il 2015 è stato un anno molto importante per voi, pieno di successi e di soddisfazioni. E continuate ad avanzare nella vostra scalata verso il successo molto molto veloci. Come vedete il vostro futuro? Siete molto giovani, che cosa vi aspettate da questa onda che vi sta travolgendo?
 
Quel che sentiamo, è che questo sia solo l'inizio. Tutto ciò che abbiamo fatto finora è stato una specie di riscaldamento, le vere sfide iniziano adesso. Ora è l'inizio di tutto. Ovviamente, speriamo di avere una lunga carriera nel mondo della musica e dello show, ci piacerebbe. Vogliamo lavorare su ciò che abbiamo costruito. Vogliamo mantenere e crescere la relazione che abbiamo creato con i fan, perchè loro sono una parte importante per noi. 

Qual è la vostra relazione con i fan?
 
Davvero grandiosa. Abbiamo dei fan fantastici. Spendiamo parte delle nostre giornate a parlare con loro, a rispondere a loro, a cercare di conoscerli personalmente. Vengono ai nostri show, ci seguono in tour. Penso di poter dire che abbiamo una relazione davvero stretta con loro, ed è quello che vogliamo. Non potremmo pensare a una relazione distante, a qualcosa che ci possa separare da loro. 

Pensate che qualcosa cambierà nel vostro modo di fare musica nel futuro? Intendo, siete giovani, magari ad un certo punto scoprite che a livello di sound c'è qualcosa che vi piace di più...
 
Beh, personalmente credo che il sound cambi sempre, cresca insieme a noi. Già guardando a questo ultimo lavoro e comparandolo con gli altri precedenti, vediamo che siamo cresciuti, avvertiamo degli elementi diversi. Tutto cambia e in una band è naturale che anche il sound si evolva. E credo che la crescita sia fondamentale se vuoi fare qualcosa di bello. 
 
"Running With The Wild Thing" è il primo estratto del vostro album. C'è una ragione particolare dietro la scelta di questo pezzo?
 
Sì, c'è una ragione. Abbiamo cercato di capire quale canzone sarebbe potuta essere la migliore per seguire l'idea di "Outsiders", e questa è stata una scelta logica. Come se fosse stata un
 
C'è qualche musicista rock con cui vorreste lavorare? 
 
Direi Jared Leto, dei Thirty Seconds To Mars. Lui è una macchina, è sempre impegnato in tantissime cose, in tantissimi settori differenti, dalla musica al cinema. Fa tutto. E' davvero pazzesco, è sempre invischiato in cose nuove. 
 
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Qual è il ruolo che i social media hanno giocato nel successo della vostra band? Parte del vostro successo è da attribuire a Youtube... Pensate che avreste avuto lo stesso successo 10 anni fa e, secondo voi, questo tipo di successo ha creato una sorta di "pregiudizio" verso di voi?
 
Uhm, sai.. siamo stati davvero fortunati quando abbiamo iniziato a fare video su Youtube perchè non avevamo davvero alcun tipo di aspettativa...Non avevamo alcun tipo di obiettivo particolare se non far sì che la gente potesse ascoltare le nostre canzoni, quello che facevamo. Siamo stati davvero fortunati nel far interessare la gente a noi, la gente ha poi iniziato a parlare e questo ci ha fatto esplodere. Siamo stati davvero fortunati ad aver avuto questo tipo di successo perchè adesso noi siamo in grado di fare per la seconda volta un tour in giro per il mondo, siamo stati in Asia, Europa, Gran Bretagna... che se ci pensi è una cosa pazzesca, perchè noi non abbiamo un album! Siamo fortunati e grati per questo e credo che 10 anni fa le cose non sarebbero andate in questo modo..
 
Pensi che i social media possano aiutare gli artisti ad avere più successo?
 
Si, sicuramente. E' un modo per connettere ogni angolo dell'universo istantaneamente e se ci pensi, è una cosa pazzesca. E' un mezzo potentissimo. E' una cosa completamente diversa da quello che esisteva prima, da altri mezzi di comunicazione precedenti. Sai, prima dei social media, c'era altro, c'erano le radio per esempio.. e sì, le radio sono importanti anche adesso, ma la radio è una cosa diversa. Le radio sono diverse da paese a paese, mentre Twitter è Twitter ovunque tu sia. Tu invii un twitt e questo arriva a chiunque nel mondo, in ogni paese: lo puoi vedere in Italia, in Usa, in Giappone. Ed è pazzesco. E' una onda che tu puoi cavalcare per diffondere la tua musica, le tue informazioni nel mondo in un secondo..

E non pensi che questo potrebbe essere anche una cosa negativa? Nel senso, una specie di arma a doppio taglio. Se fai qualcosa di buono e si diffonde velocemente allora è ok, ma se al contrario fai una cavolata?
 
Sì anche, è uno degli effetti collaterali di questa potenza. Se fai qualcosa di brutto, chiunque può venire a saperlo in un secondo. Ovviamente ci sono i lati negativi del web, informazioni false, la mancanza di privacy e tutto quel che sappiamo, ma dobbiamo considerare la cosa in un'ottica positiva ed essere bravi a gestirla. Devi imparare a gestire la cosa, essere intelligente e soprattutto prestarci tanta tanta attenzione. Il web può elevarti ad un livello altissimo di successo, come può scaraventarti al suolo e farti calpestare dal mondo. Però ecco, questa cosa dipende da te, da quanto sei bravo a gestire la cosa. 
 
 
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Il mondo della musica è un mondo difficile, soprattutto per le giovani band e i giovani artisti. Avete qualche consiglio per le giovani band come voi che vogliono inserirsi e sopravvivere in questo mondo?
 
Restate voi stessi: siate genuini e non cercate di imitare altri. Perchè state imitando qualcosa che già esiste. Se imiti qualcosa che già esiste, non puoi dare alle persone qualcosa di nuovo, perchè loro possono tranquillamente prenderlo da altre persone. Inoltre imparate a resistere: la gente parlerà e parlerà di voi, dicendo di tutto e di più, anche cose cattive e strane sul tuo conto. Devi imparare a respirare e capire come affrontare le persone con cui devi rapportarti. Le persone ti faranno dei commenti costruttivi, ma anche distruttivi, devi imparare a capirli entrambi. 
 
Quali sono le vostre fonti di ispirazioni principali?
 
In realtà, le fonti di ispirazione possono essere tutto. La maggior parte deriva dalla musica, ma potenzialmente qualunque cosa potrebbe ispirarti un'idea, un'azione. 

Questa è l'ultima. Parliamo del tour: siete in tour adesso, pensate di farne un altro in supporto di In Our Bones?
 
Sì, ci sarà un grande tour. E speriamo di tornare in Italia!

Benissimo ragazzi, grazie del vostro tempo. Volete lasciare un messaggio ai vostri fan e ai nostri lettori?
 
Grazie a voi! E grazie a tutti i nostri fan: se siamo arrivati in Italia è anche e soprattutto grazie a voi e al vostro supporto. Siamo veramenti entusiasti di essere qui e di suonare qui. Speriamo che il nostro album vi possa piacere! 




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