Le icone dell’alt-rock pubblicheranno il loro atteso 14° album “Songs Of A Lost World” – il primo dopo “4:13 Dream” del 2008 – il 1° novembre. Robert Smith ha rivelato come è nato “Songs Of A Lost World” e i dettagli sul materiale in uscita, raccontando come la band avesse inizialmente intenzione di pubblicare un disco per celebrare il suo 40° anniversario.

“Sentivo che avremmo dovuto tirare le somme. Il 40° anniversario della band ricorre nel 2018, e il 40° anniversario del primo album [‘Three Imaginary Boys’] è stato il 2019, quindi faremo qualcosa che riassuma ciò che la band è e dove siamo arrivati. Era un piano grandioso – e i piani grandiosi in genere non funzionano molto bene, secondo la mia esperienza!”.

Ha proseguito, poi Smith:

“Non è stato fatto per le giuste ragioni. A ripensarci era un po’ “trionfale”, credo. Il tono era sbagliato. Alla fine, quello che è successo nel 2018 è stato un ottimo modo per celebrare l’anniversario della band. Mi ha dato il tempo di pensare: “Perché dovremmo fare un nuovo album? Quello che è successo nel 2019 è stato molto più naturale e tutto si è evoluto da lì. Non c’era più l’idea che stessimo “celebrando” qualcosa o segnando qualcosa – stava diventando qualcosa di molto più artistico e onesto, piuttosto che qualcosa che faceva parte di questa idea di “Ecco i Cure dopo 40 anni – stupitevi!””.

Smith ha fatto luce sulla ricchezza di canzoni su cui hanno lavorato:

“Per la canzone più vecchia di questo album, il demo è stato fatto nel 2010. La maggior parte di esse, probabilmente cinque, sono state scritte dal 2017. Tre di esse: una era del 2010, una del 2011, un’altra del 2013 o 2014. C’erano così tante canzoni tra cui scegliere. Abbiamo registrato circa 25 o 26 canzoni nel 2019. Abbiamo registrato tre album nel 2019; questo è sempre stato il problema. Ho cercato di completare tre album. Dopo aver aspettato così tanto, mi sono detto: “Buttiamo fuori gli album di Cure ogni tot mesi!”. Con il senno di poi, pensi: “Davvero? Avrei potuto farlo molto meglio’”.

Smith ha aggiunto:

“Questa volta andrà tutto bene. Avendo finito questo, anche il secondo è praticamente finito. Il terzo è un po’ più difficile perché, se arriviamo a quel punto… Parlando del terzo album, capite cosa intendo? Non riesco proprio a farne a meno”

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