Destruction (Marcel "Schmier" Schirmer)
Lo scorso dicembre SpazioRock ha avuto modo di passare qualche minuto in compagnia di Schmier, il frontman dei thrasher Destruction. Ecco qualche retroscena sulla band e l'occasione adatta per scoprire cosa i Nostri hanno in serbo per i fan nel prossimo futuro!
Articolo a cura di Eleonora Muzzi - Pubblicata in data: 05/02/12
Benvenuti in Italia! Allora, come sta andando il tour?

Sta andando molto bene, l'atmosfera è grandiosa, ci sono alcune band davvero forti tutte insieme. Gli spettacoli sono pieni di gente.

Avete rilasciato il nuovo album, "Day Of Reckoning", all'inizio di quest'anno. Nel marzo scorso, se non sbaglio.

Sì, lo scorso marzo.

È stato davvero un album "back-to-the-roots", i fan lo hanno apprezzato?

Sì, le reazioni sono state molto buone. In realtà abbiamo ricevuto le critiche migliori dai tempi di "Antichrist". La gente ha apprezzato tutti i marchi di fabbrica dei Destruction l'attitudine thrash, il suono così simile a quello originale. L'ultimo album era stato un po' diverso, quindi è stato bello sentire che la gente ha apprezzato tanto. Bisogna cambiare un po' direzione prima di far ritorno alle origini, ma siamo sempre stati una band thrash.

Sì, c'è questo atteggiamento punk, questo lato hardcore, quindi non vedo l'ora di sentire le canzoni dal vivo! Vi ho visto al Metalcamp nel 2009 e mi avete impressionato.


Non è la serata giusta, stasera! Si tratta di classici del thrash! Ma torneremo con dei nuovi brani. Il prossimo album sarà piuttosto brutale. Abbiamo un nuovo batterista che è in grado di suonare esattamente tutte le cose che vogliamo. Vedrai stasera.

Quindi, state già lavorando ad un nuovo album?


Stiamo scrivendo nuove canzoni e il prossimo anno abbiamo intenzione di tornare in studio. Verso la fine dell'estate credo.

I fan saranno contenti di sentirlo!

Sì, fondamentalmente facciamo album ogni due anni. Quest'anno stiamo facendo solo spettacoli dal vivo, preferiamo stare a casa per scrivere nuovo materiale.

Ciò che mi colpisce della vostra band sono i testi. Di solito sono molto arrabbiati, molto thrash, come negli anni '80 ... Come fai a scriverli ancora così?

È facile, basta guardare la politica e i politici! Guardo cosa succede intorno a me, viaggiando molto, così vedo molte cose che poi riporto nei testi. Anche nei paesi del Terzo Mondo, si parla di un sacco di gente. Guardo i problemi in Germania e anche quello che sta succedendo qui in Italia.

È una delle differenze maggiori rispetto al thrash metal statunitense...

Abbiamo sempre avuto un'influenza punk all'interno della band e vogliamo tenercela stretta, vogliamo raccontare di quello che sta succedendo nel mondo, di ciò che vediamo. Stiamo combattendo contro la stessa merda in tutto il mondo. I nostri testi mantengono i fan uniti e danno loro speranza.

destruction_intervista_2012_02Avete mai pensato di fare un "Three Kings Tour", come il Big4, ma in compagnia di Sodom, Kreator e Destruction?

Sì, certo! In realtà ne stiamo parlando da qualche anno. L'abbiamo fatto qualche anno fa, ma pensiamo che ora sia il momento giusto, visto che siamo vicino all'anniversario di "30 anni di thrash metal tedesco". Non tocca decidere solo a noi, ma anche ai Sodom e ai Kreator. Tutto questo accadrà l'anno prossimo o nel 2013.

Qualcosa del genere è successo a Metalcamp nel 2009, quando Destruction, Kreator e Sodom hanno suonato nel corso dello stesso festival, ma in giorni diversi! Ricordo che la gente avrebbe veramente voluto vedere un “Three Kings Tour”...

Sì, a tutti piacerebbe vedere un tour del genere, non importa se è in Indonesia, o in Brasile o in Australia. Credo che questo sia il momento giusto, speriamo di riuscire ad organizzarci presto. Ci sto lottando!
 
Come come è cambiato il mondo dello spettacolo in questi 30 anni?

Ovviamente molte cose sono cambiate nel business, ma anche cercando di imparare dai propri errori, si cerca di trovare l'etichetta che risponda meglio alle proprie esigenze. Naturalmente il problema è il download, è difficile fare soldi con le vendite dei dischi. Però poi, negli anni '80 non avevi grandi possibilità di andare in giro in tour. Siamo stati quasi ovunque, tranne che per i paesi arabi, ma lì è difficilissimo riuscire  a suonare. Non abbiamo potuto farlo negli anni '80, era impossibile. Ora va meglio, perché l'Europa è molto più unita ed è più facile andare in tour per noi, ma è anche più facile per i fan, perché possono vedere più spesso la band che amano.

Ora, una domanda sul nuovo batterista: come è stato lavorare con lui?

È andata molto bene! È un batterista molto bravo e preciso, rende la band ancora più unita. Inoltre, è un ragazzo molto buono: sa come bere, come partire, è un ragazzo molto professionale. La chimica della band è davvero migliore di prima e questo è un bene quando dobbiamo suonare insieme, quando ci vediamo, quando scriviamo il nuovo materiale.

Volevo chiederti una cosa riguardo Head Hunter. Hai intenzione di lavorare di nuovo su questo progetto?

Sì, mi faccio domande su questa cosa in continuazione, forse l'anno prossimo. C'è del materiale pronto, ma dobbiamo vedere se gli altri ragazzi possono ancora lavorare con me, e forse il prossimo anno ci sarà la possibilità di lavorare insieme.

Parliamo di thrash metal al giorno d'oggi: come pensi che sia cambiato negli anni?

Ci sono un sacco di band giovani che vengono fuori; non tutti sono originali, ma alcuni di loro stanno cercando di fare qualcosa di unico. Non si può andare avanti ripetendo se stessi. Dovrebbero prendere le cose migliori e poi lavorare in proprio, trovare la propria identità. Tra un po' band come i Destruction e altri si fermeranno, quindi cerchiamo di vedere cosa rimarrà della scena thrash, ma penso che ci siano alcune buone band. Mi piacciono gli Evile, al momento sono la mia band preferita.

Grazie per averci concesso il tuo tempo e per la tua disponibilità, spero che ti divertirai a suonare!

Grazie, speriamo che ti piacerà!


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