Behemoth (Nergal)
Piacevole ma turbolenta chiacchierata con Adam "Nergal" Darski, leader indiscusso dei Behemoth, tra la linea telefonica a singhiozzo e un Nergal concitato e vagamente irascibile a qualche piccola critica. Agitato ma estremamente convinto e sicuro della qualità del nuovo album, "Evangelion", il nono in carriera. Buona lettura.
Articolo a cura di Stefano Risso - Pubblicata in data: 27/12/09

Ciao Nergal benvenuto su SpazioRock.it. Come stanno andando le cose per il nuovo album?

Ciao, sta andando tutto a meraviglia! Io sto molto bene, la Nuclear Blast sta spingendo tantissimo per promuovere l'album, ho una marea di interviste programmate... Sto parlando con così tanti giornalisti come non mi era mai capitato in tutta la mia vita! Ma era quello che volevamo, siamo molto orgogliosi del nostro disco e non vediamo l'ora di cominciare il tour.

Nell'intervista fatta per “The Apostasy”, tre anni fa, mi dissi che la parola chiave per quel disco era: miglioramento. Ora ti chiedo quale sia, per te, la parola chiave per “Evangelion”.

La parola chiave per “Evangelion” è... Mmm... (qualche secondo di pausa. Ndr.) È essere onesti con noi stessi. Sai con “The Apostasy” volevamo sfidare noi stessi, porci nuovi orizzonti, superare le barriere, cercare di fare qualcosa di grandioso, per “Evangelion” abbiamo voluto semplicemente essere noi stessi. Nessuna sfida, nessun obiettivo in particolare... Volevamo scrivere le nostre canzoni, provarle in studio, essere felici di quello che facevamo. Non aveva importanza che fossero veloci, lente, tecniche, volevamo solo che la musica nascesse in modo naturale, per questo credo che “Evangelion” sia il disco più emozionale che abbiamo mai prodotto, il più onesto.

behemoth_intervista_2009_08La tua risposta riflette quello che è stato il mio primo pensiero dopo aver ascoltato “Evangelion”. Probabilmente per la prima volta nella vostra carriera, avete fermato la vostra continua evoluzione; è come se aveste inserito tutti gli elementi tipici dei Behemoth in un unico album, senza però avanzare, senza superare nuove barriere, o come hai detto tu, senza porsi nuove sfide...

Ma, io credo che “Evangelion” sia profondamente diverso da tutto quello che abbiamo fatto sino ad ora. Credo che l'esperienza, che non avevamo nei periodi di “Demigod” o “The Apostasy”, abbia giocato un ruolo fondamentale. Non sono molto d'accordo con te, ascolta canzoni come “Lucifer” o “Alas, Lord Is Upon Me”, sono brani che non avremmo mai scritto qualche anno fa. Secondo me “Evangelion” è un album molto sperimentale...

Beh, ad esempio tutte le orchestrazioni che c'erano in “The Apostasy” sembrano sparite in “Evangelion”...

No, ma le orchestrazioni sono ancora presenti!

Certo, ma non puoi non dire che hanno una minore importanza nell'ottica generale del disco.

Ok, per essere meno presenti, in effetti lo sono, ma perché questo lavoro le richiedeva meno presenti. Non c'è motivo per ripetere le stesse cose fatte con “The Apostasy”, “Evengelion” aveva bisogno di una minore carica sinfonica. Probabilmente per il prossimo album ritorneranno alla grande tutte le orchestrazioni, capisci? Le nuove canzoni non ne avevano bisogno, tutto quadrava alla perfezione.

Ho trovato “Evangelion” più diretto rispetto al predecessore, più incentrato sulla componente prettamente death metal della vostra musica. Ad esempio brani come “Libertheme” o “Inner Sanctum” aiutavano a spezzare un po' l'atmosfera e a dare maggio respiro...

Non sono ancora d'accordo. Questo è un album più brutale di “Demigod” o “The Apostasy”, ma ci sono moltissime variazioni, ha un approccio diverso dai precedenti. Credo che dovresti ascoltarlo con più attenzione.

Insomma, ora non ti parlo come giornalista, ma come grandissimo fan dei Behemoth. Ho tutti i vostri dischi, vi ho visti in concerto diverse volte, ma niente di farà cambiare idea che questo album sia inferiore a “The Apostasy” e probabilmente, considerando gli album da “Satanica” in poi, ne vedo altri complessivamente migliori. Mi piace moltissimo l'album ovviamente, però il songwriting messo in mostra in questa occasione è meno ricco di altri lavori. Poi forse sono io che sbaglio, ma è solo la mia opinione...

Certo, la tua opinione è legittima. Su questo sono d'accordo con te, “Evangelion” non è sullo stesso livello di altri, non è il nostro “top level”... Sono sicuro che crescerà in te, dagli più tempo.

Se mi dici così ti credo. In effetti l'ho potuto ascoltare solo quattro volte da quando la Nuclear Blast mi ha fatto pervenire il promo.

Ecco, te lo dico sinceramente, ascoltalo almeno dieci volte e poi chiamami o mandami una mail. Vedrai che mi dirai che è il miglior album mai fatto dai Behemoth, meno ricco, ma molto diretto, molto compatto... Ci sono un sacco di ottime canzoni, credo che questo disco debba essere giudicato per quello che è, senza fare paragoni col passato.

 

behemoth_intervista_2009_05
 

 

Allora probabilmente è la seconda metà del disco che ha bisogno di più ascolti. Si sente che sono ottimi brani, ma più difficili da capire...

Mmm...

Ad esempio la carica impressionante di “Daimonos” arriva prima, rispetto a un pezzo lento e oscuro come “Lucifer”.

Mmm... Ascolta l'album con più attenzione.

A questo punto la comunicazione salta. Vista la “sottile” crescente irritazione di Nergal nelle ultime risposte, credevo mi avesse sbattuto il telefono in faccia, salvo poi richiamare dopo qualche minuto.

Anche per “Evangelion” avete pubblicato dei brevi episodi delle registrazioni del disco su YouTube e date come sempre l'immagine di una band in completa sintonia.

Esattamente, è la miglior line-up possibile per noi. Ormai è il terzo disco che lavoriamo con questa formazione, è pazzesco. Di solito cambiavamo membri abbastanza velocemente, ma per fortuna abbiamo trovato le persone giuste e tutto funziona nel migliore dei modi.

E per quanto riguarda Seth (chitarra. Ndr)? È con voi da anni, ma non compare come membro ufficiale. Nella nostra passata intervista dissi che lui è uno “studio-touring guy”, volevo chiederti se la sua posizione è cambiata o potrà mai cambiare.

No, al momento non vorrei cambiare niente. Lui lavora bene con noi e le cose stanno andando benissimo.

behemoth_intervista_2009_09Ora una domanda sui testi, sempre molto importanti per i Behemoth. Quali tematiche hai toccato per “Evangelion”?

È una specie di concept, molto articolato... Ora ti spiego con calma: “Evangelion” significa sostanzialmente “diffondere buone notizie” ed è una parola che proviene dagli antichi greci. Di solito viene usata con un significato biblico, noi invece gli abbiamo dato un significato leggermente diverso. Noi diffondiamo la buona novella, ma quale novella? Quella dell'autodeterminazione dell'uomo, della forte individualità dell'uomo, senza sottomettersi a tante stronzate. Sostanzialmente diciamo di impugnare la propria vita con le proprie mani e farne quello che voi volete. È un messaggio universale, che attraversa tutto il disco.

Senti, preparando l'intervista ho sfogliato un po' i vari booklet dei vostri lavori e mi sono soffermato su alcune immagini presenti nel best of “Demonica”. Ti fermi mai a pensare al livello che avete raggiunto ora? Cioè siete partiti con le classiche foto in stile black metal, in mezzo agli alberi, con la neve, le asce ecc... e ora girate video super professionali, photo session ai vertici della categoria, siete diventati probabilmente la miglior band death metal esistente. Ti rendi conto di quanta strada hai fatto o non ci pensi?

È una strada senza fine, una fottuta strada senza fine. Abbiamo lavorato moltissimo per raggiungere la posizione che occupiamo ora, è stata dura ma non ci è pesato. Perché per arrivare sino a qui abbiamo fatto quello che volevamo fare da sempre, non ci siamo mai lamentati di niente. È stato un po' più difficile per noi, visto il paese da cui proveniamo, ma abbiamo sempre fatto tutto il possibile senza mai lamentarci. E ora siamo felicissimi del nostro nuovo disco.

Adesso con la Nuclear Blast vi sentite “arrivati”?

Questa è assolutamente la vetta della nostra carriera, non ci sono dubbi su questo. Sai, queste persone credono così tanto in noi, lavorano moltissimo per la promozione del disco, non potevamo non impegnarci al massimo per “Evangelion”.

Certo la promozione per “Evangelion” deve essere da top class... A proposito, non avete in mente in futuro di pubblicare nuovamente i vostri vecchi lavori black metal, molto difficili da reperire? Ad esempio “...From the Pagan Vastlands” è quasi un oggetto di culto, venduto su eBay a cifre incredibili...

Lo abbiamo fatto con “Demonica”, il best of...

Certo, ma mettiti dalla parte dei collezionisti, è tutta un'altra cosa avere il disco vero e proprio.

Ho capito, magari faremo una riedizione ora con la Nuclear, vedremo.

Bene Nergal siamo arrivati alla fine. Mi spiace che te le sia presa prima, non era certo mia intenzione farti arrabbiare, poi come ti ho detto i Behemoth per me sono un'istituzione...

Non ti preoccupare amico. Ho capito che sei un nostro fan, che capisci quello di cui stiamo parlando, sei un tipo emozionale...

Esatto, anche perché con le band a cui sei più legato, diventi sempre più critico, sempre più fissato ad ascoltare ogni minimo riff, ogni sfumatura...

Nessun problema.

Ok Nergal, puoi concludere l'intervista a tuo piacimento.

Grazie a te amico, mi ha fatto piacere parlare con te, ti ringrazio per il tempo che mi hai dedicato e per la tua dedizione. A tutti i nostri fan italiani dico che prima o poi verremo in Italia, comprate "Evangelion", non vi deluderà.




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